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I progetti di servizio civile universale del CNCA per il bando 2020

Per il bando di selezione per i giovani tra 18 e 28 anni che intendono fare un’esperienza di servizio civile universale emanato nel 2020, il CNCA mette a disposizione 343 posti in Italia + 4 posti per un progetto in Ecuador.

Scarica il dépliant del CNCA sul servizio civile

In Italia la Federazione promuove 5 programmi di attività articolati in 10 progetti.


Programma “Nobody left behind”

L’obiettivo di questo programma nell’arco di un anno è di contrastare e prevenire il fenomeno della povertà educativa nei territori su cui insiste il programma, con particolare attenzione per l’ambito dell’educazione ed istruzione, con azioni coordinate e sinergiche, che attuino una presa in carico globale del minore e che promuovano la resilienza non solo del singolo bambino o adolescente, ma anche della famiglia di appartenenza e dell’intera comunità educante. Il programma si realizzerà attraverso 2 progetti:

ProgettoAbCD… Abbi cura di me” 
Il progetto mira a creare dei contesti di accoglienza che promuovano risorse personali nei minori. In particolare, si intende sperimentare e realizzare percorsi di sviluppo di resilienza nei bambini, intesa come insieme di competenze trasversali, consapevolezza e fiducia, capacità di auto osservazione e decisione. In questo, si utilizzerà la rete CNCA e tutte le risorse territoriali per definire e condividere le migliori pratiche, operando una crescita di tutto il sistema coinvolto nel progetto. In sintesi, il progetto si rivolge alle dimensioni organizzative, metodologiche, operative dei centri che svolgono accoglienza ed educazione, identificando le scelte che li rendono efficaci nel promuovere capacità di resilienza nei minori.
Posti disponibili 62, di cui 3 anche con percorsi di tutoraggio per l’avvio al lavoro, su 33 sedi di attuazione.
Leggi la sintesi del progetto con le sedi coinvolte

ProgettoNon uno di meno”
Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo di azioni per la rilevazione preventiva di segnali del problematico rapporto con la scuola e per la presa in carico dei ragazzi che manifestano disagio e difficoltà. Intende quindi agire al momento in cui si stanno manifestando le prime fratture tra ragazzi e scuola, per trasformare il potenziale circolo vizioso in percorso di recupero.
Posti disponibili 47, di cui 6 anche con percorsi di tutoraggio per l’avvio al lavoro, su 28 sedi di attuazione.
Leggi la sintesi del progetto con le sedi coinvolte


Programma
Salute e benessere per tutti” 
Il programma intende operare in chiave preventiva orientata alla tutela dei destinatari, riconoscendone il pieno diritto alla salute e alla cura intesa nella sua accezione più ampia. Il principio alla base del programma è che l’azione di aiuto nel rapporto con le droghe è più efficace se riguarda tutta la persona, piuttosto che il solo consumo, e che tramite il consolidamento delle sue risorse si facilita anche la fuoriuscita dalla dipendenza. L’obiettivo del programma è contrastare la dipendenza e l’abuso di sostanze, agendo preventivamente tramite informazione e promuovendo consapevolezza rispetto all’insieme delle problematiche delle persone che hanno instaurato o possono instaurare una relazione distorta con le droghe. Il programma si realizzerà attraverso 2 progetti:

ProgettoLiberAzioni”
Il progetto intende fornire alle persone che vivono un rapporto problematico con la droga tutte le risorse personali che possono sostenere la costruzione di un percorso alternativo. In tal senso, agirà prevalentemente consolidando le capacità e facilitando soluzioni a tutta una serie di problematiche connesse e prodotte dall’abuso. Queste competenze saranno costruite, codificate e validate con un processo di analisi delle prassi attuate e identificando una serie di metodi e strumenti che potranno consentire a tutti gli enti di accrescere notevolmente la propria capacità specifica.
Posti disponibili 84, di cui 17 anche con percorsi di tutoraggio per l’avvio al lavoro, su 49 sedi di attuazione.
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ProgettoAzioni preventive”
Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo di competenze personali per la gestione del rapporto con le sostanze in fase giovanile, adolescenziale e preadolescenziale. In particolare, la finalità è la promozione di capacità di riconoscimento delle dinamiche che portano dapprima a sperimentare, poi a abusare delle droghe. In tal senso, il progetto intende rileggere il concetto di abuso tra i ragazzi, ampliandone il significato rispetto ai tipici canoni della dipendenza, per riguardare ogni comportamento che può condizionare negativamente la vita, sul piano sociale, formativo, economico e di crescita.
Posti disponibili 16, di cui 6 anche con percorsi di tutoraggio per l’avvio al lavoro, su 8 sedi di attuazione.
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Programma
MeticciAct”
Il programma ha come finalità quella di facilitare l’inclusione di soggetti immigrati, agendo su componenti culturali e psico-sociali e riducendo le rappresentazioni stereotipate che possono ostacolare le relazioni tra soggetti di differente provenienza. Si realizzerà attraverso 2 progetti:

ProgettoTierra, Techo, Trabajo” 
Il progetto intende sviluppare competenze trasversali per l’inclusione sociale e lavorativa di immigrati e richiedenti asilo, identificate tramite un approfondimento delle più diffuse problematiche relazionali e delle più rilevanti risorse personali che possono facilitare l’incontro. Parte dall’assunto che gli immigrati vivano una condizione specifica, condizionata da rappresentazioni sociali, problematiche legali, difficoltà economiche che richiedono conoscenze e capacità adeguate. Il progetto intende creare una mappatura e una sistematizzazione delle competenze per sviluppare percorsi di inclusione lavorativa, abitativa, socio-relazionale e realizzare azioni di empowerment mirato per gli immigrati che vivono condizioni di parziale o completa emarginazione.
Posti disponibili 42, di cui 15 anche con percorsi di tutoraggio per l’avvio al lavoro, su 30 sedi di attuazione.
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ProgettoLa tua nuova casa”
Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo di competenze personali per la gestione del rapporto con il diverso in fase adolescenziale e preadolescenziale. L’obiettivo specifico è di consolidare la consapevolezza dei processi che sono alla base dell’inclusione e dell’esclusione. il progetto, in tal senso, non proporrà aprioristicamente come valore l’accoglienza dell’altro, ma aiuterà i ragazzi a riconoscere le dinamiche distorte e pregiudiziali che portano alla chiusura e ad un uso violento dell’identità nazionale, culturale o religiosa. Al termine del progetto, i minori avranno acquisito esperienze significative e consapevolezze dei processi psico-sociali ed emotivi che conducono all’esclusione del diverso, e competenze per migliorare le relazioni tra soggetti di cultura e provenienza differente.
Posti disponibili 11, di cui 2 anche con percorsi di tutoraggio per l’avvio al lavoro, su 8 sedi di attuazione.
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Programma
Donne, madri, cittadine”
Il programma l’obiettivo del programma nell’arco di un anno è di promuovere e sostenere la qualità della vita nelle donne e madri che vivono in condizioni di vulnerabilità, sia perché sono vittime di violenza, sia perché costituiscono un nucleo monogenitoriale in difficoltà, attraverso azioni sinergiche e complementari che produrranno significativi e rilevabili cambiamenti in termini di sviluppo personale, autonomia, presa di decisione, responsabilità, senso di coesione e presenza, non ultimo self-efficacy, ovvero la capacità di influenzare attivamente i contesti. Il programma si realizzerà attraverso 2 progetti:

Progetto “Forte come una donna”
Il progetto mira a creare dei contesti di accoglienza per donne vittime di violenza, progetti di sviluppo personale ed interventi capaci di promuovere risorse personali in grado di generare un processo di ricostruzione della propria vita e di integrazione sociale. In particolare, si intende sperimentare e realizzare percorsi di accompagnamento e sostegno alle donne vittime di violenza e/o in condizione di disagio, verso la messa a terra di un progetto di sviluppo personale, che le metta al centro dei processi di scelta, decisione, responsabilità, relazione attraverso consapevolezza e ascolto delle proprie emozioni e desideri, generando capacità trasformative e nuovi spazi di cura, superando l’ottica assistenziale che appare uno dei punti deboli dei servizi in questione.
Posti disponibili 25, di cui 9 anche con percorsi di tutoraggio per l’avvio al lavoro, su 18 sedi di attuazione.
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Progetto “Forte come una madre”
Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo di azioni per un coinvolgimento delle madri nei centri di accoglienza per minori, dovuto ad una mancanza di efficacia nel ruolo genitoriale. Il progetto mira a  sviluppare processi di sostegno genitoriale per madri in condizioni di vulnerabilità per comprendere le necessità dei figli, riconoscere propri meccanismi disfunzionali, mettere in atto strategie e comportamenti più efficaci rispetto alla cura e all’educazione dei figli, sviluppare una consapevolezza nelle comunità rispetto alla rilevanza della funzione genitoriale in casi di disagio minorile, sviluppare reti relazionali di sostegno tra genitori, famiglie e comunità, realizzare, perfezionare e validare un modello di intervento trasferibile in altri contesti, diffondere il modello e promuoverne l’integrazione nelle politiche educative e sociali.
Posti disponibili 11, di cui 6 anche con percorsi di tutoraggio per l’avvio al lavoro, su 6 sedi di attuazione.
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Programma “IR – Immaginabili risorse”
Il principio alla base del programma è che l’azione di emancipazione di persone portatrici di disabilità fisica o mentale debba agire soprattutto sugli aspetti che ne promuovano le esperienze positive, l’espressione di sé, la crescita personale, piuttosto che semplicemente il sostegno rispetto ai propri deficit. Il programma è quindi orientato ad un’evoluzione e all’ampliamento del diritto alla cura: non si intende garantire solo pari opportunità, non si mira a produrre uguaglianza, ma si intende incoraggiare la partecipazione e l’autorealizzazione secondo modalità e significati soggettivi. Occorre quindi fornire risorse a tutte le persone che vivono una condizione di disabilità o deficit perché possano potenziare le proprie capacità ed esplorare i propri desideri, secondo percorsi di consolidamento e attivazione delle risorse.

Progetto “Diverse immaginabili risorse”
Il progetto intende rinforzare le capacità di partecipazione e autorealizzazione nei portatori di disabilità fisica e/o mentale. L’obiettivo è il trasferimento di competenze dell’autonomia e di esperienze che consolidino il senso di potere e la capacità di trasformazione della propria situazione. Si intende affermare che il diritto non passa unicamente tramite l’uguaglianza, ma può anche essere specificatamente personale. In questo, si utilizzerà la rete CNCA e tutte le risorse territoriali per definire e condividere le migliori pratiche, operando una crescita di tutto il sistema coinvolto nell’intervento e in generale, dei servizi che si occupano di disabili. Queste competenze saranno costruite, codificate e validate con un processo di analisi delle prassi attuate e identificando una serie di metodi e strumenti che potranno consentire a tutti gli enti di accrescere notevolmente la propria capacità specifica.
Posti disponibili 34, di cui 6 anche con percorsi di tutoraggio per l’avvio al lavoro, su 18 sedi di attuazione.
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Progetto “Giovani immaginabili risorse”
Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo di competenze personali per la gestione del rapporto con la disabilità in fase giovanile, adolescenziale e preadolescenziale. In particolare, la finalità è la promozione di capacità di riconoscimento delle dinamiche connesse alla diagnosi (ad esempio, deficit cognitivi) e alla condizione di disabilità nei rapporti con i contesti (come la scuola). Il progetto parte dall’assunto che in fase di crescita, l’attribuzione e il riconoscimento di una condizione deficitaria ha necessariamente un impatto  sulla costruzione della personalità e dell’identità; in tal senso, si propone la distinzione tra avere una disabilità ed essere disabili, come atteggiamento e rappresentazione. I minori riconosciuti come disabili rischiano di considerarsi prevalentemente come tali, sviluppando dinamiche di rinuncia, diffidenza, pretesa o rabbia reattiva. Sostenere l’inclusione dei disabili in fase di crescita significa quindi disinnescare queste autorappresentazioni, potenziando invece la capacità di cambiamento e resilienza. Il progetto ha quindi come obiettivo metodologico il trasferimento di competenze ampie di realizzazione di sé, di espressione e sviluppo, anche a partire dal riconoscimento della propria disabilità, ma focalizzando l’impegno verso l’attivazione delle risorse.
Posti disponibili 11, di cui 5 anche con percorsi di tutoraggio per l’avvio al lavoro, su 6 sedi di attuazione.
Leggi la sintesi del progetto con le sedi coinvolte


Per quanto riguarda il progetto in Ecuador:

Programma “Seminando Connessioni: Educazione e resilienza in Sudamerica”
presentato dall’ente CESC Project in coprogettazione con CNCA
L’obiettivo di questo programma  è promuovere il diritto di ogni persona a un’istruzione, a una formazione ad un apprendimento permanente, di qualità ed inclusivi, al fine di acquisire competenze che consentono di partecipare pienamente alla società a partire dello sviluppo delle comunità. Gli interventi dei progetti di cui si compone il programma mirano ad ampliare le opportunità delle persone più svantaggiate nel processo di sviluppo, promuovendo la formazione e l’empowerment delle categorie vulnerabili quali minori, giovani, migranti, donne e persone con disabilità in 4 paesi sudamericani: Argentina, Bolivia, Brasile e Ecuador.

Progetto CNCA “Accogliere per crescere”
L’obiettivo del progetto è quello di promuovere lo sviluppo educativo e sociale, la formazione professionale e il rispetto dei diritti di bambine/i e di adolescenti vulnerabili delle Province di Imbabura (Ibarra) e Pichincha (Quito). L’azione di progetto prevede il supporto per l’inserimento nelle scuole primarie e secondarie esterne dei minori e dei ragazzi accolti.
Posti disponibili 4.
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