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Un’altra Europa è possibile. Il CNCA con le Alliances to Fight Poverty

In una conferenza tenutasi a Bruxelles il 13 febbraio fissati gli 11 principi per un’Europa solidale, democratica e sostenibile

In una conferenza tenutasi a Bruxelles il 13 febbraio scorso, le Alliances to Fight Poverty hanno lanciato un manifesto che auspica un nuovo futuro per l’Europa, sociale, democratico e sostenibile. Alla presenza dei rappresentati delle reti e organismi europei che fanno parte delle Alliances – tra cui il CNCA – e di rappresentanti del Parlamento europeo, la conferenza ha presentato e discusso le priorità fissate nel Memorandum delle Alliances per la lotta alla povertà in Europa.

Seguendo l’approccio partecipativo, che si auspica per l’Europa del futuro, i presenti alla conferenza hanno potuto discutere e votare 11 tra le molte priorità per il futuro all’interno del Memorandum. L’Europa solidale si intravede in queste priorità, ed è legata alla riaffermazione dei principi di solidarietà, libertà e ricchezza nella diversità, che hanno ispirato la nascita e lo sviluppo dell’Unione Europea. Si è passati per la tutela dei diritti umani e i principi che dovrebbero governare un’appropriato sviluppo delle politiche sociali, economiche e fiscali, affinché tutti i cittadini d’Europa possano beneficiare del suo sviluppo.

Tra le priorità votate si ritrova il bisogno di riaffermare il pari valore che i diritti sociali dovrebbero avere rispetto alla tutela delle libertà economiche. Si è discusso di diritto alla qualità del lavoro – e non solo al lavoro in quanto tale -, della necessità di rivedere le politiche fiscali e di tassazione e di rafforzare la lotta all’evasione fiscale, accanto alla necessità di promuovere la partecipazione diffusa alla definizione delle politiche sociali e la promozione di un rinnovato investimento nei servizi sociali e sanitari.

Guarda le 11 priorità stabilite nel Memorandum

Nel suo discorso introduttivo, Richard Wilkinson, autore del libro The Spirit Level, ha mostrato come l’ineguaglianza delle condizioni economiche, piu che non il semplice calcolo del prodotto interno lordo di un paese, si associa a conseguenze negative sull’intera società, calcolate tramite indicatori quali i tassi di mortalità, il numero di persone in carcere, il tasso di problemi di salute mentale, fino al bullismo nelle scuole. Le società con una più equa distribuzione della ricchezza sono più sane e soffrono meno delle problematiche sociali.

Nelle sue conclusioni, la rappresentante delle Alliances ha riaffermato il bisogno di lavorare assieme per un’Europa della speranza in cui i principi democratici e sociali vengano incorporati all’interno della discussione sul futuro stesso dell’Europa.

Le coalizioni di persone e gruppi come le Alliances rimangono fondamentali per portare avanti queste idee.

Nota redatta da Cinzia Brentari e Mauro Giacosa che hanno rappresentato il CNCA nell’incontro delle Alleanze

 

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