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E’ on line l’ultimo numero di ”ComuNiCAre”

La newsletter del CNCA

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Numero 27 / luglio 2009
In questo numero:

  • Dal CNCA
  • Dal Terzo settore
  • Appuntamenti
  • News economiche e giuridiche


DAL CNCA

Diritti sotto attacco: mobilitiamoci!
Il 1 luglio, a Roma, Antigone, ARCI, CNCA, FISH e Lunaria hanno presentato a Roma il Manifesto per il welfare intitolato “Il benessere è un diritto, la disuguaglianza un’ingiustizia”. Nel documento si evidenzia la grave crisi in cui versa il nostro stato sociale e la necessità di riformarlo, ma nel contempo si denuncia l’attacco, a volte strisciante a volte del tutto esplicito, ai diritti sanciti dalla nostra Costituzione e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Hanno già aderito all’iniziativa Arciragazzi, Associazione Città Visibile, Associazione Welcome, CIPSI, Comitato Diritti Civili delle Prostitute, Comunità Saman, Emmaus Italia, ERIT Italia, Eurocare Italia, Federazione SCS/CNOS-Salesiani per il Sociale, Forum Droghe, Jesuit Social Network Italia; diverse altre organizzazioni del terzo settore e del mondo sindacale hanno mostrato interesse e voglia di partecipare ai lavori. La presentazione del Manifesto segna l’inizio di un percorso che continuerà nei prossimi mesi con la stesura di un documento politico e di iniziativa operativa e una grande manifestazione nazionale in autunno.
Vai alla pagina web dedicata all’evento, dove è possibile scaricare il testo completo del Manifesto

Assemblea sul lavoro sociale: parlano gli operatori
Sempre il 1 luglio, a Roma, si è tenuta una assemblea di operatori sociali molto partecipata – circa 80 persone – che ha discusso i risultati dell’inchiesta sul lavoro sociale promossa da CNCA, FISH, Libera e Rifondazione comunista, alla quale hanno contribuito quasi 2800 operatori sociali in tutta Italia. Una fotografia assai accurata delle condizioni del lavoro sociale in Italia, con le sue criticità e i suoi punti di forza. Nell’occasione è stato presentato il “report intermedio” dell’indagine, che diventerà in autunno una vera e propria pubblicazione. Da settembre, inoltre, assemblee simili a quella di Roma verranno organizzate in altre regioni d’Italia.
Vai alla pagina web dedicata all’evento, dove è possibile scaricare il testo del report

Inutili e dannose le ordinanze comunali contro la prostituzione di strada
Associazione On the Road, Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI), Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute, Cooperativa Dedalus, Consorzio Nova, Coordinamento Nazionale delle Comunità d’Accoglienza (CNCA) e Movimento di Identità Transessuale (MIT) hanno presentato a Roma, il 7 luglio, un rapporto di monitoraggio in cui vengono esaminati gli effetti delle ordinanze contro la prostituzione di strada emesse in ben 46 comuni, distribuiti su 20 province e 10 regioni, che di fatto anticipano l’applicazione del disegno di legge proposto dalla ministra Carfagna per vietare l’esercizio della prostituzione in “luogo pubblico o aperto al pubblico”. Gli atti dei Comuni hanno solo “spostato” il problema, non risposto all’esigenza di sicurezza dei cittadini e aggravato la condizione di chi è oggetto di tratta e sfruttamento.
Vai alla pagina web dedicata all’evento, dove è possibile scaricare il testo completo del rapporto

In difesa della legge 180
Il Coordinamento Nazionale Salute Mentale e Diritti – composto da ANPIS, ARCI, Associazione Persona e Danno, CNCA, Cittadinanzattiva, Fish Onlus, Fondazione Franco e Franca Basaglia, Fondazione Don Luigi Di Liegro, Forum Nazionale Salute Mentale, Medicina Democratica, Rete Toscana degli Utenti, Psichiatria Democratica, UNASAM – ha inviato al presidente della Repubblica, alle autorità nazionali e a quelle regionali un documento dal titolo “Tutela della salute mentale e diritti di cittadinanza”. Il testo esprime il punto di vista del coordinamento rispetto alle proposte di legge depositate alla Camera e al Senato in merito alla cancellazione della legge di riforma psichiatrica (la famosa “180”) e la coerente revisione della legge di riforma sanitaria. Il testo si conclude con la richiesta di un’apertura urgente di tavoli di confronto.
Vai alla pagina web dove è possibile scaricare il testo completo del documento

Zia Carolina non fa più paura
Il 23 giugno si è tenuto a Perugia un convegno sulle linee guida nazionali in merito alle politiche di Riduzione del danno e dei rischi correlati agli stili di consumo di sostanze d’abuso. Titolo dell’evento: “Chi ha paura di zia Carolina?”. La zia in questione è proprio la riduzione del danno, che il nostro Governo non vuole nemmeno sentir nominare. All’appuntamento, organizzato dal CNCA Umbria e dalla Regione Umbria, si sono confrontati il direttore del Dipartimento Nazionale Politiche Antidroga, operatori, esperti scientifici. Tre grossi nodi sul tappeto: ruolo delle Regioni; sperimentazione delle sale di iniezione, somministrazione controllata di eroina e pill testing; definizione del concetto di Riduzione del danno.
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Minori, appello a Napolitano contro la legge sulla sicurezza
Un amplissimo fronte di organizzazioni attive nel campo dei minori – tra cui la nostra Federazione – si è rivolta al presidente della Repubblica Napolitano contro alcune disposizioni contenute nella recente legge sulla sicurezza che avranno pesanti conseguenze per le famiglie e i minori stranieri presenti in Italia. Tali norme, ad avviso dei promotori dell’appello, violerebbero la Costituzione italiana e la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Il rischio più grave è che, minacciati da questo provvedimento, famiglie e minori restino nell’invisibilità, cercando di non avere rapporti con le istituzioni italiane, comprese scuola, servizi sociali e prestazioni sanitarie.
Leggi il testo integrale dell’appello

Trentino, appello contro la legge sulla sicurezza
Molte realtà del mondo associativo ed ecclesiale – tra cui il CNCA Trentino – promuovono un appello contro la legge sulla sicurezza intitolato “In sicurezza?”. Nel testo si sottolinea la vera e propria discriminazione tra persone sancita dalla legge in contrasto con l’articolo 3 della Costituzione. L’appello chiede ai pubblici ufficiali di non denunciare i migranti non regolari, facendo disobbedienza civile. È partita la raccolta di firme.
Vai alla pagina web dove è possibile scaricare il testo dell’appello


DAL TERZO SETTORE

Per un’economia civile e solidale
Terra futura (i cui promotori sono Cisl, Banca Popolare Etica, Fondazione culturale Responsabilità Etica, Acli, Arci, Caritas e Legambiente) ha promosso il manifesto “Per un’economia civile e solidale”, che è stato sottoscritto da un vasto cartello di associazioni, tra cui l’Azione cattolica italiana, la Campagna per la riforma della banca mondiale, Cgm, Libera, Altro mercato. Si tratta di un documento in cui si intendono ripensare i principi della finanza mondiale per ancorarli a valori di giustizia e di benessere per tutti.
Vai alla pagina web dedicata all’iniziativa, dove è possibile scaricare il testo integrale del manifesto

Iran, cosa deve fare l’Italia?
Flavio Lotti, il coordinatore nazionale della Tavola della Pace, ha reso pubblico un intervento in cui si interroga su cosa l’Italia, l’Europa, l’Onu e il G8 dovrebbero fare per sostenere gli oppositori di Ahmadinejad senza cadere nei vecchi errori costituiti da guerre, sanzioni, isolamento. Chiede, invece, di “investire nel dialogo” e di fare un esame di coscienza prima di tutto “in casa nostra”.
Leggi il testo integrale dell’intervento

Tratta dei minori: serve un sistema “multi agenzia”
Si è tenuto il 23 giugno il convegno organizzato dall’Associazione Legale nel Sociale intitolato “La tratta dei minori: il mercato dei bambini. Strumenti di tutela giuridica e sociale”. L’appuntamento ha permesso di mettere intorno allo stesso tavolo avvocati, magistrati, forze dell’ordine, studiosi e operatori sociali. È emerso innanzitutto che i dati disponibili (Dipartimento Pari Opportunità) sono soltanto parziali e non fotografano l’intero fenomeno. Va poi distinta la tratta degli esseri umani dal traffico di migranti e dall’immigrazione illegale. Al traffico di esseri umani, come precisato da Marco Carlizzi, non sempre si accompagnano lo sfruttamento e la coercizione, così come non sempre i minori non accompagnati che giungono nel nostro paese sono vittime di tratta. L’intervento su questi ultimi, ha sostenuto Francesco Carchedi, non è semplice poiché spesso essi partono dal loro paese di origine come “adulti” con un proprio progetto migratorio e giungono in Italia dove sono considerati “minori”. Dal punto di vista legislativo, è stato messo in risalto da Antonio Isoldi che la legge 228 del 2003 ha inasprito le sanzioni, estendendone l’efficacia oltre i confini nazionali, rendendo il nostro sistema legislativo all’avanguardia nel mondo, anche in quanto – come evidenziato da Giusto Sciacchitano – all’aspetto repressivo si accompagna una forte azione preventiva e di protezione delle vittime. Tutti i presenti hanno infine concordato sulla necessità di formare esperti del settore che lavorino con il sistema cosiddettoche lavorino con il sistema c.d.ono falliti anch’e ai bisogni delle personelito la solidarietàntariato assai importante, “multi agenzia”. Questo sistema, come evidenziato anche da Claudio Donadel, garantisce infatti una maggiore incisività nelle azioni di contrasto e di prevenzione della tratta, poiché permette ad ognuno, in funzione del proprio ruolo e della propria competenza specifica, di fornire un apporto qualificato ponendosi in rete e in coordinamento con gli altri attori. È stato proposto di organizzare, nel prossimo autunno, dei seminari formativi multi agenzia rivolti a tutti gli operatori del settore.


APPUNTAMENTI

24-26 settembre 2009, Spello (PG)
Assemblea nazionale CNCA “Scolpire storie. Cercare essenzialità, bellezza e giustizia nell’oggi”
C’è una risposta alla crisi che investe le culture, le economie, la politica e, forse, anche le coscienze e le vite delle persone? Esiste una via d’uscita che permetta a noi, alle nostre famiglie, alle nostre organizzazioni di riprendere slancio per agire nel presente in direzione di un futuro possibile? Questa assemblea nazionale vuole essere una proposta di incontro rivolta a persone ed esperienze che accettano di confrontarsi sul presente e sul futuro per, assieme, darsi alcune ipotesi di lavoro e di impegno. Ci aiuteranno in questa riflessione: Ugo Ascoli, Laura Boldrini, Aldo Bonomi, Caterpillar, don Luigi Ciotti, Fabio Corazzina, Ota De Leonardis, Rossana Dettori, Salvatore Esposito, Silvano Falocco, Marcello Flores, Francesco Gesualdi, Ivo Lizzola, Roberto Mancini, Francesco Marsico, Vittorio Nozza, don Antonio Sciortino, Guido Tallone, Stefano Trasatti, Antonio Tricarico.
Vai all’home page del sito del CNCA dove è possibile scaricare programma e scheda di iscrizione dell’evento

3-5 settembre 2009, Impruneta (FI)
Seminario “La comunità terapeutica oltre il mito, verso nuovi modelli di intervento”
Il CNCA e Forum Droghe, in collaborazione con il CeSDA (Centro studi Ricerca e Documentazione Dipendenze e Aids), promuovono un seminario formativo residenziale per fare il punto sullo stato delle comunità terapeutiche oggi.
Vai alla pagina web dedicata all’evento

5 settembre, Cernobbio (CO)
VII Forum “L’impresa di un’economia diversa”
Quest’anno il forum organizzato dalla Campagna Sbilanciamoci! si terrà in un’unica giornata e proprio presso Cernobbio, dove lo Studio Ambrosetti organizza l’annuale summit del mondo economico italiano per ragionare sullo stato dell’economia. Il forum sarà dedicato alla crisi finanziaria ed economica globale e ai suoi riflessi sul nostro paese.
Vai al sito di Sbilanciamoci!

10-17 ottobre 2009
Settimana per la pace in Israele e Palestina
Iniziativa promossa dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, dalla Piattaforma delle Ong italiane per il Medio Oriente e dalla Tavola della pace in collaborazione con la Rete Europea degli Enti Locali per la Pace in Medio Oriente.
Vai alla pagina web dedicata all’iniziativa


NEWS ECONOMICHE E GIURIDICHE
A cura dell’Associazione Legale nel Sociale


Immigrazione. Il precedente penale impedisce la regolarizzazione
Il Tar della Liguria, Sezione II, con la sentenza del 9 giugno 2009, n. 1313 ha ritenuto legittimo il diniego del rinnovo del permesso di soggiorno perché lo straniero era stato condannato per il reato di furto con destrezza. La vicenda nasce dal ricorso presentato da un cittadino del Bangladesh contro i provvedimenti del Questore di annullamento del permesso di soggiorno, rilasciato a seguito di regolarizzazione e poi di rifiuto del rinnovo, motivati dalla scoperta di una sentenza penale di condanna per furto con destrezza a carico dello straniero. Difatti, a giudizio del Questore, la suddetta condanna sarebbe ostativa alla regolarizzazione, secondo quanto stabilito dall’articolo 1, comma 8, lett. c), del Decreto Legge n. 195/2002 in materia di “Disposizioni urgenti in materia di legalizzazione del lavoro irregolare di extracomunitari”. In particolare, la norma stabilisce la non applicazione della normativa relativa alla regolarizzazione del lavoro degli stranieri che risultino denunciati per uno dei reati per i quali è previsto l’arresto obbligatorio o facoltativo in flagranza (articoli 380 e 381 del codice di procedura penale), fra i quali è ricompreso il furto con destrezza. Il Tar ricorda che sulla materia è intervenuta una sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della citata norma del Decreto Legge n. 195/2002, nella parte in cui preclude automaticamente la regolarizzazione dello straniero con la presenza della sola denuncia. Sul punto, però, il Tar sottolinea come la decisione della Corte Costituzionale non ha inteso annullare tutto l’impianto della norma, ma ha voluto evitare che «la regolarizzazione sia preclusa dalla semplice presenza di una denuncia, strumento che non garantisce un minimo di attendibilità sulla effettiva commissione da parte dello straniero di comportamenti riprovevoli e soprattutto non consente allo straniero alcuna interlocuzione, con violazione del diritto di difesa di cui all’art. 24 Costituzione». Nel caso in oggetto, però, sottolinea il Tar, non si era in presenza della mera denuncia, ma di una condanna definitiva, pertanto, tale circostanza può essere legittimamente invocata dall’Amministrazione come motivo di diniego della regolarizzazione.

Vietata la diffusione online dei dati sulla salute dei disabili
Il Garante della privacy nella propria Newsletter del 25 giugno 2009 ha riportato il provvedimento relativo alle “Graduatorie on line e trattamento di dati idonei a rivelare lo stato di salute“, con il quale si è disposto il blocco della pubblicazione su internet, effettuato da una Provincia, delle graduatorie degli iscritti negli elenchi del collocamento obbligatorio dei disabili in cui risultavano oltre ai nominativi degli interessati, anche dati personali relativi allo stato di disabilità o all’appartenenza alle particolari categorie previste dalla disciplina sul collocamento obbligatorio. Sul punto, il Garante della privacy rileva come la pubblicazione online dei suddetti dati configuri una diffusione di dati sensibili e, in particolare, di quelli idonei a rivelare lo stato di salute, vietati dal Codice privacy. Inoltre, rileva sempre il Garante, sebbene la normativa preveda che gli elenchi e le graduatorie di persone disabili e di altri soggetti che hanno diritto al collocamento obbligatorio siano pubbliche e esposti «al pubblico presso l’ufficio del lavoro competente», è necessario tener conto della disciplina organica intervenuta sui trattamenti di dati sensibili. Pertanto, il trattamento di questi dati da parte dell’amministrazione provinciale può ritenersi lecito se risponde alle finalità di rilevante interesse pubblico e, anche in questo caso, limitatamente alle sole operazioni di trattamento previste dagli atti regolamentari per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari previsti dal Codice privacy e in conformità con lo schematipo di regolamento per le province predisposto dall’UPI (Unione Province d’Italia), approvato dal Garante privacy. Al contrario, nel caso esaminato, la Provincia aveva reso liberamente accessibili le graduatorie inserite nel proprio sito istituzionale e, oltre ai nominativi, indirizzi, redditi, codici fiscali, erano visibili, integralmente e senza alcuna limitazione, le specifiche disabilità o le categorie di appartenenza. Dati che, secondo il Garante, esorbitano dalla mera necessità di garantire la trasparenza delle graduatorie e il corretto svolgimento delle attività di avviamento al lavoro a cui la Provincia doveva attenersi.

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Newsletter a cura di Mariano Bottaccio.

Editore: Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza
via del Forte Tiburtino 98, edificio 16, sc. C – 00159 Roma
Tel. 06 44230403-44230395 – Fax 06 44117455
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