La prefettura di Lecco, però, ha dato una risposta negativa
Nei giorni scorsi, l’Associazione Comunità Il Gabbiano ha chiesto alla prefettura di Lecco di poter accogliere, a titolo gratuito, otto naufraghi raccolti in mare da Open Arms. La risposta è stata negativa. A questo punto l’associazione ha deciso di stilare questo comunicato.
Comunicato Stampa
L’Associazione Comunità Il Gabbiano onlus si occupa da molti anni dell’accoglienza di persone fragili e vulnerabili, messe ai margini dalla società. Obbedendo al semplice principio di umanità che ci attraversa, ci rendiamo disponibili a ospitare alcuni dei profughi tratti in salvo dalla nave Open Arms lo scorso 2 agosto e al momento in attesa, in acque internazionali, di poter essere sbarcati in un porto che dia loro un messaggio di prossimità.
Si tratta di centosessanta naufraghi, di cui ventitré minori e due donne in stato di gravidanza, il cui sbarco non è stato autorizzato dai governi europei e, in particolare, da quello italiano.
Sentendoci parte della società, così come già dichiarato dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e dalla Tavola Valdese, ci facciamo promotori attivi dell’accoglienza di persone provate e senza nessuna colpa: nei giorni scorsi abbiamo chiesto agli organi competenti di poterlo fare.
Siamo convinti della preminenza della tutela del diritto all’esistenza di donne e uomini, minori e adulti, di fronte a qualsiasi strumentalizzazione di problemi che dovrebbero essere affrontati rispettando in primo luogo il diritto alla vita delle persone.
Associazione Comunità Il Gabbiano onlus
10 agosto 2019