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Le Ong chiedono un vice ministro per la cooperazione allo sviluppo

“Egregio signor presidente…”. Inizia così la lettera inviata dal presidente dell’Associazione Ong italiane, Sergio Marelli, al nuovo presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Nella lettera Marelli, alla vigilia dell’enunciazione della squadra di governo, torna a chiedere la nomina di un vice ministro con delega alla cooperazione allo svilippo.

“I problemi che dovrà affrontare il nuovo Governo sono certo numerosi e di non semplice soluzione – ricorda Marelli -. Il contesto nazionale così come la situazione a livello internazionale, richiedono scelte determinate e orientate ad una strategia che si deve articolare tra decisioni urgenti da adottarsi nel brevissimo periodo ed altre proiettate a consolidare uno scenario futuro equo e sostenibile nel quale l’Italia giochi un ruolo propulsore e protagonista. Tra le prime, essendo certo di esprimere la posizione delle oltre 160 Ong aderenti alla Associazione Ong Italiane, reputo di rilevante importanza la nomina all’interno della compagine governativa di un/una Vice Ministro/a con delega alla cooperazione internazionale”.

Continua Marelli: “Sono certo che ella condivide con noi la considerazione di come la cooperazione e le relazioni internazionali, in questa fase storica di interdipendenza crescente tra la nazioni e i popoli, abbiano definitivamente assunto grande priorità non solo per le aspettative e le potenzialità riconosciute al nostro Paese dalla comunità internazionale, ma anche per affrontare e risolvere questioni e problemi a valenza nazionale. Un esempio evidente di ciò, e al tempo stesso una delle maggiori urgenze rilevate da numerosi sondaggi di opinione condotti tra i nostri concittadini, è la questione migratoria e l’incremento dei flussi di persone che dai Paesi poveri si riversano anche in Italia. Lo stretto legame tra migrazioni e cooperazione allo sviluppo è ormai patrimonio unanimemente condiviso”.

“Ella sa bene – continua Marelli – come l’interruzione anticipata della scorsa legislatura ancora una volta non abbia consentito il completamento dell’iter di riforma della legge vigente di cooperazione internazionale (legge 49/87). Dotare il nostro Paese di una nuova legge su tale materia è un’esigenza avanzata da tutte le organizzazioni non governative e di società civile italiane e condivisa dalla grande maggioranza delle forze politiche di entrambi gli schieramenti”.

Quindi la richiesta: “Signor presidente, questo primo anno del nuovo Governo sarà cadenzato da numerosi appuntamenti internazionali di grandissima rilevanza che a partire dalla Conferenza di Alto Livello su cambiamenti climatici e agricoltura convocata a Roma dalla Fao ad inizio di giugno, ci condurranno sino al prossimo Summit dei G8 della Maddalena. Siamo certi della sua personale attenzione a questo ambito della politica. Siamo altresì convinti che l’azione di un/a Vice Ministro/a all’interno del nuovo Governo non possa che rafforzare la credibilità e l’incidenza dell’Italia nelle differenti e numerose articolazioni della comunità internazionale…”.

(30-4-2008. Fonte: Redattore Sociale)

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