fbpx

“No a un nuovo patto con Gheddafi sulla pelle dei migranti”

L’Italia e l’Unione europea devono esigere dalla Libia il rispetto dei diritti umani

COMUNICATO STAMPA

CNCA: “No a un nuovo patto con Gheddafi
sulla pelle dei migranti”
L’Italia e l’Unione europea devono intervenire al più presto
per esigere il rispetto dei diritti umani da parte del governo libico

Roma, 2 settembre 2010

Roma – Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) esprime il proprio sdegno per la richiesta avanzata da Muammar Gheddafi nella sua visita in Italia – 5 miliardi di euro l’anno per fermare l’immigrazione dall’Africa – e per lo spettacolo inverecondo offerto dal nostro governo in tre giorni che hanno messo in ridicolo l’intero paese.

“I due anni trascorsi dalla firma del ‘Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione’ tra Italia e Libia”, dichiara Lucio Babolin, presidente del CNCA, “hanno ampiamente dimostrato che all’origine di quel patto c’era, prima di tutto, l’intenzione di bloccare l’esodo di esseri umani in fuga da fame, guerre, carestie, dittature. E di farlo anche a costo di violare sistematicamente i diritti umani. Il problema della nuova richiesta del leader libico, dunque, non è il fatto che la somma pretesa è ‘sovrastimata’, come ha rilevato un portavoce della Commissione europea, bensì la natura stessa del patto e i mezzi impiegati per realizzarlo.”

“Va bene concludere qualche affare per le nostre imprese”, continua Babolin, “ma questo non può avvenire a spese dei principi fondamentali su cui abbiamo costruito la nostra civiltà. Con che faccia si rimproverano altri stati per il mancato rispetto dei diritti umani, quando la Libia fa il ‘lavoro sporco’ per noi? Quando esseri umani innocenti vengono rinchiusi in terrificanti luoghi di detenzione e poi scaricati nel mezzo del deserto? È con la vergogna di patti scellerati che vogliamo difendere il benessere dell’Europa?”

Il CNCA, al pari di altre organizzazioni della società civile, chiede invece al governo italiano e all’Unione europea di farsi promotori, al più presto, di una forte pressione sulla Libia affinché siano sempre rispettati i diritti fondamentali di tutte le persone che vengono a trovarsi sul territorio libico, come condizione ineludibile per il prosieguo delle relazioni politiche e commerciali.

CNCA
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare. Inoltre, questo sito installa Google Analytics nella versione 4 (GA4) con trasmissione di dati anonimi tramite proxy. Prestando il consenso, l'invio dei dati sarà effettuato in maniera anonima, tutelando così la tua privacy.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy
X