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Roma, fermare l’Agenzia comunale per le tossicodipendenze

Nell’assemblea di sabato scorso avanzate diverse proposte

L’ACT si accanisce ancora contro i gruppi del CNCA: bisogna fermarla

Alla affollatissima assemblea pubblica che si è tenuta il 24 mattina presso la sala Mons. Di Liegro a Palazzo Valentini, la Cooperativa Il Cammino, il CNCA e il Social Pride hanno affrontato il tema dell’intollerabile comportamento dell’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze (ACT) che da ormai oltre tre anni sta tentando di estromettere le storiche realtà dal panorama dei servizi cittadino per le tossicodipendenze. Sono intervenuti numerosi rappresentati politici a sostegno delle cooperative e associazioni da tempo in difficoltà economiche ed in conflitto permanente con i vertici dell’ACT, che più volte si è trovata a dover porre riparo agli strumentali errori commessi  nelle procedure relative ai bandi emessi, valutate  irregolari anche dal Tar. In particolare, spicca il caso della Cooperativa Il Cammino che, dopo aver gestito la Comunità Residenziale di Città della pieve per oltre 25 anni, è stata valutata con un punteggio inferiore al minimo previsto per entrare in graduatoria.

Le richieste emerse dall’assemblea sono le seguenti:

– il ritiro in autotutela dei bandi emessi, che con risultati così poco credibili produrrebbero una nuova ondata di ricorsi volti a dimostrare le torbide manovre di cui le nuove commissioni esaminatrici si sono servite, non avendo altri argomenti a disposizione;

– l’immediato pagamento di tutte le fatture emesse dagli enti gestori dei servizi per le prestazioni rese, al fine di evitare una ormai imminente ricaduta drammatica sia sugli ospiti che sugli operatori coinvolti (impossibilità di garantire gli approvvigionamenti necessari all’utenza e gli stipendi dei lavoratori);

– la chiusura dell’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze, istituzione che non risponde più ai veri bisogni dei cittadini con problemi di dipendenza, chiude servizi essenziali, arreca danni erariali alle casse dello stato dovendo rimborsare ingenti spese legali alle cooperative ricorrenti, oltre a gravare  economicamente – solo per la gestione della struttura- per quasi un milione di euro: fondi che potrebbero essere impegnati per la gestione dei servizi.

Il senatore Ferrante, il deputato Verini, il Presidente del PD Roma Patanè, l’Assessore Cecchini, il consigliere regionale Nieri, il consigliere comunale Alzetta, il Presidente AGCI Lazio De Crescenzo, Il Presidente del CNCA Nazionale Zappolini, il portavoce dell’Ass.ne A Sud De Marzo e il rappresentante della CGIl Bortone hanno assicurato agli operatori, alle famiglie e ai fruitori dei servizi il loro totale  sostegno alle richieste avanzate.  

CNCA
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