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La giusta tutela delle famiglie non oscuri i diritti degli individui

Presa di posizione della Federazione in vista della Conferenza Nazionale della Famiglia. Necessario creare una rete sociale attiva e attenta che sostenga i nuclei familiari

 

ROMA – Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) prende posizione in merito al dibattito sul ruolo delle famiglie e sul sostegno di cui avrebbero bisogno. “E la prima considerazione che vorremmo fare”, si legge nel documento “Diritti e responsabilità delle famiglie”, elaborato dalla Federazione, “è riferita alla preoccupazione che, da parte di molti, questa enfasi grande che oggi accompagna il dibattito sulla tutela e salvaguardia della famiglia rischi di nascondere o voler occultare un diritto primario all’esistenza dignitosa e garantita per ogni uomo, donna, bambino e bambina in quanto persona. Non vorremmo si corresse il rischio che i diritti personali venissero offuscati e condizionati nella loro affermazione ed esigibilità dall’appartenere o meno ad un nucleo familiare.”

Il CNCA sottolinea che la grande fatica che le famiglie sopportano nel reagire alle trasformazioni in atto dipende sì da un mancato sostegno da parte delle istituzioni, ma anche da altri fenomeni, viste le molte situazioni di violenza, abuso, prevaricazione che avvengono proprio all’interno delle cosiddette “mura domestiche”. Ciò dovrebbe indurre il legislatore a farsi carico “sia di politiche orientate a rilanciare, consolidare, accompagnare le famiglie fondate sul matrimonio sia di produrre una legislazione che eviti l’abbandono e il misconoscimento dei diritti di chi vive in situazioni diverse di convivenza familiare.” Il fine di tale intervento legislativo dovrebbe essere “il consolidarsi di percorsi per il sostegno alle relazioni che sono in sofferenza o a rischio di rottura, per la tutela dei bambini, delle bambine, degli adolescenti che vivono in questi nuclei, per la promozione di forme di auto aiuto e servizi di prossimità, per la legittimazione di forme di auto organizzazione dal basso centrate sulle responsabilità familiari e sulla presa in carico delle famiglie in difficoltà da parte di altre famiglie.”

Nel documento si sottolinea che “il modello tradizionale si è andato in questi anni profondamente articolando al punto che, oggi, sarebbe più opportuno parlare di modelli familiari”.

Il CNCA evidenzia, inoltre, che – aldilà delle polemiche ideologiche – articolare un sostegno reale alle famiglie richiede “una rete sociale attiva e attenta. Servono allora altre forme di convivenza e relazioni basate su autenticità, trasparenza, coerenza, orientamento alla continuità che rivendicano diritti esigibili di cittadinanza. È un diritto che comporta contemporaneamente dei doveri di responsabilità individuale e sociale.”

Infine, la Federazione ricorda che “esiste una stretta connessione tra politiche per le famiglie e politiche per città vivibili e a misura delle persone che vi abitano: non potrà sussistere tutela delle famiglie in assenza di politiche urbanistiche, ambientali, delle abitazioni, del lavoro che si facciano carico dei diritti di cittadinanza per tutti nella consapevolezza che politiche amiche delle famiglie sono anche politiche amiche della comunità locale.”

Roma, 22 maggio 2007

CNCA
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