fbpx

Obiettivi Onu sulla povertà, la Commissione europea elude i veri problemi

Don Zappolini: “I principi altisonanti non coprono la grave carenza delle analisi e delle misure proposte. Il premier Renzi se ne occupi durante il semestre di presidenza italiana dell’Ue”

COMUNICATO STAMPA

Obiettivi Onu sulla povertà e lo sviluppo sostenibile,
la Commissione europea elude i veri problemi
Don Zappolini: “I principi altisonanti non coprono l’assenza di un bilancio degli Obiettivi del Millennio
e la grave carenza delle analisi e delle misure proposte.
Il premier Renzi dovrebbe occuparsene durante il semestre di presidenza italiana dell’Ue”

Roma, 12 giugno 2014

C’erano una volta gli Obiettivi del millennio, l’ambizioso programma lanciato nel 2000 dall’Onu per ridurre la povertà e la disuguaglianza e favorire la salute nel mondo entro il 2015. Non sono stati minimamente raggiunti, ma ora ci si appresta a varare i nuovi “Obiettivi di sviluppo sostenibile”. Il 2 giugno scorso la Commissione europea ha reso noto una propria “comunicazione” in merito che sarà ora discussa dal Consiglio dei ministri e dal Parlamento europeo in vista dei negoziati internazionali.

“Siamo profondamente delusi da questo documento della Commissione europea”, dichiara don Armando Zappolini, presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA). “In primo luogo, sarebbe stato doveroso presentare un bilancio serio degli ‘Obiettivi del Millennnio’. O vogliamo limitarci a cambiare nome al programma e a riproporre più o meno le stesse cose come niente fosse? In secondo luogo, il testo si concentra solo sugli effetti di meccanismi e politiche sbagliate – vedi il numero di bambini denutriti – ‘dimenticandosi’ del tutto di analizzare i veri problemi che incidono sulla questione povertà e sullo sviluppo sostenibile, nemmeno sfiorati dal precedente programma. Altrimenti i principi altisonanti restano parole vuote.”

“A noi appare chiaro che le questioni cruciali da affrontare siano quattro:”, precisa il presidente del CNCA, “il traffico di armi nei paesi poveri, che genera conflitti, fame, migrazioni; la diffusa corruzione presente in questi paesi, favorita da vari soggetti internazionali e del nord del mondo, che foraggiano i gruppi al potere in cambio di prodotti e attività che non aiutano le popolazioni locali o addirittura ne peggiorano le condizioni; il fenomeno del Land Grabbing, l’accaparramento di terre fertili da parte soprattutto delle multinazionali per produrre biocarburanti o risorse agricole a vantaggio esclusivo del Nord del mondo; l’altissima evasione/elusione fiscale da parte delle multinazionali, che priva le popolazioni degli stati in cui operano di risorse immense.”

“Invitiamo la politica, le Chiese e tutto il mondo del terzo settore a esprimersi pubblicamente su questa preoccupante presa di posizione della Commissione europea e chiediamo al premier Renzi di impegnarsi su questo tema nel semestre di presidenza italiana dell’Unione. Alziamo la testa oltre il giardino di casa…”

 

CNCA
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare. Inoltre, questo sito installa Google Analytics nella versione 4 (GA4) con trasmissione di dati anonimi tramite proxy. Prestando il consenso, l'invio dei dati sarà effettuato in maniera anonima, tutelando così la tua privacy.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy
X