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Lazio – Risorse insufficienti, mobilitazione e documento della Federazione regionale

Il CNCA Lazio, in considerazione delle informazioni poco rassicuranti pervenute dall’Assessorato alle Politiche sociali della Regione Lazio in merito alla ripartizione delle risorse finanziarie per i servizi rivolti alle tossicodipendenze, poiché le risorse impegnate per la realizzazione di interventi e servizi suddivise per i distretti socio assistenziali, per i piani di zona 2008 e seguenti non risultano sufficienti a garantire la continuità dei servizi, determinando così la riduzione della base occupazionale, ha organizzato oggi una mobilitazione del lavoro sociale presso l’Assessorato alle Politiche sociali della Regione Lazio in viale del Caravaggio 99.

Qui sotto il documento reso noto in merito dalla nostra Federazione regionale.

TUTELA DEI LAVORATORI SOCIALI OPERANTI
NEI SERVIZI PER LE TOSSICODIPENDENZE
E GARANZIA DI CONTINUITA’ DEI SERVIZI STESSI

La DGR 623 del 2008 seppur in grave ritardo rispetto ai tempi di attuazione e di scadenza dei servizi delinea finalmente il percorso di trasferimento del Fondo di lotta alla droga ai territori per la stabilizzazione dei servizi sui piani di zona.

Tale percorso, sollecitato più volte dalla nostra Federazione, sebbene positivo nell’impianto e nelle prospettive, lascia ancora irrisolte alcune questioni che mettono a serio rischio lavoratori e servizi.

I punti:

– La DGR 623 invita i piani di zona a programmare la continuità dei servizi entro il 15 ottobre ma ad oggi i comuni capofila non hanno ancora ricevuto la determina con l’assegnazione e la quantificazione dei fondi a loro assegnati.

Su questo punto abbiamo avuto informazioni poco rassicuranti dall’Assessorato alle politiche sociali della Regione Lazio, infatti non appare garantita, con la ripartizione delle risorse finanziarie ipotizzata, la possibilità di dare continuità ai servizi rivolti alle tossicodipendenze che sono stati attivati fino ad oggi. E’ importante ribadire che in più occasioni tale garanzia era stata assicurata sia dall’Assessore Coppotelli che dai suoi Dirigenti.

Nello Specifico, la DGR 623 dovrebbe garantire la stabilizzazione dei progetti avviati con le seguenti Delibere:

Assessorato ai Servizi Sociali

  • § DGR N° 705 del 24/10/2006 Costo Annuale 3.000.000,00
  • § DGR N° 634 del 14/02/2005 Costo Annuale 3.934.000,00
  • § DGR N° 568 del 25/07/2007 Costo Annuale 1.281.920,00

TOT. ANNUO 8.215.920,00

Le risorse impegnate sulle tre delibere in questione sono quelle sopra indicate. Sarebbe utile conoscere l’esito della ricognizione fatta dall’Assessorato sui progetti attivati con queste delibere nella Regione per determinare se l’importo impegnato nella DGR 623 è sufficiente a garantire sia la continuità a quelli ritenuti efficaci che una ripartizione dei fondi tra i Distretti sui quali non ricadeva nessun progetto.

– La DGR 623 dà facoltà ai comuni capofila di stabilizzare per i prossimi anni i servizi radicati sui territori di cui alle DGR 705 e 568, impegnandosi inoltre a coprire il costo dei servizi dal giorno della scadenza dell’ultima proroga fino al 31 dicembre 2008. Nella DGR 623 non c’è un altrettanto chiaro riferimento ai servizi previsti dalla DGR 138 se non in una generica richiesta di prosecuzione sui piani di zona senza alcun esplicito impegno a coprirne la continuità. Morale: ad oggi i servizi non hanno nessuna copertura formale visto che dalla scadenza delle convenzioni ad oggi stanno proseguendo sulla “parola” e circa 200 operatori non hanno avuto la continuità del contratto di lavoro.

– La DGR 623 ci preoccupa anche per quanto attiene i tempi di approvazione dei piani di zona e della successiva erogazione delle risorse agli enti pubblici. In particolare, i progetti che erano stati avviati dalle province potrebbero trovare difficoltà a transitare sui piani di zona per poter garantire ai destinatari finali la continuità delle azioni di sostegno.

– Ad oggi le organizzazioni no profit che gestiscono i servizi versano in gravi condizioni di liquidità . Il rispetto della puntualità nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione per consentire la regolarità delle retribuzioni ai lavoratori deve riconoscere e tenere conto delle specificità economico-finanziarie degli enti di terzo settore, che rientrano appunto nella categoria degli enti no profit. Chiediamo il rispetto dei tempi di erogazione dei fondi da parte della Regione agli Enti gestori di servizi e progetti, così come definito dalle Delibere e dalle convenzioni approvate.

Per quanto sopra esposto si richiede oggi che la Delegazione in rappresentanza delle organizzazioni e dei lavoratori aderenti al CNCA Lazio riceva tutti i chiarimenti necessari per valutare una eventuale mobilitazione.

Roma 2 10.2008
Il Presidente Carlo De Angelis

CNCA
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