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Numero 44 – Marzo 2013

In questo numero:
• Dal CNCA
• Dal Terzo settore
• Appuntamenti
• Da “Redattore sociale”

DAL CNCA

“Un limite all’azzardo”: la campagna Mettiamoci in gioco chiede di regolamentare il gioco d’azzardo
Il gioco d’azzardo si diffonde sempre più, in una situazione da far west. È ora di regolamentare seriamente un fenomeno che ha notevoli ricadute negative. Per questo “Mettiamoci in gioco”, campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo,ha lanciato l’11 febbraio scorso un appello ai partiti e ai candidati alle ultime elezioni politiche affinché assumano pubblicamente l’impegno, per la legislatura ora in corso, a regolamentare la diffusione del gioco d’azzardo nel nostro paese. La campagna – promossa da ACLI, ADUSBEF, ALEA, ANCI, ANTEAS, ARCI, AUSER, Avviso Pubblico, CGIL, CISL, CNCA, CONAGGA, Federconsumatori, FeDerSerD, FICT, FITEL, Fondazione PIME, Gruppo Abele, InterCear, Libera, Shaker – pensieri senza dimora, UISP– ha presentato un proprio documento in otto punti intitolato“Un limite all’azzardo”, nel quale si chiede di: dare ai sindaciun reale potere di controllo sul fenomeno nel loro territorio; ridurre l’alta variabilità attuale nella tassazionesui diversi giochi incrementando le entrate per lo stato, rimaste stabili pur in presenza di un volume d’affari crescente; portare a termine le procedure per l’inserimento del gioco d’azzardo patologico nei Livelli essenziali di assistenza, che devono essere garantiti dal servizio sanitario nazionale; vincolare l’1% del fatturato annuo dei giochi d’azzardo al finanziamento delle azioni di prevenzione, assistenza, cura e ricercarelative al gioco d’azzardo patologico; dare seguito a quanto stabilito nel decreto Balduzzi sullaregolamentazione della pubblicitàche riguarda il gioco d’azzardo, vietando inoltre le pubblicità che indicano le possibilità di vincita senza contrapporle alle possibilità di perdita e quelle che promuovono illusorie probabilità di vincite facili; vincolare l’esercizio delle concessioni al rispetto del codice di autoregolamentazione pubblicitariaadottato dalla Federazione Sistema Gioco Italia, stabilendo al contempo una Authoritydi controllo esterna ad Aams; stabilire una moratoria sull’introduzione di nuovi giochifino a quando non saranno noti i risultati delle ricerche promosse da enti terzi sui rischi e i benefici delle attuali politiche in materia; adottare un registro unico nazionaledelle persone che chiedono l’autoesclusione dai siti di gioco d’azzardo. Alla conferenza stampa è stato presentato anche un dossier sul rapporto tra politica e concessionari dei giochi. L’11 aprile il documento sarà discusso con parlamentari e rappresentanti di diverse istituzioni.
Scarica l’appello e il dossier

“Generazioni”: il nuovo documento del Gruppo Giovani politiche
Il Gruppo Giovani politiche del CNCA ha prodotto un nuovo documento intitolato “Generazioni”. Questa la premessa: “Negli ultimi anni si è definitivamente affermata la consapevolezza che la crisi del Paese è strettamente collegata con la situazione dei giovani. Per uscirne c’è bisogno di un nuovo ‘patto sociale’ che ridia spazio e prospettiva al ruolo dei giovani nella società. Le politiche per i giovani sono politiche del presentenecessarie e determinanti per generare un rinnovato senso di fiducia, di responsabilità, di cura del bene comune.”
Scarica il documento

Le comunità nel pallone: il torneo di calcio del CNCA
Lo scorso anno vinse Cascina Contina, battendo in finale, a Coverciano, la Comunità Emmaus di Foggia. Degno epilogo del primo torneo di calcio delle comunità terapeutiche del CNCA. A consegnare i premi fu Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione italiana allenatori di calcio. Un’iniziativa che si replica quest’anno, con una nuova edizione del torneo aperta a tutte le comunità terapeutiche e alle strutture residenziali (non soltanto per tossicodipendenti) aderenti alla Federazione. Tra marzo e giugno si tengono i tornei regionali o interregionali, a settembre lo svolgimento degli incontri nazionali tra i vincitori della prima fase e, a ottobre, le finali per il primo e il terzo posto. Un’occasione per conoscersi meglio e condividere momenti di gioco e di festa, ma anche di riflessione sulle problematiche delle comunità.
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Il carisma dell’umanità comune
Il 15 marzo si è tenuto a Napoli un incontro organizzato dal Gruppo Spiritualità del CNCA, intitolato “Assumere la complessità… Alla ricerca di senso”. Un’occasione per continuare a interrogarsi sul che fare, ma anche su una spiritualità adeguata al tempo presente, a partire anche dall’elezione di papa Francesco e dalla sua prima comunicazione in piazza San Pietro.
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“Community Care”: ripensare le comunità oggi
Il CNCA ha sempre posto al centro della propria azione locale e nazionale interventi diversificati a favore di minori, adolescenti e giovani, coniugando in forme sempre nuove le ragioni e le pratiche dell’accoglienza. Ma la gran parte delle azioni di accoglienza strutturate e messe a regime a partire dagli anno Ottanta vanno oggi rivisitate, ristrutturate e aggiornate. Le comunità terapeutiche per adolescenti e giovani tossicodipendenti, le comunità alloggio per minori e adolescenti, le case di pronta accoglienza per minori, adolescenti e giovani stranieri, le case famiglie per minori con difficoltà familiari alle spalle, le comunità di accoglienza per minori in area penale, ecc.  vanno senza dubbio ripensate e riadattate facendo tesoro di quanto di positivo e inclusivo è stato realizzato in questi ultimi trent’anni di lavoro sociale applicato a minori, adolescenti e giovani. A tal fine la Federazione promuove il progetto “Community Care”, che intende: raccogliere le metodologie di intervento, le pratiche messe in atto, le procedure applicate nel CNCA sull’accoglienza e presa in carico di minori, adolescenti e giovani; fare un’azione di verifica e valutazione di quanto raccolto rapportandolo e adattandolo al contesto attuale di riferimento; sviluppare un’azione di modellizzazione degli interventi di accoglienza, attraverso iniziative di ricerca e formazione mirate alla diffusione delle innovazioni; verificare la fattibilità e avviare un processo per la costituzione di una rete europea sulle tematiche dell’accoglienza.
Vai alla pagina web del progetto, dove si possono scaricare i rapporti di ricerca già realizzati

CNCA e Microsoft Italia insieme per formare gli operatori sociali all’uso dei social network
Il 13 marzo a Roma e il 15 marzo a Milano 40 operatori sociali della Federazione hanno partecipato ai seminari di formazione all’uso professionalizzante dei social network attivati dal CNCA e da Microsoft Italia. L’iniziativa è parte di “Giovani e lavoro. IT fattore abilitante”, il progetto promosso dalle due organizzazioni per accrescere l’occupabilità dei cosiddetti “soggetti svantaggiati” grazie allo sviluppo delle competenze informatiche. I due seminari si sono proposti, da un lato, di rendere più accessibili le piattaforme di social media agli operatori del CNCA per impiegarle a sostegno delle attività di comunicazione della propria organizzazione, dall’altro, di fornire le conoscenze adeguate per costruire percorsi formativi per i ragazzi che partecipano al progetto “Giovani e lavoro. IT fattore abilitante”. L’iniziativa si è avvalsa della competenza di alcuni dipendenti di Microsoft Italia e di Avanade Italy, che hanno svolto volontariamente il ruolo di docenti. Si è trattato del secondo appuntamento rivolto agli operatori sociali, dopo la sessione di formazione sui social media che si è tenuta, via web, nel novembre scorso e a cui hanno partecipato 26 operatori del CNCA.
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Prostituzione e tratta, attivata una community on line
La Federazione ha attivato una community on line sulle tematiche della prostituzione, della tratta e del grave sfruttamento. Un “magazzino” di memorie, di documenti collegati alle attività di riflessione, scambio e formazione promosse dal Gruppo Tematico nazionale e ai seminari di studio e approfondimento organizzati sul tema. Sono già disponibili i materiali di lavoro del seminario su “Il lavoro di strada con le persone che si prostituiscono e le varie forme di sfruttamento”, realizzato nell’ambito del progetto Community Care (vedi notizia sopra). Per accedere all’area riservata chiedere i codici di accesso alla segreteria nazionale (ufficionazionale@cnca.it).

A Trento una mostra conferenza sul gioco d’azzardo. Un invito agli associati CNCA
È partita il 15 marzo la mostra “Fate il nostro gioco”, un’importante iniziativa di sensibilizzazione sul gioco d’azzardo e i rischi che può comportare. Il Comune di Trento, l’associazione Ama, il CNCA Trentino Alto Adige e diverse altre organizzazioni della provincia di Trento – riunite nell’Alleanza per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico – promuovono questo “percorso interattivo tra matematica, emozioni e luoghi comuni”. I visitatori potranno provare diversi giochi, comprendendone i meccanismi e le reali possibilità di vincita. Previsti anche diverse conferenze, non solo a Trento, corsi di formazione per operatori del sistema socio sanitario e corsi di approfondimento per insegnanti e studenti. Il 16 marzo centinaia di cittadini hanno percorso la città per sensibilizzare la cittadinanza sulle criticità dell’azzardo, chiudendo la marcia con la consegna al viceprefetto delle 6mila firme raccolte in favore di una petizione popolare che chiede la regolamentazione del fenomeno. La manifestazione si chiude il 18 aprile. Il CNCA Trentino Alto Adige invita tutte le organizzazioni che aderiscono alla Federazione a partecipare insieme alla mostra il 12 aprile.
Vai al sito della manifestazione
Leggi l’articolo di “Avvenire” sulla marcia e guarda il video
Leggi l’invito che il CNCA Trentino Alto Adige fa a tutti gli associati della Federazione

A Napoli mobilitazione per le case famiglia per minori a rischio chiusura. Il Grillo parlante Onlus lancia l’adozione “a vicinanza”
Le comunità per minori di Napoli non ricevono i pagamenti dal Comune da oltre 36 mesi. Una situazione insostenibile che porterà in breve tempo alla chiusura di diverse strutture. Per questa ragione gli operatori sociali delle comunità organizzano un sit in ogni venerdì, alle spalle del comune, in Piazza Carità dalle ore 17.00 alle 20.00, visto che “il Comune ci ha voltato le spalle”. Una situazione che ha spinto Il Grillo parlante Onlusa lanciare un’adozione “a vicinanza”. La casa famiglia per bambini dell’organizzazione – CasaBalena – è a un passo dalla chiusura e, per questo, si chiede ai cittadini di contribuire con continuità.
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Dal sociale al penale, dal penale al sociale. Incontro del CNCA Veneto
Il 22 marzo ha avuto luogo, a Verona, l’assemblea laboratorio intitolata “Dal sociale al penale, dal penale al sociale. Il mondo della pena e la società civile: quali percorsi personali e comunitari di riconciliazione e inclusione sociale?”. L’incontro fa parte di un percorso più ampio promosso dal CNCA Veneto denominato “Mappe per riconoscersi e osare il cambiamento”. Questa assemblea, in particolare, ha proposto una riflessione su alcuni temi e aspetti della questione carcere, tentando di articolare un ragionamento politico di sistema e una visione culturale.
Leggi il programma dell’evento

Il coraggio di don Giacomo
Don Giacomo Panizza è stato una delle figure più importanti del CNCA. È diventato famoso dopo la sua apparizione a “Vieni via con me”, la trasmissione di Fazio e Saviano. Ma da decenni don Panizza si impegna, a Lamezia Terme, per disabili, tossicodipendenti, rom. E contro le mafie, che lo hanno più volte minacciato. Su Rai Storia è andato in onda un bel documentario su di lui intitolato “Il coraggio di don Giacomo”.
Guarda il video

Abbiamo un nuovo sito
Il sito della Federazione è stato completamente rifatto. Nuova la grafica, molto più snella e pulita la home page, più agevole la ricerca delle informazioni all’interno del sito. Venite a visitarlo e fateci sapere cosa ne pensate, mandando un’email aufficio.stampa@cnca.it.
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DAL TERZO SETTORE 

Tre leggi per la giustizia e i diritti: partita la raccolta firme
È partita la raccolta firme in favore delle “tre leggi per la giustizia e i diritti”, le tre proposte di legge di iniziativa popolare per l’introduzione del reato di tortura nel nostro ordinamento e per limitare gli effetti peggiori di alcune leggi criminogene: la Bossi-Fini sull’immigrazione, la Fini-Giovanardi sulle droghe e la ex Cirielli che ha inasprito le misure per l’accesso alle pene alternative per i soggetti più deboli (tossicodipendenti in primis). L’iniziativa è promossa da: A Buon diritto, Acat Italia, A Roma, insieme – Leda Colombini, Antigone, Arci, Associazione Federico Aldrovandi, Associazione nazionale giuristi democratici, Associazione Saman, Bin Italia, Cgil, Cgil – Fp, Conferenza nazionale volontariato giustizia, Cnca, Coordinamento dei Garanti dei diritti dei detenuti, Fondazione Giovanni Michelucci, Forum Droghe, Forum per il diritto alla salute in carcere, Giustizia per i Diritti di Cittadinanzattiva Onlus, Gruppo Abele, Gruppo Calamandrana, Il detenuto ignoto, Itaca, Libertà e Giustizia, Medici contro la tortura, Naga, Progetto Diritti, Ristretti Orizzonti, Società della Ragione, Società italiana di Psicologia penitenziaria, Unione Camere penali italiane, Vic – Volontari in carcere. Sul sito della campagna sono disponibili i testi delle tre proposte di legge, i moduli per raccogliere le firme, il calendario – aggiornato costantemente – con gli appuntamenti previsti in tutta Italia per raccogliere le firme. Firma anche tu!  
Vai al sito della campagna

Campagna StopOpg: impegni certi per il rinvio della chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari
La campagna stopOPG, prima che il Governo decidesse il rinvio all’1 aprile 2014 della chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, ha chiesto all’Esecutivo impegni certi nel percorso futuro di superamento di queste strutture e la definizione di un’Autorità che segua e promuova il processo di chiusura, una struttura a cui vanno attributi anche poteri sostitutivi per le Regioni inadempienti.
Leggi la presa di posizione della campagna 

Seminario sull’integrazione sociosanitaria di “Cresce il welfare, cresce l’Italia”: i file audio degli interventi
Il 13 marzo la rete “Cresce il welfare, cresce l’Italia”, della quale il CNCA è tra i promotori, ha organizzato a Roma un seminario a inviti per riprendere la riflessione sul tema dell’Integrazione sociosanitaria. In particolare, il seminario ha voluto focalizzare la discussione su indirizzi, priorità, metodologie e prassi dell’Integrazione tra servizi sanitari e servizi socioassistenziali, quale tema essenziale di ogni politica sociale. Per la Federazione sono intervenuti
Lucio Baboline Riccardo De Facci.
Ascolta i file audio degli interventi e scarica gli altri materiali del seminario

Un’alleanza per il futuro del servizio civile
Un’esperienza importante come il servizio civile nazionale è ridotta ai limiti della sopravvivenza a causa dei tagli inferti dagli ultimi governi. Per chiedere un’inversione di tendenza
Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile, Movimento Nonviolento, Forum Nazionale Servizio Civile, Forum Nazionale dei Giovani, Sbilanciamoci!, Forum Terzo Settore, Tavola della Pace e MIR hanno promosso l’appello “Un’alleanza per il futuro del servizio civile”, rivolto ai candidati alle ultime elezioni politiche. Hanno risposto in tanti.
Vai al sito della Cnesc 

Una petizione popolare per il diritto a crescere in famiglia
Una petizione popolare al presidente della Conferenza permanente delle Regioni e delle Province autonome e ai presidenti delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Puglia, Sicilia, Abruzzo e Molise per l’attuazione di urgenti misure di tutela del diritto dei minori a crescere in famiglia. L’iniziativa è stata presa da un Comitato coordinato da Progetto Famiglia Onlus, federazione di enti no profit per i minori e la famiglia, e da “Punto Famiglia”, rivista di tematiche familiari. Tra gli aderenti figura anche il Gruppo reti famiglie aperte del CNCA.
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Ridotto a discarica il casolare dove fu ucciso Peppino Impastato: la denuncia del fratello Giovanni
Il casolare dove è stato ucciso Peppino Impastato è ridotto a una discarica. Non è solo una questione di memoria – nota Giovanni Impastato, fratello di Peppino. La lotta alle mafie si fa anche con i simboli. Invece, questo luogo è oggi “dimenticato dallo stato e oltraggiato da tante persone”. Per questo Giovanni ha deciso di alzare la voce, di denunciare l’abbandono in cui versa il casolare. Il CNCA si unisce a lui in una protesta rivolta prima di tutto alle istituzioni, ma anche alla società civile.
Vai al sito di Repubblica Palermo per leggere le dichiarazioni di Impastato e vedere le foto del casolare

Benessere equo e sostenibile. Il Rapporto Istat-Cnel
ll Cnel e l’Istat hanno presentato il primo rapporto sul “Benessere equo e sostenibile”, un’iniziativa che pone l’Italia all’avanguardia nel panorama internazionale in tema di sviluppo di indicatori sullo stato di salute di un Paese che vadano oltre il Pil.
Vai al sito dell’iniziativa e scarica il rapporto 

“Chiesa di tutti, chiesa dei poveri”: on line il sito
“Chiesa di tutti Chiesa dei poveri” è stato il tema dell’assemblea nazionale con cui moltissimi gruppi ecclesiali, riviste, associazioni e singoli cristiani, tra cui il CNCA, hanno voluto celebrare i 50 anni dall’inizio del Concilio Vaticano II. Tale assemblea si è tenuta a Roma il 15 settembre 2012 nell’anniversario, prima ancora che della seduta inaugurale del Concilio, del radiomessaggio dell’11 settembre 1962 nel quale Giovanni XXIII, il papa che l’aveva convocato, ne aveva espresso le intenzioni profonde, che culminarono nella definizione della Chiesa come “la Chiesa di tutti, e particolarmente la Chiesa dei poveri”. I partecipanti all’assemblea hanno deciso di mantenere la relazione tra di loro per concorrere alla recezione del Concilio nella Chiesa, anche nel quadro di un percorso che è stato avviato da parte di cristiani comuni di tutto il mondo, e che si concluderà nel dicembre 2015 con un incontro mondiale a Roma, a 50 anni dalla fine del Concilio. Ora il movimento ha un proprio sito: www.chiesadituttichiesadeipoveri.it, su cui si possono leggere notizie e commenti, ma anche trovare informazioni sugli eventi futuri, a cominciare dal prossimo appuntamento nazionale, a Roma il 6 aprile, intitolato “L’enciclica della dignità umana”, che intende ricordare la Pacem in Terris
a 50 anni dalla sua pubblicazione.

APPUNTAMENTI

5 aprile 2013, Vittuone (Mi)
Ma a che gioco giochiamo? Parliamo di gioco d’azzardo patologico per saperne di più
Il Comune di Vittuone e la Asl Milano 1 organizzano una serata dedicata al gioco d’azzardo patologico aperta alla cittadinanza. All’iniziativa aderiscono, tra gli altri, la campagna Mettiamoci in gioco e il CNCA. Intervengono alcuni dei maggiori esperti italiani sul tema, come Maurizio Fiasco e Riccardo Zerbetto, e il presidente del CNCA don Armando Zappolini.
Scarica la locandina

6 aprile 2013, Roma
“L’enciclica della dignità umana”
Incontro organizzato da “Chiesa di tutti, Chiesa dei poveri” per ricordare la Pacem in Terris
a 50 anni dalla sua pubblicazione (vedi notizia sopra).
Vai al sito di “Chiesa di tutti, Chiesa dei poveri”

11 aprile 2013, Roma
Incontro della campagna Mettiamoci in gioco
La campagna organizza un appuntamento con esponenti della politica e delle istituzioni per condividere un programma di lavoro in vista di una regolamentazione del gioco d’azzardo nel nostro paese.

12 aprile 2013, Milano
L’accoglienza dei bambini al tempo della crisi
Chi sono i bambini e i ragazzi in comunità? Che bisogni hanno i bambini allontanati dalle famiglie d’origine? Che bisogni soddisfano le comunità di accoglienza? Quali buone prassi esistono nei progetti di accoglienza fuori famiglia? Cosa dicono le Linee Guida ONU in materia di bambini fuori famiglia? Come queste Linee Guida vengono applicate negli altri paesi europei? Cosa chiediamo alle Autorità italiane? Sono queste le domande a cui il convegno organizzato da CNCA, Sos Villaggi dei bambini, Associazione Agevolando, CISMAI e CNCM intende rispondere.
Scarica il dépliant 

15 marzo-18 aprile 2013, Trento
Fate il nostro gioco
La manifestazione dedicata al gioco d’azzardo organizzata dal Comune di Trento, l’associazione Ama, il CNCA Trentino Alto Adige e diverse altre organizzazioni del territorio (vedi notizia sopra).
Vai la sito della manifestazione

12-14 maggio 2013, Torino
V Conferenza italiana su Aids e retrovirus
Organizzata dalla Società italiana malattie infettive, la conferenza di Torino si pone l’obiettivo di favorire i collegamenti tra ricerca di base e pratica clinica per l’ottimizzazione della cura, rilanciando una stretta collaborazione scientifica tra le diverse competenze in campo, focalizzando tra l’altro l’attenzione su temi quali la farmacologia clinica, la farmacocinetica e la farmacogenetica degli antiretrovirali e sui progressi in virologia ,immunologia e genetica dell’ospite in relazione al rischio di progressione di malattia. Una specifica attenzione verrà dedicata alle criticità nelle nuove strategie di prevenzione.
Vai al sito della conferenza

17-19 maggio 2013, Firenze
Terra Futura
L’annuale appuntamento della mostra-convegno che riunisce ogni anno le migliori energie e proposte della società civile, delle istituzioni
e delleimpreseimpegnate nella costruzione di un futuro sostenibile e più equo per tutti. Un network formato da persone, reti, progetti, idee e investimenti che da anni lavora per una nuova governance globale, una “terra futura” rispettosa dell’ambiente e dei  suoi abitanti e un sistema sociale ed economico più giusto.
Vai al sito della manifestazione 

20 giugno 2013, Firenze
Cocaina, dalla ricerca a nuovi modelli di intervento
Presentazione del progetto europeo “New Approaches in Drug Policy & Interventions”, che vede Forum Droghe come partner italiano.
Scarica il programma

5-7 settembre 2013, Firenze
Summer School 2013 “Drugs and the city. Municipalità, politiche locali sulle droghe e riduzione del danno”
L’appuntamento annuale di formazione sulle droghe organizzato da CNCA, Forum Droghe, rivista “Fuoriluogo” e CNCA Toscana, in collaborazione con Cesda.
Leggi la presentazione dell’iniziativa 

DA “REDATTORE SOCIALE”

Lila accusa il Dpa: “Dipartimento ad personam. Tanti soldi, poche relazioni”
La Lega italiana lotta contro l’Aids muove accuse pesanti al Dipartimento politiche antidroga e al suo direttore Serpelloni. “Può contare su cospicui finanziamenti, ma a fronte dell’avvio di relazioni di alto livello, sono spariti i luoghi delle relazioni

Roma, 25 marzo 2013 – Un dipartimento ad personam, con una gestione di fondi, ricerca e comunicazione non sempre collegiale. È questa l’accusa rivolta dalla Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids al Dipartimento politiche antidroga della presidenza del Consiglio e del suo direttore Giovanni Serpelloni. Una nota, pubblicata sul sito dell’organizzazione, che percorre in lungo e in largo le attività del Dipartimento senza risparmiare critiche al capodipartimento Serpelloni, che come scrive la Lila “negli anni, ha fatto crescere senza sosta quella che oggi possiamo definire la sua creatura. Forse, un po’ troppo sua. Tanto che non mancano e non sono mancate polemiche sul suo ruolo, le sue competenze e le sue attività”. Secondo la Lila, infatti, sul tavolo del prossimo governo “giacciono già le richieste di dimissioni del capo Dipartimento da parte di associazioni e forze politiche”.
“Un medico, un tecnico, prelevato dal servizio tossicodipendenze di Verona. Molto attivo e ambizioso, stringe accordi internazionali, promuove convegni, apre siti web, organizza campagne di comunicazione e eventi spettacolari, edita pubblicazioni, fa sgomberare i rave, si preoccupa delle partecipazioni di Morgan a Sanremo, litiga con Vasco Rossi su Facebook”. Questo il profilo di Serpelloni descritto dall’organizzazione, ma la lunga lista di qualità si scontra con le puntigliose osservazioni sulla gestione del Dipartimento. Primo fra tutti il tema delle risorse. Secondo la Lila, il Dpa può contare su “cospicui finanziamenti, almeno a leggere non tanto il sito del Dpa che non riporta alcuna cifra, quanto le slide che il dottore mostra ai convegni internazionali: per i soli progetti di ricerca, il Dipartimento ha infatti ricevuto in tre anni ben 43,5 milioni di euro: 26,5 milioni per il 2010 e 17 milioni per il biennio 2011/12. Una cifra di tutto rispetto”. Critiche anche sulla ricerca, che secondo la Lila il capodipartimento “se la commissiona, se la finanzia, se la giudica e se la pubblica”.
A Serpelloni, il riconoscimento di aver avviato relazioni “di alto se non altissimo livello”. Si tratta di “accordi governativi, collaborazioni con prestigiosi istituti di ricerca e agenzie internazionali, non manca niente. Ma sono movimenti di vertice”. Tuttavia, lamenta la Lila, nonostante questo impegno internazionale, “i luoghi delle relazioni con la community (istituiti per legge) nel frattempo sono scomparsi. L’ultima Conferenza nazionale sulle droghe è stata nel 2009, e da un paio d’anni non si riunisce più neppure la Consulta nazionale sulle Dipendenze, che non può certo venire sostituita dal Dipartimento con la Italian Scientific Community on Addiction, come invece pare sia accaduto (peraltro nel silenzio generale)”. Al Dipartimento viene rimproverata, poi, la chiusura a giornalisti e associazioni di uno dei progetti portati avanti dal Dpa su tutto il territorio nazionale. Il Sistema di Allerta Precoce e Risposta Rapida per le Droghe, dove gli operatori e gli stessi consumatori di sostanze possono segnalare la presenza su piazza di sostanze nuove e pericolose. Secondo la Lila le notizie vengono elaborate dal Dpa che a sua volta manda un’allerta agli operatori sanitari. “Ma non ai giornalisti, e neppure a associazioni  che fanno prevenzione e riduzione del danno sul territorio con mandato istituzionale. Nell’allerta è specificato per prima cosa che sono vietate la pubblicazione e le divulgazione sul web”. Un limite che in alcuni casi, spiega la Lila, si è scontrato con la necessità da parte del mondo delle associazioni di conoscere in tempi rapidi la circolazione e la pericolosità di alcune sostanze, così da poter informare meglio e intervenire più velocemente. 
Critica, la Lila, anche verso la predilezione delle neuroscienze da parte del capodipartimento: il “grande pallino” di Serpelloni. Al tema ultimamente è stato dedicato anche un Congresso internazionale voluto da Serpelloni nella città che lo ha visto a capo del dipartimento dipendenza. Sempre a Verona e sempre al dipartimento dipendenze, inoltre, è stata affidata secondo la Lila la gestione “dell’intera schiera dei siti del Dipartimento di Serpelloni: una schiera numerosa, per contarli non bastano due mani”. Non passa inosservato, infine, uno degli ultimi atti del Dipartimento politiche antidroga: la sottoscrizione di un decalogo con l’Anci e parte di un accordo per la creazione di un Consorzio Etico contro la droga in ogni Comune. “Decalogo scritto ovviamente da Giovanni Serpelloni, senza alcun procedimento consultivo, come invece converrebbe in questi casi. Il Consorzio Etico dovrebbe essere composto da un insieme di autorità e opinion leader positivi, noti sul territorio e provenienti dal mondo delle amministrazioni locali, dell’industria, del commercio, del volontariato, dell’università. Che devono prima sottoscrivere il decalogo, compilato da Serpelloni, che comprende anche il sostegno alla ricerca scientifica sulle neuroscienze applicate alle dipendenze. Sicuramente una priorità, ma per chi?”.

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Lombardia, uno straniero su 10 vuole andarsene
Rapporto Orim. Il 6,4 per cento vorrebbe tornare nel paese d’origine, il 4,9 per cento trasferirsi in un altro Stato. E per la prima volta in 10 anni la presenza degli stranieri diminuisce: -2,6 per cento

Milano, 26 marzo 2013 – Uno straniero su dieci intende andarsene dalla Lombardia. Il 6,4% vorrebbe tornare nel Paese d’origine, il 4,9% trasferirsi in un altro Stato. È quanto emerge dal 12° rapporto dell’Osservatorio regionale per l’integrazione e la multietnicità (Orim), presentato questa mattina al Pirellone bis, secondo il quale per la prima volta da dieci anni il numero degli immigrati è diminuito, del 2,6%: al 1° luglio 2012 erano 1 milione e 237 mila, 33mila in meno rispetto al 2011. Che la Lombardia non sia più la meta ideale degli immigrati lo dimostra anche il fatto che la percentuale di chi vuole andarsene schizza a oltre il 40% tra coloro che sono arrivati nel corso del 2012, ed è comunque alta, intorno al 20%, tra coloro che vi risiedono da 1 o 2 anni. “Se le condizioni di crisi del mercato del lavoro continueranno ad aggravarsi il flusso in uscita degli immigrati è destinato ad aumentare”, commenta Giancarlo Blangiardo, demografo che ha curato la parte statistica del Rapporto. La disoccupazione tra gli immigrati è salita dall’11,7% del 2011 al 14,4% del 2012. I più penalizzati sono gli under 30: oltre la metà ha difficoltà di accesso al mercato del lavoro.
Le famiglie immigrate sono sempre più in difficoltà. Il reddito mediano mensile nel 2012 è sceso a 1.400 euro, nel 2011 era di 1.500 euro. E sono in diminuzione quelle che riescono a risparmiare: mette da parte 100 euro mensili il 27,8% (nel 2011 il 34,7%). Per quanto riguarda le rimesse, le famiglie che riescono a mandare nel Paese d’origine più di 100 euro al mese scendono dal 33% al 28,3%. Infine, oggi solo una famiglia su cinque (20,1%) è proprietaria di una casa, due anni fa lo era invece il 23,2%. “Sono fattori di quanto la crisi stia colpendo gli immigrati e spiega anche la propensione a voler emigrare altrove o tornare nel Paese d’origine”, conclude Vincenzo Cesareo, coordinatore generale dell’Orim.
Un’altra caratteristica dell’immigrazione in Lombardia è che ha sempre di più un volto femminile. Dal censimento 2011, risultano avere la residenza 488.199 donne e 459.089 uomini. Dieci anni fa non era così: i maschi erano 164mila, le donne 155mila. Dal 2003 al 2010 la presenza degli immigrati è cresciuta di 561.285 persone, il 51% donne. (dp)


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