Il CNCA prende posizione sul lavoro della “Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori”.
Diverse e gravi le criticità segnalate dalla nostra Federazione. In primo luogo, la Commissione ha iniziato i lavori con un ritardo straordinario, riducendo il tempo di attività a circa un anno e, benché composta da 40 parlamentari, ha visto la partecipazione reale di sole cinque persone. “Il che, diciamola tutta, non solo denota con chiarezza quale sia l’importanza che rivestono i problemi dei minorenni nelle priorità del nostro Parlamento, ma costituisce una pietra tombale sulla credibilità di questa Commissione parlamentare. Se c’è una cosa che la Commissione ha plasticamente dimostrato è il pieno disinteresse del Parlamento per la condizione dei minorenni più fragili!”.
Nel documento intitolato La montagna ha partorito. A proposito dell’esito della “Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori” il CNCA sottolinea anche la scarsa presenza di dati a supporto delle conclusioni a cui arriva la Commissione, fondate in larga parte sulle audizioni delle famiglie che hanno sollevato gli esposti alla Commissione stessa, prevalentemente svolte in forma segreta. E rileva il fatto che sui controlli effettuati nelle comunità per le quali ha ricevuto esposti e segnalazioni, la Commissione deve riconoscere che “le ispezioni delegate hanno verificato una generale conformità delle strutture ispezionate alle prescrizioni di legge, con alcune eccezioni”.