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“Desideriamo il cambiamento”

Oggi a Spello si è conclusa l’Assemblea nazionale del CNCA

Comunicato stampa

Don Zappolini:
“Desideriamo il cambiamento”
Oggi a Spello si è conclusa l’Assemblea nazionale del CNCA.
200 partecipanti in rappresentanza di 100 organizzazioni sociali di tutta Italia


Spello, 29 ottobre 2011

Si è conclusa oggi a Spello (Pg) l’Assemblea nazionale del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), intitolata “Scossi dal desiderio di cambiamento”, che ha visto protagonisti – in tre giorni di lavori – oltre 50 relatori e 200 partecipanti in rappresentanza di più di 100 organizzazioni sociali di tutta Italia.

“L’Assemblea di Spello è stata una salutare boccata di ossigeno”, dichiara don Armando Zappolini, presidente del CNCA. “Le organizzazioni che nel nostro paese si impegnano ogni giorno per aiutare chi è più in difficoltà stanno vivendo una situazione particolarmente grave. I tagli di bilancio colpiscono duramente il lavoro che facciamo. Ma questo non riguarda solo gli operatori sociali. I cittadini devono sapere che meno soldi per il welfare significa meno risorse per il benessere di tutti. È la collettività, le famiglie – non i poveri o “gli ultimi” – che hanno bisogno di asili nido, di aiuto a chi non è autosufficiente, di occasioni di gioco e di crescita per i più piccoli, di sostegno a chi vive un disagio economico e sociale.”

“Questa Assemblea nazionale, così partecipata sia in termini di numeri che di passione,” continua il presidente del CNCA, “dimostra, però, che non siamo in ginocchio, continuiamo a volere un cambiamento all’insegna della giustizia e della solidarietà, a mettere in gioco i nostri desideri e a non limitarci a fare i bravi tecnici dei servizi sociali. A Spello abbiamo discusso su come rielaborare una nuova cultura, che sappia essere accogliente e fare i conti con i limiti ecologici e sociali che l’economia non può non accettare. I referendum, le elezioni a Milano e Napoli, ma anche la primavera araba dimostrano che il cambiamento è possibile.”

L’Assemblea non è stata solo relazioni e gruppi di lavoro. Particolarmente significativo l’incontro con don Giacomo Panizza, il sacerdote lombardo minacciato dalla ‘ndrangheta che da 35 anni è impegnato a Lamezia Terme in favore di disabili, tossicodipendenti, persone sieropositive. Vive sotto protezione perché ha osato prendere un bene confiscato a una delle cosche della città, una novità assoluta per Lamezia e un vero affronto per il clan.

Molto apprezzati anche l’incontro con don Andrea Gallo e il concerto del gruppo di Alfonso De Pietro, con le canzoni dedicate a Peppino Impastato, a don Peppe Diana, a un clochard bruciato da un gruppo di adolescenti, a un a persona morta sul lavoro. De Pietro ha presentato il cd (IN)CANTO CIVILE patrocinato da CNCA, Libera, Avviso Pubblico e Casa Memoria Impastato.

Due collegamenti via internet hanno “portato” in sala Lorena Chavez, funzionaria del Ministero di Coordinamento dello sviluppo sociale dell’Ecuador, con cui la Federazione ha avviato un vasto programma di scambi, e i volontari in servizio civile impegnati in Uganda in un centro, sostenuto dal CNCA, che aiuta centinaia di bambini che hanno perso i genitori per l’Aids.

“Noi crediamo nella logica del soffione,” conclude don Zappolini, “dei semi che volano via in cerca di un terreno fertile, che si disperdono per portare altrove le loro energie migliori, come dice la Grammatica di minoranze che il Gruppo Spiritualità del CNCA ha presentato in questa Assemblea. Essere il seme di un non-ancora desiderato in un tempo in cui il futuro fa paura o deprime.”

CNCA
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