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Rischi da giocare: il progetto CNCA sul gioco d’azzardo

Sta per concludersi la prima fase progettuale

Che cosa è il gioco d’azzardo patologico (GAP)? Quali sono i rischi connessi a questa pratica? E come si possono prevenire questi rischi e i danni connessi al GAP? Queste sono le domande alle quali intende rispondere Rischi da giocare, progetto del CNCA – Coordinamento nazionale Comunità di Accoglienza finanziato dal Ministero del lavoro e politiche sociali a valere sui fondi della legge 383/2000 anno finanziario 2014.

Di fronte ad un fenomeno in forte e costante crescita che ha costi sociali ed economici altissimi il progetto, che ha preso avvio nel mese di settembre del 2015, intende mettere in campo una serie di attività e azioni nell’ambito della prevenzione utilizzando l’esperienza delle organizzazioni federate nel Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza. Del resto i dati statistici che riguardano questo settore segnalano un disagio dinnanzi al quale è evidente la necessità di intervenire soprattutto anticipando, attraverso l’informazione e le buone pratiche, il diffondersi di comportamenti patologici. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) segnala che il numero di giocatori d’azzardo è in crescita e rappresenta il 3% della popolazione adulta. I principali dati economici e di popolazione circa la diffusione del fenomeno in Italia dicono che sono 16 milioni circa le persone che almeno una volta nella vita hanno giocato d’azzardo. Sono circa 256mila i giocatori patologici, pari all’1,6% dei 16 milioni; il 78% di essi ha una età compresa tra i 15 e i 34 anni, di cui il 62% uomini. Vi sono poi circa 700mila giocatori ad alto rischio di dipendenza e 2 milioni a rischio lieve. Tra il 2004 e il 2012 la raccolta totale derivante dal gioco è aumentata del 251%. Inoltre, in Italia nel 2010 sono state riscontrate 6.295 violazioni nel settore dei giochi, delle scommesse e dei concorsi pronostici; 3.746 videogiochi sequestrati; 1.918 punti di raccolta di scommesse non autorizzate o clandestine posti sotto sequestro.

Rischi da giocare, sta chiudendo in questi giorni la prima fase dei suoi lavori attraverso la stesura di un dossier documentale che raccoglie, oltre ad una panoramica sugli interventi di prevenzione dedicati al gioco d’azzardo nella letteratura scientifica, i risultati di una indagine nazionale sul gioco d’azzardo problematico e le strategie di prevenzione attivate a livello locale in 18 regioni d’Italia dalle organizzazioni associate alle Federazioni regionali del CNCA. Tutto questo materiale sarà di supporto alle seguenti azioni del progetto, a partire dal mese di mese di marzo, che prevedono l’identificazione di attività di prevenzione e la loro diffusione presso gli operatori, la definizione di un piano di prevenzione nazionale articolato su base regionale e la realizzazione di interventi locali in 18 regioni riconducibili a un insieme coordinato di strategie di prevenzione.

Il progetto – dai cui esiti ci si attende una diminuzione del numero di persone esposte a rischio di sviluppare condotte di gioco d’azzardo problematico e patologico, una maggiore diffusione della cultura della prevenzione e promozione della salute, l’aumento di conoscenze e abilità degli operatori di settore, l’incremento della sensibilità sul fenomeno e della sua rilevanza sociale nell’opinione pubblica locale, una migliore visibilità e maggiore accessibilità dei percorsi di cura per la popolazione target a rischio – chiuderà nel mese di settembre 2016 con un convegno nel corso del quale sarà presentato un report della ricerca e delle attività svolte.

Nadia Angelucci

 

CNCA
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