E’ la proposta avanzata dal CNCA ai soggetti pubblici e del terzo settore che si riconoscono nel principio “Educare non punire”
COMUNICATO STAMPA
Una grande Conferenza nazionale sulle dipendenze,
autoconvocata, in occasione della Giornata mondiale sulle droghe.
La proposta del CNCA rivolta ai soggetti pubblici e del terzo settore
che credono nel principio “Educare non punire”
De Facci: “Il ddl presentato dalla Lega colpisce, di fatto, i consumatori senza risolvere alcun problema.
Serve una proposta che tenga insieme prevenzione, cura, accoglienza.
E una campagna di informazione rivolta all’opinione pubblica”
Roma, 7 marzo 2019
“Le proposte, come quella contenuta nel ddl presentato dalla Lega, che avrebbero come unico vero risultato colpire i consumatori di sostanze psicoattive, non ci aiutano a risolvere alcun problema,” dichiara Riccardo De Facci, presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA). “Ci confrontiamo ogni giorno con situazioni come quella del parco di Rogoredo, con le inquietudini e le domande delle famiglie, con le circa 60 nuove sostanze psicoattive scoperte ogni anno, e restiamo convinti del fatto che I giovani consumatori debbano incontrare un educatore piuttosto che essere rinchiusi in galera.”
“Dobbiamo elaborare – e presentare all’opinione pubblica – un nuovo approccio alla questione droghe, basato su prevenzione, cura, accoglienza. Per questo chiediamo a tutti i soggetti pubblici e del terzo settore che non condividono l’ennesima riedizione di un modello punitivo fallimentare, di promuovere con noi una grande Conferenza nazionale sulle droghe, autoconvocata visto che i governi non la indicono da anni. Il momento giusto per farla è in concomitanza con la prossima Giornata mondiale sulle droghe, che si tiene ogni anno il 26 giugno. A tale evento va collegata una campagna di informazione e sensibilizzazione che smonti pregiudizi e faccia conoscere la realtà del fenomeno droghe e i modi più efficaci per affrontarlo. Come siamo costretti a ripetere da trent’anni, ‘Educare non punire’.”