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Soddisfazione per la cancellazione dei tagli al sociale e alla cooperazione

Al Senato, per coprire un buco della sanità, erano state ridotte le risorse di diversi fondi. Un plauso al Governo per il suo intervento alla Camera dei Deputati. Ma il nodo delle risorse per la questione sociale resta intatto

 

ROMA – Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) esprime il proprio apprezzamento per la cancellazione alla Camera dei Deputati dei tagli che erano stati introdotti al Senato in sede di approvazione del decreto legge n° 23 del 20 marzo 2007, recante disposizioni urgenti per il ripiano selettivo dei disavanzi pregressi del settore sanitario. Il testo approvato in precedenza al Senato, infatti, prevedeva una diminuzione di risorse per alcuni fondi del sociale e della cooperazione internazionale – 50 milioni di euro dalle risorse destinate ai paesi in via di sviluppo, 30 dal fondo per la famiglia, 30 dal fondo per le non autosufficienze, 30 dal fondo per le politiche giovanili – per coprire un buco nel bilancio della sanità di 350 milioni di euro. Una disposizione, a nostro avviso, insostenibile politicamente e del tutto inaccettabile. Tagliare le risorse destinate ai paesi poveri e agli interventi sociali in un momento in cui si sta ragionando su come rilanciare una politica sociale e una cooperazione allo sviluppo ridotte allo stremo dalla pesante riduzione di risorse decisa dal precedente Governo, ci era parsa una decisione miope e una rimessa in discussione degli impegni presi dal Governo Prodi e dalla maggioranza parlamentare in tutte le sedi pubbliche e private.

Diamo atto al Governo, e in particolare al ministro della Salute Livia Turco, di essersi impegnato in maniera decisiva affinché i suddetti tagli fossero cancellati, ricorrendo anche allo strumento della fiducia. La soluzione individuata per coprire il buco della sanità, quello di prelevare le risorse necessarie dal famoso “tesoretto”, coincide con l’ipotesi da noi stessi avanzata.

La mobilitazione che la nostra Federazione ha promosso insieme ad altri soggetti della società civile, prendendo posizione in maniera netta sulla vicenda, ha portato dunque il risultato sperato.

La partita, tuttavia, non finisce qui. Se è stata sventata l’ipotesi incredibile di ulteriori tagli, resta ancora sul tappeto il nodo delle risorse per il sociale e della loro destinazione. Da tempo il CNCA ha posto al Governo la necessità di mettere al centro dell’azione politica la questione sociale, ma ancora i risultati concreti appaiono scarsi.

Noi continueremo, dunque, a fare le nostre proposte e a sollecitare l’esecutivo attendendo risposte adeguate alle intenzioni riformatrici e di solidarietà sociale che questo Governo ha sempre detto di voler esprimere.

Roma, 11 maggio 2007

CNCA
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