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E’ on line il nuovo numero di ComuNiCAre

La newsletter del CNCA

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Numero 36 / Gennaio-febbraio 2012

In questo numero:

Dal CNCA

Dal Terzo settore

Appuntamenti

News economiche e giuridiche

DAL CNCA

Rompere recinti: welfare, ambiente, altra economia
Non è più il tempo di chiudersi nei propri spazi, insieme agli altri che condividono il nostro stesso ambito di intervento o la medesima professionalità. La crisi economica e sociale che stiamo attraversando richiede un ripensamento del modo di vivere e del funzionamento stesso della democrazia. E allora, come era emerso all’ultima Assemblea nazionale della Federazione (Spello, ottobre 2011), appare indispensabile mettere insieme persone, organizzazioni, reti impegnate ogni giorno nella costruzione di nuove forme sociali, di stili di vita inediti, anche se in mondi diversi: le politiche sociali e il welfare, la riconversione ecologica e la difesa dell’ambiente, l’altra economia attenta ai diritti, alla partecipazione e all’impatto ambientale. Per ragionare su tutto questo, il 2 febbraio la Federazione ha organizzato a Roma un seminario aperto intitolato “Rompere recinti: sociale, ambiente, beni comuni, economie partecipate”, a cui sono stati invitati Giulio Marcon, portavoce della campagna Sbilanciamoci!, Giuseppe De Marzo, dell’Associazione A Sud, e Silvano Falocco, economista di Ecosistemi srl. Un passaggio importante per una riflessione che continuerà, con diverse “contaminazioni”, nei prossimi mesi.

Lo stimolo delle minoranze. Incontro dei fondatori del CNCA
L’11 gennaio, a Parma presso la Comunità Betania, si sono ritrovate in amicizia tante persone che hanno contribuito alla fondazione del CNCA. L’incontro ha aperto un anno, quello attuale, nel quale ricorre il 30° anniversario dalla nascita della Federazione. Non casualmente la convocazione all’evento era aperta da una citazione tratta da uno dei testi fondativi dell’organizzazione, Sarete liberi davvero, pubblicato nel 1983: “Non è facile prevedere il futuro delle minoranze. Saranno inghiottite dalla piovra degli interessi particolari, oppure, aiutate dalla storia che rende giustizia delle contraddizioni, allargheranno la loro proposta liberatrice?” Una domanda che resta più che mai attuale. I diversi interventi hanno permesso di rileggere, anche in prospettiva storica, la situazione del terzo settore e del CNCA e di ridefinire alcune parole chiave.
Leggi l’intervento all’incontro di don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco

Lo Stato promuove il gioco d’azzardo nelle scuole. Una campagna denuncia
I Monopoli di Stato stanno promuovendo da tempo, in tantissime scuole superiori italiane, un’iniziativa intitolata “Giovani e Gioco”. Con la scusa di sensibilizzare il mondo giovanile rispetto al gioco d’azzardo, tale progetto finisce per spingere i giovani a giocare. Conagga, CNCA, Gruppo Abele, Libera e Alea, a cui si sono aggiunte successivamente la Fict e la Consulta Nazionale Antiusura, hanno lanciato con un comunicato stampa congiunto una campagna contro questa iniziativa. La Federazione seguirà il tema del gioco d’azzardo in maniera sempre più continua e strutturata in futuro, anche dando vita con altri soggetti a una rete permanente di riflessione, ricerca e pressione politica.
Leggi il comunicato stampa.
Guarda il video preparato da Matteo Iori, presidente del Conagga, in cui viene presentata l’iniziativa “Giovani e Gioco”

Qualità sociale: realizzati i 4 workshop formativi
Il CNCA promuove un proprio Modello Attivo di Qualità Sociale (Maqs). Un progetto ad hoc, finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, si propone di diffondere il Maqs presso un ampio numero di organizzazioni attive nell’ambito delle politiche sociali (vedi una breve presentazione del progetto). Si sono tenuti da poco – a Roma, Napoli, Milano, Bologna – i 4 workshop formativi della durata di un giorno per illustrare il modello, i suoi contenuti, le metodologie e le possibilità di concreto utilizzo. Hanno partecipato attivamente alla formazione 66 persone in rappresentanza di 46 gruppi diversi per le 9 Federazioni regionali del CNCA coinvolte dal progetto. Gli incontri hanno confermato l’idea progettuale che i gruppi aderenti alla Federazione hanno voglia di ripensare i loro modi di lavorare nel sociale, di ridefinirsi mantenendo un forte contatto con la propria identità e con quell’umanità fragile che abita “la strada” e che da sempre orienta la mission e la vision di queste organizzazioni. È emersa la necessità di una rappresentazione del lavoro sociale che aiuti a praticare innovazione, dove qualità e rendicontazione sociale hanno senso non perché fa moda, ma solo se sono capaci di fornire strade e indirizzi per orientare i comportamenti nella quotidianità, se forniscono prospettive e criteri per valutare ciò che è stato fatto e per individuare nuovi percorsi sostenibili.

Partito il progetto Com.In.Rom
Un fitto calendario di incontri – Napoli (20 gennaio), Bari (24 gennaio), Lecce (2 febbraio), Palermo (16 febbraio), Reggio Calabria (21 febbraio), Catanzaro (24 febbraio) e Crotone (29 febbraio) – hanno segnato l’inizio del progetto “Com.In.Rom – Accrescere le competenze degli operatori sul fenomeno Rom”, realizzato dal Consorzio Nova con la collaborazione, tra gli altri, del CNCA. È forte la consapevolezza che ci si muove su un tema, un fenomeno, una realtà – quella delle condizioni di vita e di integrazione della popolazione Romanì in Italia (per il progetto in alcune regioni del Sud) – densi di significati, simboli, conflitti, visioni o semplicemente carichi di un marcato deficit di conoscenza e di pubblica attenzione.
Leggi l’articolo che Giovanni Laino, dell’Associazione Quartieri Spagnoli di Napoli, ha pubblicato su “la Repubblica-Napoli” per presentare il progetto

Intimidazione di Forza Nuova a don Armando Zappolini
Don Armando Zappolini, presidente del CNCA e parroco di Perignano (Pi), ha dedicato il presepe allestito nella sua parrocchia per il Natale 2011 al diritto alla cittadinanza delle persone straniere nate in Italia. Ma qualcuno non ha gradito: Forza Nuova di Pisa ha reagito con un’intimidazione. L’organizzazione di destra, in un articolo apparso sul suo blog il 23 dicembre scorso, si è appellata alle autorità ecclesiastiche affinché richiamassero don Zappolini per la sua “trovata propagandistica”, “riservandosi, in difetto, di porre in essere iniziative clamorose”. Qualche giorno dopo, infatti, è apparso uno striscione di Forza Nuova davanti all’edificio della parrocchia. Il presidente del CNCA è stato protagonista, nel suo territorio, della raccolta di firme in favore delle due proposte di legge messe a punto dalla campagna “L’Italia sono anch’io”, promossa anche dal CNCA, una delle quali mirante proprio a modificare la legge sulla cittadinanza per passare dal principio dello ius sanguinis a quello dello ius soli. “Le intimidazioni di Forza Nuova”, ha commentato don Zappolini, “non possono e non devono fermare la battaglia di civiltà a favore dei diritti di cittadinanza delle persone straniere che vivono e lavorano in Italia. È una questione di giustizia, ma anche di buonsenso: si possono tenere ai margini tante persone che arricchiscono la vita del paese dal punto di vista sociale e culturale, ma anche economico? Ci sono già troppi strappi in un tessuto sociale che ha invece bisogno di forti elementi di coesione. E la Chiesa cattolica si è espressa più volte a favore di una maggiore integrazione, a cominciare dalle chiare parole pronunciate dal Papa, che hanno trovato posto nel nostro presepe accanto a quelle del Presidente Giorgio Napolitano. Evidentemente i militanti di Forza Nuova non ascoltano i discorsi del Santo Padre.” Don Zappolini ha ringraziato le tante persone e organizzazioni che gli hanno espresso la loro solidarietà per l’attacco ricevuto.

DAL TERZO SETTORE

“Cresce il welfare, cresce l’Italia”. Conferenza nazionale a Roma, l’1 e 2 marzo
Nel dibattito pubblico, il welfare resta un costo che forse non potremmo nemmeno più permetterci. L’approccio che continua a dominare le decisioni politiche non riconosce agli interventi per il benessere sociale alcun valore economico. Anche per questo le politiche sociali restano marginali e molto frammentate. I promotori di questa conferenza – tra cui figurano il CNCA, la campagna I diritti alzano la voce e la campagna Batti il cinque, decine di organizzazioni di terzo settore, diverse articolazioni della Cgil, la “Rivista delle politiche sociali” – sono partiti proprio da questa constatazione per arrivare a lanciare, con la conferenza, questo messaggio: il welfare – e le politiche sociali in particolare – non sono tanto un costo, quanto un investimento prezioso per ridefinire un nuovo modello di sviluppo, e dunque anche un diverso sviluppo economico. La conferenza si offre come un luogo aperto di discussione, un vero e proprio forum, a cui sono stati invitati sindacati, organizzazioni di terzo settore, esperti e, ovviamente, istituzioni di diversa matrice culturale e con posizione anche differenziate sulla riforma del nostro sistema di protezione sociale. Il calendario prevede due giorni fitti di interventi e lavori di gruppo.
Scarica la presentazione e il programma definitivo dell’evento
Vai alla pagina Facebook della Conferenza

Taglia le ali alle armi. No ai cacciabombardieri F-35!
Anche se il Governo tiene bloccata da tempo (almeno dalla fine 2009) la decisione definitiva, l’Italia a breve potrebbe perfezionare l’acquisto dei cacciabombardieri d’attacco Joint Strike Fighter F-35. Il nuovo annuncio del Ministro Di Paola di riduzione a 90 esemplari non significa nulla: nessun contratto è ancora stato firmato e possiamo quindi fermare completamente questo acquisto (anche perché la proposta rimodulazione della Difesa deve passare per una discussione parlamentare). Per continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica la campagna “Taglia le ali alle armi”, promossa dalla campagna Sbilanciamoci!, la Tavola della Pace e la Rete italiana per il Disarmo, ha promosso il 25 febbraio scorso una giornata di mobilitazione nazionale in tutta Italia. Quello del caccia F-35 è un programma che ad oggi ci è costato già 2,7 miliardi di euro ne costerà – in caso di acquisto di 131 aerei – almeno altri 15 solo per l’acquisto dei velivoli, che potrebbero scendere a 10 miliardi con una riduzione a 90 (il prezzo unitario si alzerà, secondo l’azienda produttrice Lockheed Martin). Complessivamente arriveremo arrivando ad un impatto tra i 15 e i 20 miliardi nei prossimi anni. Senza contare il mantenimento successivo di tali velivoli.
Leggi tutto

Azzardopoli: le mafie giocano
Non stupisce il fatto che un mercato che raccoglie 76 miliardi di euro all’anno possa interessare alla criminalità organizzata. Da tempo le indagini delle Procure segnalavano questa situazione, ma è con l’analisi sul gioco d’azzardo illustrata a fine 2011 dalla Commissione Parlamentare Antimafia e con il dossier “Azzardopoli”, presentato il 9 gennaio 2012 da Libera, che si riesce ad avere un quadro del fenomeno nella sua complessità. In Italia il gioco d’azzardo legale nel 2011 ha fatturato appunto 76 miliardi di euro, ben 15 miliardi in più dell’anno precedente; un fiume di denaro, che equivale ad una spesa di oltre millecinquecento euro per ogni abitante maggiorenne della penisola. A questi soldi vanno ad aggiungersi tutti quelli legati al gioco illegale che vengono stimati in circa altri 10 miliardi di euro. Sono provate le forti infiltrazioni criminali nel mondo delle slot machine; ma anche nelle agenzie di scommesse abusive, nelle partite truccate, nei casinò, nel gioco on line (con gli oltre 3700 siti già oscurati), nei gratta e vinci fasulli, nelle corse clandestine, nelle frodi con il lotto. Ma è soprattutto il riciclaggio di denaro sporco quello che interessa la criminalità e che, al pari dell’usura, grazie al gioco d’azzardo riesce particolarmente facile.
Scarica il dossier di Libera

Campagna StopOPG: c’è il rischio che nascano “mini OPG”
La legge sull’emergenza carceri ha fissato un nuovo termine per il definitivo superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg): febbraio 2013. Sembrerebbe una buona notizia. Invece – denuncia la campagna StopOPG, a cui aderisce anche la nostra Federazione – c’è il forte rischio che dalle ceneri dei vecchi ospedali nascano “mini OPG”. La legge, infatti, prevede la nascita, entro marzo 2013, di nuove strutture che potrebbero assomigliare a quelle in via di chiusura. Per questo la campagna ha scritto una lunga lettera al ministro della Salute Renato Balduzzi, alla ministra della Giustizia Paola Severino, al presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani e al presidente della Commissione d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del SSN senatore Ignazio Marino, in cui si avanzano anche diverse proposte.
Leggi il testo integrale della lettera

Nasce la rete Crescere al Sud
Dopo un lavoro avviato con la conferenza programmatica promossa lo scorso settembre a Napoli da Save the Children e Fondazione con il Sud, nasce ora Crescere al Sud, una rete di organizzazioni di tutela dei diritti dei minori nel Mezzogiorno. Un’alleanza di oltre 20 organizzazioni nazionali e locali che si pone l’ambizioso obiettivo di incidere sulle realtà territoriali delle regioni del Mezzogiorno, unendo risorse, competenze e capacità sviluppatesi sul campo. Un modo concreto per dare voce e mettere a frutto le esperienze e i progetti di eccellenza per l’infanzia e l’adolescenza presenti nel Mezzogiorno nei quali sono impegnati insegnanti, assistenti sociali, operatori, volontari, educatori, ragazzi e ragazze, comitati, cooperative e associazioni. Le organizzazioni che promuovono Crescere al Sud sono: AIMMF, ANPAS, Associazione Culturale Kreattiva, CGD, CISMAI, Civitas Solis, CNCA, CNOAS, Cooperativa sociale Iskra, CSI, Cooperativa sociale Dedalus, E.I.P. – Scuole strumento di Pace, Fondazione con il Sud, Inventare Insieme, Istituto Don Calabria, L’Altra Napoli, L’Orsa Maggiore, Libera, Save the Children, S.I.P., UISP.
Leggi tutto e scarica il documento programmatico

On line il sito web del Tavolo Nazionale Affido
È finalmente on line, dal 1° gennaio 2012, il sito del Tavolo Nazionale Affido. Elaborato nel corso del 2011, raccoglie in un unico spazio web le azioni comuni e le principali iniziative (convegni, pubblicazioni…) realizzate dalla associazioni nazionali e dalle reti nazionali e regionali di famiglie affidatarie d’Italia. Il portale dedica le due sezioni centrali al Tavolo (una finestra che ne presenta i documenti comuni, gli appuntamenti, le iniziative) e all’Affido (uno spazio che offre un’ampia raccolta di eventi formativi passati e futuri, la possibilità di download di documenti di approfondimento, normative di settore e materiali informativi, la segnalazione delle più recenti pubblicazioni in materia di affido…). Scorrendo la barra dei menù è inoltre possibile accedere: alla sezione dedicata alle organizzazioni promotrici del Tavolo, attraverso la quale linkarsi rapidamente ai relativi siti istituzionali; alla sezione “contattaci”, con i riferimenti della segreteria nazionale del Tavolo e la possibilità di inviare messaggi, di porre quesiti… La home page favorisce l’accesso rapido agli ultimi aggiornamenti del sito e alle recenti iniziative del Tavolo. È infine attiva una sezione, raggiungibile sia dalla home page che dalla barra dei menù, dedicata al censimento dei gruppi di famiglie affidatarie d’Italia. Ne sono elencati oltre 340, distinti per regioni. La sezione, ancora in evoluzione, offrirà a breve tutte le indicazioni per contattare facilmente ciascuno dei gruppi, favorendo così il raccordo, il lavoro di rete, lo scambio di esperienze.
Vai al sito

Democrazia e cambiamenti sociali: il ruolo del volontariato e del terzo settore
L’Università del Terzo Settore, in collaborazione con diverse altre organizzazioni tra cui il CNCA, ha promosso il convegno nazionale di studio dal titolo “Democrazia e cambiamenti sociali: il ruolo del volontariato e del terzo settore”. L’evento si è tenuto a Pisa il 20 gennaio scorso. Hanno partecipato ai lavori, tra gli altri, anche don Armando Zappolini, presidente del CNCA, Francesco Marsico, Ugo Ascoli, Pietro Fantozzi, Gregorio Arena, Salvatore Settis, Andrea Olivero.
Ascolta la registrazione audio del convegno

APPUNTAMENTI

6-7 marzo 2012, Foggia
Laboratorio “Condividere la vita: una sfida da rilanciare? Laici, presbiteri e religiosi insieme agli ultimi: la comunità si interroga sulle prospettive di futuro”
Iniziativa organizzata da CNCA nazionale, CNCA Puglia e Comunità Sulla Strada di Emmaus per
rileggere e attualizzare le esperienze di vita in comune realizzate nel tempo da laici e religiosi nelle varie comunità di accoglienza.
Scarica il programma

17 marzo 2012, Genova
XVII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie
L’iniziativa promossa ogni anno dall’associazione Libera e da Avviso Pubblico, con cui si ricordano tutte le vittime innocenti delle mafie.
Vai al sito di Libera

29-31 marzo 2012, Montecatini Terme
XVIII Convegno nazionale dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia
Evento organizzato dal Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia e dal Comune di Montecatini Terme.
Scarica il programma

NEWS ECONOMICHE E GIURIDICHE
A cura dell’Associazione Legale nel Sociale

Disabilità. I contributi regionali devono rispettare la disponibilità di bilancio
Il Consiglio di Stato, Sez. V, con la decisione del 30 dicembre 2011 n. 6999 ha deciso in merito al ricorso presentato da una persona con disabilità permanente e progressiva, per ottenere la condanna del Comune a finanziare il proprio progetto di “vita indipendente”, che prevedeva un finanziamento di euro 4.548,00 mensili. Il ricorrente lamentava che l’amministrazione comunale aveva provveduto a concedere contributi economici in misura sufficiente per la permanenza presso una casa-famiglia, ma non per la conduzione di una vita indipendente, per la quale erano necessarie, fra l’altro, anche opere di adeguamento del proprio appartamento. In primo grado il Tar aveva respinto la domanda negando la sussistenza di un diritto pieno, in quanto sussisteva un preciso limite costituito dalla disponibilità di bilancio dell’ente locale. In merito, il Consiglio di Stato rileva che il ricorso si fonda sull’applicazione della Legge 21 maggio 1998, n. 162 (Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 104, concernenti misure di sostegno in favore di persone con handicap grave), oltre che sulla Legge regionale e sulla delibera del Consiglio comunale istitutiva del Servizio di aiuto per la vita indipendente. Il quadro normativo richiamato, evidenzia la sentenza, sebbene preveda interventi regionali a sostegno delle persone con gravi disabilità, preordinati alla realizzazione di una vita indipendente mediante l’integrazione ed il reinserimento sociale, non può fondare la pretesa di ottenere un contributo nella misura destinata a coprire, per intero, tutti i costi preventivati nel progetto di vita indipendente proposto dall’interessato. Difatti, sottolinea il Consiglio di Stato, «sia la disciplina regionale, sia la deliberazione comunale prevedono, infatti, la compatibilità degli interventi, nel loro complesso, con le disponibilità di bilancio, ossia con i finanziamenti appostati per la copertura di tale tipologia di servizi, stabilendo un procedimento di concessione del contributo dipendente dal finanziamento regionale e non necessariamente corrispondente all’entità del complesso delle richieste pervenute e giudicate ammissibili dall’assessorato servizi sociali del comune». Per il Consiglio di Stato, infatti, è necessario bilanciare gli interessi coinvolti, fra i quali, «oltre a quello alla parità di trattamento di tutti i richiedenti, anche quello posto dai limiti di bilancio dell’amministrazione, peraltro correlato al primo, il quale non può che costituire un limite, ammissibile e ragionevole, al riconoscimento della misura piena del contributo richiesto in relazione al progetto proposto». Sulla base di tali considerazioni, il Consiglio di Stato conferma il provvedimento di rigetto della domanda avanzata dalla persona disabile, in quanto non in contrasto con la normativa su indicata. Inoltre, la sentenza stabilisce che il provvedimento ammissivo al contributo nei limiti degli stanziamenti disponibili e del complessivo numero di domande pervenute all’ente non può ritenersi viziato da un eccesso di potere o da arbitrarietà.

Adozione. Inidoneo all’adozione chi esprime riserve o preclusione sull’adottando
La Corte di Cassazione, Sez. VI Civ., con la sentenza del 28 dicembre 2011, n. 29424 ha stabilito l’inidoneità all’adozione di coniugi che nella domanda di adozione internazionale avevano espresso alcune preclusioni e riserve in merito al futuro bambino da adottare. In particolare, la coppia nella loro audizione davanti al tribunale per i minorenni, sulle possibili caratteristiche di un ipotetico minore straniero adottando, avevano dichiarato la loro indisponibilità ad accogliere un bambino di religione diversa dalla cattolica, di origine rom o figlio di pazienti psichiatrici. Inoltre, la coppia aveva espresso alcune perplessità, anche se non una totale chiusura, rispetto all’ipotesi di un bimbo di colore. In merito, la Corte di Cassazione, facendo proprie le argomentazioni del giudice di appello, ha evidenziato che tali preclusioni «denotassero un atteggiamento spaventato e difensivo dei coniugi di fronte a incognite che nella adozione sono possibili se non altamente probabili e che invece non possono sussistere, affinché possa esservi quella accettazione totale e senza riserve che è il presupposto necessario per un buon incontro adottivo». Sulla base di tali considerazioni, la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della coppia e confermato il provvedimento di inidoneità all’adozione stabilito dalla Corte di Appello.

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Newsletter a cura di Mariano Bottaccio.

Editore: Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza
via di Santa Maria Maggiore 148 – 00184 Roma
Tel. 06 44230403-44230395 – Fax 06 44117455
Email:
info@cnca.it – Web: www.cnca.it

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