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Per 8 ragazzi su 10 l’affido o la comunità sono stati un’ancora di salvezza

Oggi a Roma la seconda Conferenza nazionale del Care Leavers Network. Presentate un’indagine sui care leavers e 12 Raccomandazioni 

Comunicato stampa

Diventare grandi dopo l’affido, per i ragazzi un’opportunità di crescita

Il presidente della Camera Roberto Fico incontra i ragazzi cresciuti in comunità, affido e casa-famiglia.
Per 8 ragazzi su 10 l’affido o la comunità sono stati un’ancora di salvezza.
Impegno concreto per portare l’accesso al fondo per i care leaver fino ai 25 anni

Roma, 29 gennaio 2020

Come reputano l’esperienza di affido e accoglienza in comunità e casa-famiglia i ragazzi che hanno vissuto questa esperienza e raggiunto la maggiore età? Per 8 ragazzi su 10 è stata un’ancora di salvezza da situazioni altrimenti senza uscita e l’occasione per costruire legami importanti (87%).

È quanto emerge dalla ricerca presentata da Valerio Belotti (Università di Padova) e Diletta Mauri (Università di Trento) che ha coinvolto quasi 400 care leaver: una fotografia che mostra come per questi giovani i percorsi in comunità residenziale e in affido siano stati decisivi nell’offrire nuove opportunità di vita (94%)

Quasi 200 ragazzi coinvolti nel progetto “Care Leavers Network”, in 13 regioni d’Italia. Il progetto è stato finanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e realizzato dall’associazione Agevolando in collaborazione con il Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca).

Una rappresentanza di giovani cresciuti in comunità, affido e casa-famiglia – tecnicamente “care leaver” – ha incontrato questa mattina presso la Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari alla Camera dei Deputati il presidente Roberto Fico. È stata l’occasione per fare il punto sui percorsi di accoglienza di chi cresce fuori dalla famiglia di origine e sulla transizione all’autonomia raggiunti i 18 anni d’età.

Un nuovo impegno concreto in ambito legislativo che riguarda questi giovani: un emendamento dell’onorevole Emanuela Rossini, per una misura che vada a integrare e prolungare il Fondo per i ragazzi care leaver ad oggi rivolto alla fascia d’età 18-21 anni, fino a 25 anni.

Un gruppo di care leaver ha presentato nell’occasione una serie di 12 Raccomandazioni rivolte a istituzioni, professionisti, giornalisti e cittadini. Tra queste i ragazzi chiedono “informazioni chiare, disponibilità, ascolto e partecipazione”. E aggiungono: “Nessuno diventa adulto a 18 anni, non chiedetelo anche a noi”.

A rispondere alle loro sollecitazioni Giulia Di Piazza, Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Emanuela Rossini, deputata, Commissione politiche europee; Giovanna Messere, Ufficio dell’Autorità garante infanzia e adolescenza; Maria Francesca Pricoco, Presidente associazione nazionale dei magistrati per i minorenni e la famiglia; Gianmario Gazzi, Presidente Consiglio nazionale ordine assistenti sociali; Arianna Saulini, gruppo CRC e Luigi Mangieri, Coordinamento nazionale comunità di accoglienza.

Per Agevolando sono intervenuti Cecilia Dante, Maria Chiara Vita Finzi e il presidente Federico Zullo. In anteprima nazionale presentata dall’agenzia Bit Purple una app dedicata ai care leaver che si chiamerà “Agevol’Up”.

Testi, foto e altri materiali sul sito di Agevolando, alla pagina http://www.agevolando.org/diventare-grandi-dopo-laffido-per-i-ragazzi-unopportunita-di-crescita/.

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Ufficio stampa Associazione Agevolando
Silvia Sanchini 347 1660060 – comunicazione@agevolando.org

CNCA
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