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Il carcere sia extrema ratio

Il Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza a partire dai suoi innumerevoli progetti e pratiche di intervento nell’ambito della giustizia, sia all’interno degli istituti di pena che all’esterno con le misure di comunità; esprimere una forte preoccupazione per i fatti accaduti al Carcere di Santa Maria Capua Vetere e per le altre numerose segnalazioni emerse in quel periodo.

Segnaliamo l’importante messaggio di attenzione dato dalla visita del Presidente del Consiglio Draghi e dalla Ministra Cartabia in un luogo di contraddizioni e forti violenze.

Crediamo sia arrivato il momento per riprendere un’affermazione delle ex Ministro Orlando che considera il carcere come estrema ratio.

A partire dalle migliaia di accoglienze nelle nostre strutture per misure alternative e dai vari accompagnamenti territoriali con misure di messe alla prova e di lavori socialmente utili e dalle innovative progettazioni di giustizia riparativa e di comunità vogliamo affermare, sulla scorta degli importanti risultati raggiunti l’ormai necessario superamento del sistema “carcero centrico” della giustizia italiana.

Occorre, pertanto incrementare il rilievo delle condotte riparatorie ed ampliare l’operatività di istituti che si sono rilevati nella prassi particolarmente effettivi, come la sospensione del procedimento con Messa alla prova dell’imputato e la non punibilità per particolare tenuità del fatto. Si rende necessario potenziare la possibilità di accedere a misure di esecuzione penale esterna e di comunità creando sempre più spazi residenziali sociali e di comunità che possano accogliere in contesti protetti. Inoltre nello specifico della popolazione detenuta tossicodipendente occorre promuovere percorsi terapeutici e di cura sul territorio e non negli istituti di pena.

Sono maturi i tempi, per promuovere la nascita di comunità riparative dove possano trovare voce e spazio: vittime, rei e comunità nello spirito dell’incontro e della ricostruzione di percorsi di vita e non del conflitto e della violenza.

Il Presidente
Riccardo De Facci

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