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Il CNCA aderisce all’Appello di Libera sui beni confiscati

Babolin: “I nostri gruppi pronti a mobilitarsi”

COMUNICATO STAMPA

Il CNCA aderisce all’Appello di Libera sui beni confiscati

Babolin: “I nostri gruppi pronti a mobilitarsi”

Roma, 24 novembre 2009

Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) aderisce all’Appello “Niente regali alle mafie. I beni confiscati sono cosa nostra”, promosso da Libera a Avviso pubblico.

“Quello che è successo al Senato è incredibile”, afferma Lucio Babolin, presidente del CNCA. “L’emendamento alla legge finanziaria che permette la vendita dei beni confiscati alle organizzazioni mafiose sembra scritto da un extraterrestre, da qualcuno che non sa cosa accadrebbe con un provvedimento del genere: chi, sui territori, avrebbe il coraggio di mettersi in concorrenza con i clan per l’acquisto di tali beni?”

“Questa disposizione, poi, avrebbe due effetti negativi. Entrambi assai gravi”, continua Babolin. “Il primo è quello di ridurre la portata dell’attacco ai patrimoni mafiosi, che è un caposaldo della lotta alle mafie quanto l’arresto dei latitanti ‘eccellenti’. Il secondo è la resa incondizionata dello stato dinanzi alle forti difficoltà che si incontrano nel riuscire effettivamente a utilizzare questi beni per fini di utilità sociale.”

“Per parte nostra”, conclude Babolin, “mobiliteremo i diversi livelli della Federazione e i nostri gruppi per sostenere questa battaglia al fianco di Libera. Vogliamo che l’emendamento sia ritirato.”

Scarica:

il testo dell’Appello

il foglio per la raccolta delle firme

CNCA
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