Il CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza) si dichiara rammaricato ma non sorpreso delle affermazioni fatte oggi del ministro Carlo Giovanardi, ma respinge con decisione l’ipotesi di una possibile partecipazione di nostri gruppi alla Conferenza governativa di Palermo.
Come il ministro sa bene e come affermato anche all’incaricato del governo che ci ha contattato promettendoci ospitalità gratuita, riteniamo di non poter partecipare alla conferenza mancando i presupposti stessi all’organizzazione della stessa, come affermato insieme a noi dalle Regioni, dagli operatori pubblici, dagli Enti locali, da molti operatori territoriali e dalla dimissione di molti degli operatori della Consulta stessa. Chi non ha voluto ascoltare le proposte degli operatori e delle altre istituzioni, invece che cercare alla base di questa scelta facili e presunti schieramenti partitici, si interroghi su tutti gli impegni per il settore non mantenuti, sulle risorse scomparse dal settore in questi anni, sulle proposte di legge usate solo come strumento politico e non utili al sistema di intervento. Chi ha cavalcato questo tema ascoltando sondaggi e pressioni politiche non siamo noi. Non andare alla conferenza è per noi la sofferta rinuncia ad un diritto che non ci hanno permesso di esercitare. Il lavoro di ogni giorno su queste problematiche ed il confronto con giovani, familiari, servizi e problemi ben più significativi parlano per noi e ci proteggono da chi di questo tema vuole solo fare arena e manipolazione politica. Tutto ciò non ci appartiene.
Riccardo De Facci
Responsabile nazionale del CNCA