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Minori stranieri a Lampedusa, situazione intollerabile

Grave responsabilità del Governo. Subito una pianificazione delle accoglienze

COMUNICATO STAMPA

“Minori stranieri a Lampedusa, situazione intollerabile”
Grave responsabilità del Governo. Subito una pianificazione delle accoglienze

Roma, 28 marzo 2011

“Nel totale fallimento del nostro Governo a Lampedusa – dove erano attesi profughi da settimane, ma nessun adeguato sistema di accoglienza è stato messo in piedi – la condizione dei minori stranieri arrivati senza parenti o amici adulti è davvero intollerabile. Il Governo italiano è venuto meno a responsabilità sancite dall’ordinamento internazionale e dalla legislazione del nostro Paese”, dichiara Liviana Marelli, responsabile Minori del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA). “Non possiamo accettare che bambini e ragazzi già provati per un viaggio faticoso e pieno di pericoli siano ammucchiati in luoghi impropri, in condizioni igieniche del tutto inadeguate, abbandonati a se stessi. In questo modo l’Italia si sottrae al dovere di tutela dei minorenni.”

“Vogliamo poi ricordare al Governo italiano”, continua Marelli, “che i minori non possono essere espulsi. Anzi, vista la situazione di conflitto che esiste nei loro Paesi, essi vanno tutelati anche al raggiungimento della maggiore età, attraverso il riconoscimento dello status di rifugiato politico o, quantomeno, della protezione umanitaria. Deve essere predisposta al più presto una pianificazione seria delle accoglienze dei ragazzi in contesti adeguati, come le comunità di tipo familiare, coinvolgendo gli attori pubblici (Governo, Comitato minori stranieri, Enti locali) e i soggetti del terzo settore. Il lavoro encomiabile portato avanti dalle Ong e dalle associazioni che si sono mobilitate per aiutare questi minori non deve e non può sostituire le responsabilità delle istituzioni.”

“L’obiettivo che tutti dobbiamo perseguire deve essere l’offerta di un progetto individualizzato per ogni minore arrivato nel nostro Paese senza accompagnamento”, conclude Marelli. “Il CNCA è pronto a fare la sua parte. Siamo disponibili a costruire, insieme alle istituzioni e ad altre organizzazioni sociali, percorsi di accoglienza per questi ragazzi in tutto il territorio nazionale.

CNCA
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