Il dibattito in Parlamento deve concludersi con un quadro strategico condiviso
CNCA: “Ora un piano organico di contrasto alla povertà”
Il dibattito apertosi in Parlamento si concluda con un quadro strategico condiviso che includa la determinazione
dei Livelli essenziali di assistenza e l’introduzione del Reddito minimo di inserimento
Roma – Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) chiede, al pari di altre organizzazioni del terzo settore e del mondo sindacale, che il nostro Paese si doti al più presto di un Piano organico di contrasto alla povertà.
La discussione apertasi in Parlamento proprio su questo tema, dunque, deve essere l’occasione per definire un quadro strategico condiviso che permetta a tutti i soggetti interessati – istituzioni e organizzazioni civiche in primo luogo – di agire efficacemente su livelli di povertà ormai stabili da parecchi anni e che coinvolgono circa 7 milioni e mezzo di italiani, oltre 2 milioni e 600mila famiglie.
Proprio l’alto numero di famiglie interessate – e il livello dell’incidenza della povertà minorile – accanto a tassi di disuguaglianza economica e sociale tra i più alti d’Europa e in continua crescita negli ultimi dieci anni, rendono improrogabile la definizione dei Livelli essenziali di assistenza (Liveas), da garantire su tutto il territorio nazionale, e l’introduzione del Reddito minimo di inserimento, misura non assistenziale di contrasto alla povertà, bensì pensata proprio per favorire l’azione delle persone e delle famiglie in grave difficoltà.
Ad avviso del CNCA, la situazione in cui versa il Paese, caratterizzata da un sempre più esteso impoverimento di una parte di popolazione che prima rientrava nel cosiddetto “ceto medio”, non può essere certo affrontata tagliando la spesa sociale – come il Governo sembra intenzionato a fare – e non prevedendo specifiche azioni di aiuto per coloro che fanno più fatica, ai quali vanno realmente garantiti i diritti fondamentali.
Roma, 1 ottobre 2008