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…e tu slegalo subito. Parte la campagna per l’abolizione della contenzione

Don Armando Zappolini tra i primi firmatari dell’appello

… E TU SLEGALO SUBITO

il Forum Salute Mentale
unitamente alle associazioni prime firmatarie dell’Appello “… e tu slegalo subito”
presenta la
CAMPAGNA NAZIONALE PER L’ABOLIZIONE DELLA CONTENZIONE
21 gennaio 2016 ore 14.30 – Sala del Senato Santa Maria in Aquiro, Roma
CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE UFFICIALE

L’uso delle fasce, dei letti di contenzione, sopravvissuto alla chiusura dei manicomi, è la prova più chiara e scandalosa di quanto sia ancora viva l’immagine del matto pericoloso, inguaribile, incomprensibile e quanto sia giustificata, voluta o tollerata, la domanda di controllo, di custodia, di segregazione. In molti dei luoghi della cura si lega, ma si fa di tutto per non parlarne. Salvo quando capita l’incidente. Francesco Mastrogiovanni, maestro di cinquantotto anni, muore nel servizio psichiatrico di Vallo della Lucania (SA) i primi di agosto del 2009, dopo 4 giorni di contenzione; tre anni prima, nel 2006, moriva nel Servizio psichiatrico dell’ospedale “Santissima Trinità” di Cagliari, Giuseppe Casu, dopo che era rimasto legato al letto per una settimana. Due morti che sembrano eccezioni. Sono solo due morti, non silenziate, di cui siamo riusciti a sapere.

Nel nostro Paese, in gran parte dei servizi psichiatrici ospedalieri di diagnosi e cura, la contenzione è pratica diffusa, come ha denunciato il Comitato Nazionale per la Bioetica lo scorso 23 aprile 2015, ribadendo che “l’uso della forza e la contenzione meccanica rappresentano in sé una violazione dei diritti fondamentali della persona”. Ma la pratica della contenzione è ben conosciuta anche negli istituti che si occupano di vecchi e nei luoghi che accolgono bambini e adolescenti.

L’illiceità del trattamento è ammessa da tutti e dovunque, anche quando le scarse risorse delle organizzazioni e l’esiguo numero di personale fanno apparire inevitabile il ricorso alle fasce. Eppure ci sono luoghi in Italia dove è stata abbandonata e le porte sono aperte. Luoghi dove sono evidenti pratiche e organizzazioni dei servizi rispettose della persona, della dignità e dei diritti di tutti, utenti e operatori. Luoghi dove gli operatori e le organizzazioni sanitarie si pongono con rigore il problema, accettano di interrogarsi e sentono come fallimento del lavoro terapeutico il ricorso alle fasce. E ancora servizi, dove singoli operatori compiono scelte coraggiose e riescono, pure se osteggiati, a opporsi. E vertenze, aperte per contrastare i tagli ai servizi e rivendicare finanziamenti e organici adeguati.

È possibile allora immaginare luoghi della cura dove la Costituzione repubblicana vincoli l’agire quotidiano e l’esercizio difficile e paziente della democrazia renda impensabili fasce, reti e porte blindate? L’idea di lanciare una campagna nazionale per contrastare e abolire le pratiche di contenzione è nata in occasione dell’incontro nazionale del Forum Salute Mentale tenutosi a Pistoia lo scorso 4-5-6 giugno. Quando veniva chiesto a Franco Basaglia cosa fare di fronte a una persona legata, lui rispondeva «e tu slegalo subito!», perché solo con l’atto di liberazione può essere avviato il processo di cura. Da qui lo slogan della campagna.

È urgente un cambiamento radicale, che coinvolga l’intera comunità e scuota le coscienze di ciascuno. Sarà un cammino certamente lungo e difficile, ma è necessario e improrogabile.
Sono già in programma per i prossimi mesi eventi pubblici di testimonianza, denuncia e discussione sul tema, cui parteciperanno intellettuali, politici, artisti, associazioni. Ne verrà data puntuale informazione sul sito web della campagna “…e tu slegalo subito” e nelle pagine facebook e twitter associate, nonché su siti e social network delle numerose associazioni sostenitrici dell’iniziativa.

I PRIMI FIRMATARI DELL’APPELLO
Vito D’Anza (portavoce Forum Salute Mentale), Giovanna Del Giudice (Conferenza Permanente per la Salute nel Mondo F. Basaglia), Grazia Serra (Comitato Verità e Giustizia per Francesco Mastrogiovanni), Natascia Casu (Comitato Verità e Giustizia per Giuseppe Casu), don Luigi Ciotti (Gruppo Abele), Rossana Dettori, Cecilia Taranto, Denise Amerini (Funzione Pubblica Cgil), Gisella Trincas (Unasam), Peppe Dell’Acqua, Aldo Mazza (Collana 180), Vera Lamonica, Stefano Cecconi, (Cgil), Piero Cipriano, Fabrizio Starace (Forum Salute Mentale), Alberta Basaglia, Giorgio Bignami, Maria Grazia Giannichedda (Fondazione Franco e Franca Basaglia), Luigi Manconi, Valentina Calderone (A Buon Diritto), don Armando Zappolini (Cnca), Tonino Aceti (Cittadinanza Tribunale Diritti del Malato), don Virginio Colmegna (Casa della Carità), Stefano Anastasia (Società della Ragione), Tiziano Vecchiato (Fondazione Zancan), Lorenzo Toresini, Giovanni Rossi (Club Spdc no-restraint), Franco Corleone (Garante diritti detenuti Regione Toscana), Gabriella Stramaccioni (Libera), Vincenzo Falabella (Fish Federazione Italiana Superamento Handicap), don Giuseppe Insana (Associazione Solidarietà e Accoglienza Barcellona Pozzo di Gotto), Patrizio Gonnella (Antigone), Cesare Bondioli, Emilio Lupo (Psichiatria Democratica), Fabio Ragaini (Gruppo Solidarietà), Anna Poma (Festival dei Matti), Alessandro Sirolli (180Amici L’Aquila), Mario Novello (Conferenza Permanente per la Salute nel Mondo F. Basaglia), …

… HANNO ADERITO TRA GLI ALTRI
Claudio Ascoli (attore), Eleonora Belviso (giornalista), Sonia Bergamasco (attrice), Claudio Bisio (attore), Lidia Campagnano (giornalista), Pierpaolo Capovilla (cantautore), Antonella Calcaterra (avvocato), Luciano Carrino (Kip international Achille), Massimo Cirri (conduttore radiofonico), Maria Grazia Cogliati Dezza (Forum Salute FVG), Francesco Cordio (regista), Lella Costa (attrice), Marco Delogu (fotografo IIC Londra), Marco De Martino (avvocato), Dario Stefano Dell’Aquila (giornalista), Giandomenico Dodaro (giurista), Rita Filomeni (poeta), Fabrizio Gifuni (attore), Alessio Lega (cantautore), Francesco Maisto (magistrato), Daniela Mallardi (psicologa), Anna Maria Marin (avvocato), Sergio Mauceri (sociologo), Marialuisa Menegatto (psicologa), Roberto Mezzina (DSM Trieste), Sergio Moccia (giurista), don Giacomo Panizza (comunità progetto Sud), Daniele Piccione (giurista), Costanza Quatriglio (regista), Carlo Renoldi (magistrato), Franco Rotelli (Commissione Sanità Regione FVG), Pier Aldo Rovatti (filosofo), Pino Roveredo (garante detenuti Regione Friuli Venezia Giulia), Stefano Rossi (avvocato), Michele Salvemini in arte Caparezza (cantautore), Benedetto Saraceno (psichiatra, ds Souq), Giuliano Scabia (scrittore), Francesco Schiaffo (giurista), Giorgio Todde (scrittore), Marco Turco (regista), Paolo Virzì (attore), Federico Zampaglione (musicista, regista, sceneggiatore), Adriano Zamparini (docente psicologia sociale), Grazia Zuffa (componente Comitato Nazionale Bioetica), …

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