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”Il Ddl sicurezza è una vergogna per il Paese”

Il CNCA chiede modifiche almeno sulla parte che riguarda i “bambini invisibili”

CNCA: “il Ddl sicurezza
è una vergogna per il Paese”

Il Governo intervenga, almeno, sulla questione
dei “bambini invisibili”

Roma, 14 maggio 2009

ROMA – Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) esprime il proprio sdegno per il testo del disegno di legge sulla sicurezza approvato oggi alla Camera dei Deputati e chiede al Governo di modificare le parti più gravi contenute nel provvedimento, a cominciare da quelle che potrebbero rendere “invisibili” i figli delle persone immigrate residenti in Italia senza permesso di soggiorno.

“Se il Ddl sulla sicurezza passerà al Senato senza modifiche sostanziali”, afferma Lucio Babolin, presidente del CNCA, “verrà ricordato come uno dei provvedimenti più vergognosi approvati nel nostro Paese. Il testo viola diverse convenzioni internazionali, se non la lettera certamente lo spirito della nostra Costituzione e senza dubbio elementari principi di un’etica che credevamo condivisa”.

“Rassegnandosi alla propaganda e alle follie di una delle forze politiche che compongono la maggioranza”, continua Babolin, “il Governo è riuscito in un colpo solo a mettersi contro l’Onu, suscitare scalpore nell’opinione pubblica internazionale, ricevere ripetuti giudizi negativi da parte della Cei e della comunità ecclesiale cattolica, spaccare la sua stessa maggioranza piegata solo grazie al voto di fiducia, mobilitare la società civile più interessata al bene pubblico. Ma, soprattutto, ha contribuito ad attizzare un fuoco di paura e di rabbia che l’applicazione delle norme contenute nel Ddl potrebbe portare del tutto fuori controllo. Tutto questo per far avere alla Lega una manciata di voti in più alle prossime elezioni. Complimenti!”.

“Il CNCA invita il Governo a un atto di resipiscenza che farebbe bene a tutto il Paese e anche all’immagine dello stesso Esecutivo”, conclude Babolin. “Modifichi le parti del testo più pericolose e indegne come la previsione del reato di clandestinità che comporta, a cascata, numerose conseguenze nefaste e incivili. Il rischio per i bambini nati da persone straniere non in possesso del permesso di soggiorno di divenire ‘invisibili’ non è materia di propaganda contraria, ma è stato sollevato qualche tempo fa anche dall’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza – organismo di nomina governativa presieduto dal magistrato Francesco Occhiogrosso, uno dei principali esperti di diritto dei minori in Italia – in una lettera inviata a Carlo Giovanardi, che nell’Esecutivo ha la delega per la Famiglia. Si eviti almeno questo scempio.”

CNCA
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