Iniziativa del Centro Studi Erickson a cui collabora anche la nostra Federazione (Riva del Garda, 13-15 novembre)
Il Centro Studi Erickson organizza anche quest’anno il convegno internazionale sui servizi sociali. Il titolo dell’edizione 2008 è: “La Qualità del Welfare. Buone pratiche e innovazioni”.
Il CNCA è tra le organizzazioni che collaborano alla realizzazione dell’evento.
Il convegno si tiene a Riva del Garda (Tn) dal 13 al 15 novembre prossimo.
Presentazione del convegno
Da tempo ci si chiede che cosa sia la «qualità» nel sistema dei servizi e negli interventi sociali. Mentre la teoria cerca ancora di capire, nella pratica la qualità si rende evidente in molti modi. Tanti servizi, progetti, interventi risultano ben pensati e ben fatti, taluni persino eccellenti, pur in assenza di modelli e regole generalizzate.
Quello che sappiamo al momento è che la qualità del welfare si mostra sempre come realtà composita, reticolare. Possiamo comprenderla meglio se la guardiamo come fenomeno emergente dalle relazioni sociali, a tutti i livelli. In questi anni si è dato molto credito alla razionalità oggettiva delle prestazioni misurabili, a un’efficienza di stampo quasi aziendalistico, garantita dove possibile dai meccanismi di accreditamento e di certificazione. Ma questa è solo una delle gambe di un welfare di qualità. L’altra è quella della intelligenza emotiva e della sensatezza delle persone e delle realtà associative coinvolte nelle soluzioni ai problemi. Le buone prassi insegnano che la qualità dei servizi e delle cure sociali scaturisce dall’incontro virtuoso tra il pensiero degli esperti e il pensiero delle persone coinvolte; tra la tensione all’esattezza dei tecnici/specialisti e la tensione alla sensatezza dei vari interessati, con reciproche contaminazioni e apprendimenti. La bontà delle cure deriva dall’ibridazione delle intelligenze, dalla capacità delle molteplici parti in gioco di ragionare alla pari e di sostenersi emotivamente.
Questo secondo Convegno internazionale si propone di riflettere sulle potenzialità del welfare relazionale, mostrando progetti ed esperienze significative che si stanno realizzando nei servizi sociali italiani; discutendo le possibilità di generalizzare le pratiche virtuose, perché diventino sapere/patrimonio condiviso a livello nazionale.