Presa di posizione della Federazione sulla richiesta del Carroccio di chiudere gli ambulatori del Friuli per immigrati non regolari
La Lega Nord attacca i servizi
Gravissima la richiesta del capogruppo del Carroccio presso il Consiglio regionale del Friuli
di chiudere gli ambulatori per immigrati non regolari
Roma, 29 luglio 2009
“La richiesta della Lega Nord di chiudere gli ambulatori del Friuli che assistono gli immigrati non regolari non è solo riprovevole, ma indica un salto di qualità: si attaccano direttamente i servizi“. Lucio Babolin, presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), critica duramente l’offensiva che il Carroccio, attraverso il suo capogruppo in Regione, sta conducendo contro le strutture gestite dalla Caritas in convenzione con le Asl.
“Questa richiesta, accompagnata dalla minaccia di rivolgersi direttamente alle procure,” continua Babolin “dimostra come la Lega non intende limitarsi a far passare leggi che colpiscono fortemente la vita delle persone immigrate, costringendole all’invisibilità e alla paura, ma è pronta a minacciare e condizionare anche il lavoro di coloro che gestiscono importanti servizi sanitari e sociali. Una pressione che noi operatori non possiamo in alcun modo subire senza reagire con fermezza. Molti dei progetti e dei servizi che portiamo avanti, infatti, potrebbero patire in futuro lo stesso attacco.”
“Invitiamo”, conclude Babolin, “tutte le organizzazioni del terzo settore e del volontariato a fare fronte comune contro questa deriva xenofoba. Siamo pronti alla disobbedienza civile rispetto a una norma – quella relativa al reato di clandestinità – a nostro avviso esplicitamente razzista e, se necessario, in Friuli come nel resto d’Italia apriremo nostre strutture per assistere gli immigrati non regolari“.