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Non in mio nome. Salvini sulla cannabis light non ci rappresenta

Il leader della Lega non cerchi di farci passare per suoi complici in una “guerra alla droga” fallimentare e dannosa

Comunicato stampa

Non in mio nome.
Salvini sulla cannabis light non ci rappresenta
Il leader della Lega non cerchi di farci passare per suoi complici
in una “guerra alla droga” fallimentare e dannosa

Roma, 17 dicembre 2019

Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), la più grande rete di comunità di accoglienza e di recupero dalle dipendenze del terzo settore italiano, non si sente in alcun modo rappresentato dall’ex ministro Salvini e dalle sue posizioni sulla cannabis light.

“Sono ben altri i problemi che il sistema dei servizi deve affrontare,” dichiara Riccardo De Facci, presidente del CNCA, “questioni che si sono aggravate durante il periodo in cui Salvini ha fatto parte del governo: l’aumento del consumo di eroina, delle morti per overdose e le decine di nuove sostanze che hanno inondato il mercato. Noi crediamo in una politica sulle droghe radicalmente diversa da quella espressa dal leader della Lega. Non cerchi di farci passare per suoi complici in una ‘guerra alla droga’ fallimentare e dannosa.”

CNCA
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