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Presentazione ultimo rapporto Banco Farmaceutico

Giovedì 17 marzo, Firenze, presso il Consiglio regionale della Toscana. Interviene Fabrizio Mariani Presidente CNCA Toscana

Sempre più spesso sentiamo parlare di povertà e di povertà assoluta ma non ci soffermiamo mai abbastanza per capire che è proprio questa condizione una delle principali cause di malattia e una barriera per l’accesso all’assistenza sanitaria.

Se ce ne fosse ancora bisogno, i dati del presente Rapporto evidenziano che il numero di individui in povertà assoluta è molto elevato e infatti, nel 2014, risultano versare in tale condizione 1 milione 574mila famiglie. Purtroppo, la spesa cui sempre più spesso si rinuncia è quella relativa alle cure sanitarie e ai farmaci.

Chi vive in uno stato di povertà non può permettersi di acquistare quanto necessario per garantire una buona salute, quantità sufficiente di cibo di qualità e assistenza sanitaria.Nonostante il nostro Servizio Sanitario Nazionale (SSN) garantisca le terapie a tutti e in particolar modo agli indigenti la correlazionetra povertà e scarso stato di salute non è solo economica ma è legata anche ad altri fattori correlati, ad esempio la mancanza di informazioni appropriate sulla promozione della salute, sulla prevenzione, sull’uso appropriato dei farmaci e anche l’impossibilità di far sentire la propria voce per uscire dalla condizione in cui ci si trova a vivere.

Eppure il diritto alla salute, come gli altri diritti umani, si fonda sulla protezione e sulla promozione della dignità umana che è un valore etico ampiamente condiviso e che in questo contesto sembra dimenticato e, talvolta, calpestato.

Tutto questo benché in Italia il SSN si assuma l’onere di oltre il 70% della spesa per farmaci e ambisca a rimanere universalistico e solidale nell’assistenza sanitaria, una parte della popolazione risulta “invisibile” poiché così povera da non poter permettersi nemmeno la compartecipazione alle spese prevista ad esempio, su base regionale, in forma di tickets e/o perché, come nel caso della popolazione immigrata, non conosce la modalità di accesso alle cure sanitarie nei paesi ospitanti. Pochi in queste popolazioni di pazienti conosce le modalità con cui può essere esentato dal contribuire al ticket di compartecipazione e, probabilmente non a caso, i dati del Rapporto si riferiscono a una popolazione assistita composta soprattutto da immigrati.

E’ un circolo vizioso che è necessario spezzare: la malattia a sua volta può essere causa di povertà soprattutto per le famiglie e gli individui a basso reddito.

Per tutti questi motivi anche quest’anno AIFA supporta la pubblicazione del Rapporto Donazione Farmaci e Povertà Sanitaria come strumento utile per la verifica di bisogni inevasi in termini di salute e come base per future programmazioni di politiche farmaceutiche.

pdfScarica il programma

pdfScarica il Rapporto Banco Farmaceutico

pdfScarica sintesi 2015 Banco Farmaceutico

 

CNCA
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