De Facci: “Passare da un approccio di tipo legale e repressivo a uno educativo e, ove necessario, sanitario”
COMUNICATO STAMPA
Giovane suicida per possesso hashish, cambiare legge sulle droghe
De Facci: “Passare da un approccio di tipo legale e repressivo a uno educativo e, ove necessario, sanitario”
Roma, 14 febbraio 2017
Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) esprime il proprio cordoglio per la morte del giovane che si è suicidato in seguito alla scoperta di un piccolo quantitativo di hashish per uso personale, e la propria vicinanza alla famiglia del ragazzo.
“Si può morire per la paura del giudizio della gente?”, dichiara Riccardo De Facci, responsabile Dipendenze del CNCA. “Un evento così tragico deve far riflettere tutti, opinione pubblica e politica. Non possiamo continuare a gestire un fenomeno complesso come quello del consumo di droghe con modelli culturali che producono solo stigma e pesanti giudizi morali e con misure e procedure di carattere prevalentemente legale e repressivo. Il giovane sedicenne di Lavagna non era né un tossicodipendente né uno spacciatore. È evidente che nel suo caso, come in tantissimi altri, l’uso di sostanze ci interroga in modi che non riguardano affatto la dipendenza e la giustizia. Il CNCA ritiene che sia ormai indifferibile sul tema droghe, e ancor più per quanto riguarda la cannabis, un deciso cambio di rotta nelle politiche, passando da un approccio prevalentemente penale e punitivo a uno educativo e, ove necessario, sanitario.”
“Per queste ragioni”, conclude De Facci, “chiediamo – in primo luogo a Governo e Parlamento – che venga aperto un processo che porti a una revisione profonda della legge che regola la questione droghe nel nostro paese, approvata nel lontano 1990. Ci attendiamo che la recente nomina del direttore del Dipartimento politiche antidroga, a cui auguriamo buon lavoro, possa favorire questo cambiamento richiesto da tempo dalla stragrande maggioranza degli addetti ai lavori. E auspichiamo che, da parte del Governo, venga assegnata al più presto la delega politica sulle droghe.”