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La Carta di Terni per un nuovo welfare

Un migliaio di persone ha partecipato alla quarta edizione di Strada Facendo

Un migliaio di persone ha partecipato quest’anno alla quarta edizione di “Strada Facendo”, l’appuntamento biennale promosso da Gruppo Abele, CNCA e Libera.

A Terni, dal 5 al 7 febbraio, si è ragionato sulla crisi del welfare e sulle proposte per definire quel patto sociale di cui c’è urgente bisogno. Nella prima sessione vi sono state le relazioni di Stefano Bellomo (precarietà del lavoro), Gian Carlo Caselli (giustizia), Nerina Dirindin (salute), Luigi Manconi (carcere), Aldo Morrone (povertà), Giancarlo Perego (immigrazione). Sono intervenuti Pierluigi Bersani e Damiano Stufara.

Nella seconda giornata i partecipanti si sono divisi in “cantieri” di lavoro sui temi del welfare, dell’immigrazione, dei giovani, del carcere e dei diritti alla salute, al lavoro, alla casa.

Nella terza giornata c’è stata la tavola rotonda con Leopoldo Di Girolamo, Paolo Ferrero, Fabio Granata, Livia Turco, Nichi Vendola. Sono intervenuti mons. Vincenzo Paglia e Maria Rita Lorenzetti.

Le conclusioni sono state fatte da Lucio Babolin e don Luigi Ciotti.

Babolin ha annunciato la volontà degli organizzatori di Strada Facendo di promuovere nei prossimi mesi delle occasioni di incontro e azione sui temi affrontati in questa edizione della manifestazione. “Siamo arrivati a un punto in cui dobbiamo dire basta!”, ha affermato il presidente del CNCA riferendosi alla situazione politica, economica e sociale in cui versa il paese. “Dobbiamo cambiare strategia,” – ha continuato Babolin – “attivarci per una mobilitazione sociale che sia in grado di rendere visibili le nostre idee e le nostre istanze e di fare alleanza con altri soggetti che condividono la situazione di precarietà e di incertezza che stiamo vivendo.” Babolin ha anche fatto riferimento, nel suo intervento conclusivo, alla campagna “I diritti alzano la voce”, promossa da numerose organizzazioni del volontariato e del terzo settore, tra cui lo stesso CNCA: “Nel cantiere Welfare abbiamo deciso di fare nostro il documento della campagna e di sostenere l’iniziativa nazionale in favore dei diritti sociali che questa campagna organizza per il 27 febbraio”.

Dai tre giorni di lavoro è venuta fuori la Carta di Terni per un nuovo welfare. Ciotti, nel suo intervento conclusivo, ha detto chiaramente che si tratta di “una Carta da trasformare in carne”. Per il fondatore del Gruppo Abele e di Libera la sfida che abbiamo di fronte è soprattutto culturale: “La giustizia ha bisogno di cultura. E’ la cultura che fa crescere la giustizia.” C’è la necessità di creare un nuovo vocabolario. E una politica che parli “il linguaggio della comunità e non quello dell’immunità”. Ciotti ha terminato il suo intervento con un forte incitamento: “Non limitiamoci a sperare, ma organizziamola concretamente, questa speranza.”

La manifestazione si è chiusa con la lettura – da parte di Gabriella Stramaccioni e don Armando Zappolini – del testo della Carta.

CNCA
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