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Progetti Terminati

Rural Social ACT

Progetto finanziato Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 – Obiettivo Specifico OS 2 Integrazione / Migrazione legale – Obiettivo nazionale ON 2 – Integrazione – lettera i-ter; Interventi di integrazione socio lavorativa per prevenire e contrastare il caporalato – Autorità Delegata – Caporalato

Durata: 13 mesi (01/06/2021 – 30/06/2022) + 12 mesi di proroga.

Soggetti attuatori:

Il progetto Rural Social ACT ha come capofila la CIA – Agricoltori italiani e si avvale della partecipazione di 30 partner, tra reti nazionali, consorzi, singole cooperative, ONG e associazioni operanti all’interno di 12 regioni del Centro-Nord.

La governance multilivello del progetto è affidata alla Cabina di regia nazionale, di cui fanno parte CIA – Agricoltori italiani, CNCA, Agricoltura Capodarco, ASeS Agricoltori Solidarietà e Sviluppo, CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), Idee in Rete, CREA Onlus, NCO (Nuova Cooperazione Organizzata), con il sostegno del Forum nazionale agricoltura sociale.

Finalità:

Rural Social ACT si inserisce nel Piano triennale di contrasto al caporalato, in attuazione alla legge 199/2016, e aderisce ai principi dell’Agenda 2030, con particolare attenzione agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile incentrati sulla qualità del lavoro e sul rispetto del nostro Pianeta, grazie alla collaborazione tra le parti.

Il progetto si fonda su un impegno condiviso, frutto di politiche comuni e della collaborazione tra i diversi attori, per contrastare i fenomeni di lavoro nero, caporalato e agromafie, concentrandosi sulla promozione del lavoro agricolo di qualità. Partendo dalle buone prassi già consolidate da tutti i partner si intende promuovere il ruolo dell’agricoltura sociale come modello di sviluppo territoriale sostenibile, capace di contrastare il fenomeno del caporalato e di costituire un argine alle agromafie. Questo è reso possibile dalla creazione di azioni integrate tra mondo agricolo, servizi sociosanitari, settore della formazione e dell’accoglienza dei migranti. La rete dei partner promuove filiere etiche e forme di distribuzione innovative, in ottica di sostenibilità economica e legalità.

Attività:

Il progetto intende agire:

– favorendo l’emersione e la presa in carico integrata delle persone vittime dello sfruttamento lavorativo, attraverso l’attivazione di sportelli e unità mobili;

– sviluppando percorsi di inclusione lavorativa dei migranti nel settore agricolo, anche a partire dalle reti solide di collaborazioni territoriali esistenti;

– valorizzando l’imprenditoria eticamente impegnate al contrasto dello sfruttamento, dando il giusto riconoscimento agli imprenditori che si sono fatti carico di una parte di responsabilità sociale garantendo un lavoro giusto, dignitoso e dall’elevato impatto sociale;

Risultati attesi:

  1. Promuovere l’emersione e l’inclusione attiva delle persone vittime dello sfruttamento;
  2. Consolidare, replicare e potenziare le buone prassi di agricoltura sociale, promuovendo modelli virtuosi e pratiche leali che non prevedono alcuno sfruttamento, per favorire la diffusione di modelli vincenti di agricoltura, capaci di unire sostenibilità economica e legalità, sviluppo di filiere etiche e nuove, innovative forme di distribuzione;
  3. Coinvolgere l’opinione pubblica, facendo crescere la consapevolezza dell’importanza delle scelte di acquisto del singolo per contrastare lo sfruttamento lavorativo e per rafforzare reti e filiere agroalimentari etiche, controllate e che promuovono il lavoro giusto e dignitoso per tutti ed una economia sociale ed inclusiva.

Ruolo del CNCA

Il CNCA partecipa alla Cabina di regia ed è responsabile delle attività di valutazione dell’impatto sociale del progetto, secondo lo specifico modello messo a punto in anni recenti dal CNCA, attraverso la traduzione in metriche economico-finanziarie del valore sociale delle attività di progetto, in modo da evidenziarne i benefici economici.

Inoltre, il CNCA è responsabile assieme ad Idee In Rete della governance di alcuni degli hub territoriali previsti dal progetto, attraverso un’azione di supporto ai territori sul piano tecnico e sul piano delle relazioni nazionali, al fine di tenere insieme la trasversalità multiregionale del progetto e la specificità territoriale delle azioni. 

Riferimenti CNCA

Il progetto ha come referenza politica Stefano Trovato, consigliere delegato responsabile dell’Area Migrazioni, tratta e cooperazione del CNCA. I
l coordinamento è affidato Fabio Saliceti, responsabile del Tavolo di lavoro sul caporalato del CNCA.

Sito web

https://www.ruralsocialact.it/

News sul progetto

Online la registrazione del terzo seminario del progetto Rural Social Act

Il progetto intende contrastare i fenomeni di lavoro nero, caporalato e agromafie, promuovendo il lavoro agricolo di qualità

Al via “Rural Social ACT”, contro il caporalato progetto Cia con 30 partner

Più agricoltura sociale per arginare agromafie, promuovere inclusione e inserimento lavorativo, sviluppare filiere etiche

Parte “Rural Social ACT”, l’11 ottobre il lancio del progetto Cia con 30 partner

Lunedì la conferenza stampa di presentazione. Più agricoltura sociale contro caporalato e agromafie
CNCA
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