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E’ on line il nuovo numero della newsletter ”ComuNiCAre”

E’ stato rivisto completamente il format dello strumento di comunicazione


E’ on line il nuovo numero della newsletter “ComuNiCAre”, che presenta le prese di posizione e le attività principali della Federazione.

Con questo numero – in verità il 23°, considerando il numero zero -tale strumento di comunicazione è stato completamente ripensato, divenendo una vera e propria newsletter, con notizie brevi e rimandi al sito della Federazione e di altre organizzazioni.

L’approfondimento, che pure ha trovato spazio in questi anni su “ComuNiCAre”, verrà svolto, invece, in una nuova pubblicazione, pensata come una vera e propria rivista on line.

Ma non precorriamo i tempi. Per ora godetevi la nuova versione della newsletter e, se vi va, mandateci i vostri commenti (indirizzandoli a ufficio.stampa@cnca.it).

Numero 22/dicembre 2008

Sommario:

• Dal CNCA
• Dal Terzo settore
• Appuntamenti
• News economiche e giuridiche

Dal CNCA

Sul lavoro sociale
È stata ultimata la versione definitiva del documento “Sul Lavoro Sociale”. Il testo intende affrontare in modo approfondito tutti gli aspetti del lavoro sociale: dall’intrecciarsi di professionalità e impegno volontario alla indispensabile tensione politica insita nel lavoro; dall’arricchimento degli interventi rivolti alle situazioni di marginalità alla constatazione della marginalità del lavoro sociale, che spesso costringe i professionisti di questo settore ad una situazione di precarietà che nuoce allo sviluppo di progetti efficaci.
INFO

Il Cantiere Welfare prende posizione sul Libro Verde del Governo
Il Cantiere Welfare – l’aggregazione a cui hanno aderito Casa della Carità, CNCA, CeAS, CGM, ACLI, Antigone, ERIT, FeDerSerD, FICT, FISH, Forum Droghe, LILA, Lunaria, MOVI e parecchie decine di organizzazioni locali – ha elaborato un proprio documento di commento al Libro Verde sul modello sociale proposto dal Governo. Il testo – intitolato “I bisogni fondamentali delle persone sono diritti di cittadinanza” – è costituito da un’analisi approfondita del documento elaborato dal ministero del Welfare, delle sue caratteristiche e criticità, e dalla parallela proposta di orientamenti e azioni all’insegna dei diritti esigibili per tutti e di un sistema di welfare a responsabilità pubblica che deve essere l’architrave delle politiche di governo e non la stampella per chi non ce la fa.
INFO

Investire sulla cooperazione decentrata
Il Gruppo Tematico Internazionale del CNCA sta portando avanti un duplice impegno: il rafforzamento e la messa in rete dei diversi interventi di solidarietàattivati e l’approfondimento del senso del proprio impegno edello scenario mondiale nel quale esso si colloca. A questo secondo ambito si è riferito soprattutto il lavoro del Seminario organizzato a Roma il 12 e 13 dicembre 2008. L’intervento del prof. Edgar Serrano dell’Università di Padova ha aiutato a mettere a fuoco la necessità di denunciare il continuo depauperamento delle risorse dei paesi poveri da parte delle multinazionali e come sia importante ridiscutere l’idea di sviluppo che l’Occidente sta esportando in tutto il mondo, in una logica di colonialismo culturale. Bisogna ridare agli “impoveriti” della terra la fiducia nelle proprie potenzialità e nella forza della propria cultura, aiutandoli a superare una sensazione di inferiorità psicologica alla quale l’Occidente li ha abituati (spesso anche con la complicità di interventi assistenziali della cooperazione). Questa visione nuova della cooperazione ha trovato una sponda istituzionale negli interventi di Luciano Rocchetti (responsabile del settore cooperazione della Provincia di Trento) e di Massimo Rossi (presidente della Provincia di Ascoli Piceno). I principi condivisi nel Seminario sono stati poi integrati da alcune buone prassi di interventi di cooperazione agiti da gruppi del CNCA in diverse parti del mondo. Il 2009 sarà un anno di ancor maggiore impegno, anche nel campo della progettazione internazionale, per concretizzare quanto è stato condiviso e rafforzare la presenza del CNCA nel settore della cooperazione decentrata e nell’essere facilitatore di processi di sviluppo.

Minori e giustizia. Accompagnare e non punire
Il 5 novembre scorso si è tenuto il Seminario nazionale “Minori e giustizia – Accompagnare e non punire. Quale scelta culturale e politica del CNCA”. L’appuntamento, che ha permesso un “confronto tra buone pratiche e sperimentazioni in atto nei gruppi del CNCA”, è stato l’occasione per ragionare sulle caratteristiche e sui limiti della rete che coinvolge, o dovrebbe coinvolgere, tutti i soggetti interessati e per continuare a interrogarsi sulle comunità educative e sugli altri progetti alternativi/complementari alla comunità residenziale e capaci di coinvolgere il territorio. Una particolare attenzione è stata, poi, dedicata all’istituto della messa alla prova. Inoltre, l’incontro ha permesso di ragionare sulle prospettive politiche e strategiche che dovrebbero informare l’azione della Federazione. In primo luogo, la capacità di “fare rete” tra gruppi del CNCA per costruire un patto tra soggetti capace di dare voce alle politiche e di incidere su scelte e strategie. In secondo luogo, viene confermato l’orientamento di corresponsabilità che dovrebbe guidare le relazioni tra i diversi attori competenti, tra istituzioni e società civile/territorio.
INFO

Non è un paese per giovani
Il Coordinamento di Terzo Settore per le politiche giovanili a Milano – denominato “Un paese per giovani” e a cui aderisce anche il CNCA Lombardia – ha organizzato, il 19 novembre scorso, un incontro intitolato “Non è un paese per giovani. Un pomeriggio dedicato alle politiche della città di Milano rivolte ai giovani”. Il Coordinamento è composto da più di quindici cooperative, associazioni e coordinamenti che operano da tantissimi anni a Milano, un piccolo, nascente movimento di operatori sociali che è stufo di stare con le mani in mano. Nell’incontro sono emersi i tanti punti di criticità che riguardano le politiche giovanili nella città e il rapporto tra istituzioni e terzo settore. Ma questa aggregazione è nata, soprattutto, per fare proposte e cambiare il modo di agire le politiche. La proposta di dar vita a un Tavolo Permanente di confronto, progettazione e programmazione composto dai referenti tecnici della Pubblica Amministrazione, da tutto il Terzo settore e dai responsabili delle diverse agenzie educative presenti nella città di Milano (Scuole, Asl, Oratori, ecc.) è stata accolta positivamente dall’assessore Moioli. Altre idee sono state avanzate e diversi altri temi sono stati trattati, dall’educativa di strada al movimento dell’Onda studentesca.
INFO

Rest’ingioco. Un progetto di educativa territoriale
Si è tenuto a Bari, dal 10 al 12 dicembre, il secondo workshop di “Rest’ingioco”, un progetto di educativa territoriale su quattro “quartieri a rischio” di Palermo, Reggio Calabria, Napoli e, appunto, Bari. Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione per il Sud ed è gestito da una partnership costituita dal Dipartimento Giustizia Minorile – Direzione generale per l’attuazione dei provvedimenti giudiziari, dal CNCA (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza) e dalle cooperative Sociali “Al Azis” di Palermo, “Marzo ‘78” di Reggio Calabria, “CAPS – Centro Aiuto Psico Sociale” di Bari, “Il Millepiedi” di Napoli e “Prospettiva” di Catania. Il workshop – intitolato “Educativa territoriale e sviluppo locale. Modelli di intervento a confronto” – ha permesso un confronto tra gli operatori degli enti partner su uno dei temi centrali del progetto: l’attivazione di processi di “educativa territoriale” su giovani che vivono in quartieri “periferici” del Sud Italia e l’impatto che azioni di questo tipo possono avere sullo sviluppo locale.
INFO

È on line l’ultimo numero della newsletter “Retinrete”
La pubblicazione è edita dalla rete di famiglie aperte all’accoglienza che aderiscono al CNCA. Le reti in rete sono circa una quarantina, composte ognuna da un numero di famiglie molto variabile (dai 10 ai 50 nuclei familiari), e sono presenti in Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. L’ultimo numero è datato novembre 2008.
INFO

Nuove opportunità per i soci CNCA
La Federazione ha sottoscritto due nuove convenzioni per i propri associati. La prima è stata concordata con Banca Popolare Etica e riguarda non solo i soggetti giuridici, ma anche singoli volontari e operatori sociali. La seconda è stata firmata con l’Associazione Legale nel Sociale e si riferisce a consulenza specialistica nelle materie giuridiche ed economiche.
INFO

DAL TERZO SETTORE

Più spazio ai temi sociali e alla società civile nella programmazione Rai
Il 10 dicembre scorso un vasto fronte di organizzazioni della società civile, guidato dalla Tavola della Pace – a cui aderisce anche il CNCA – e dal Coordinamento Enti locali per la Pace, si è dato appuntamento davanti alla sede Rai di viale Mazzini a Roma, per festeggiare così i 60 anni della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Costituzione italiana. Una mobilitazione che è nata con uno scopo preciso: la Rai- e i media in genere – devono darepiù spazio ai temi che riguardano i diritti umani e alla societàcivile.
INFO

Adeschiamo i diritti
Il 13 dicembre si è tenuta a Roma, in piazza Farnese, la manifestazione promossa da un ampio gruppo di organizzazioni attive nel campo della prostituzione e della tratta contro il Ddl Carfagna che vieta la prostituzione in strada, introducendo sanzioni per prostitute e clienti, ma anche contro le ordinanze emesse in queste settimane da tanti sindaci, che anticipano così il provvedimento approvato in Consiglio dei ministri. L’appuntamento – intitolato “Adeschiamo i diritti” – è stato promosso da: ARCI, ASGI, Associazione Cantieri Sociali, Associazione Giraffa, Associazione La Strega da bruciare, Associazione Libellula, Associazione Naga, Associazione On the Road, Associazione radicale Certi Diritti, Associazione Transessuali Napoli, Circolo Mario Mieli, Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute, Consorzio di cooperative sociali “GESCO Campania”, Cooperativa sociale Dedalus, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), Coordinamento Transessuale “Silvia Rivera”, Gruppo Abele, Movimento di Identità Transessuale (MIT), PIAM Onlus, Provincia di Pisa, Rivista “Carta”, Sexyshock, Ufficio pastorale Migranti Piemonte.
INFO

Salviamo il servizio civile nazionale
Il Governo ha deciso di operare pesanti tagli alla spesa pubblica su tutti i fronti, incluse le politiche sociali e quelle di cittadinanza. Tra queste vi rientra anche il Servizio civile nazionale. L’esiguo bilancio previsto quest’anno in finanziaria rende dubbio l’avvio di tutto il Servizio civile, per il quale si sono concluse da poco le procedure per la presentazione dei progetti. Il CNCA invita perciò tutti i propri gruppi a sottoscriverela petizione on-line che l’Arci Servizio Civile ha lanciato per denunciare questo stato di cose. È possibile firmare la petizione “Salviamo il servizio civile nazionale” andando alla pagina http://www.firmiamo.it/salviamoscn.

Crisi finanziaria: le proposte della società civile organizzata
I soci fondatori di Banca popolare Etica – Arci, Acli, Agesci, Aiab, Cgm, Altromercato, Fiba-Cisl, Manitese, Mag2, Overseas – insieme a CNCA, Legacoopsociali e Legambiente hanno lanciato un appello per rilanciare l’economia sociale nel segno dell’etica. I promotori dell’iniziativa – convinti che la drammatica crisi finanziaria ed economica possa e debba diventare un’occasione di pulizia e di rilancio di bune prassi in campo economico e finanziario – chiedono oggi al Governo e alle istituzioni di poter mettere le proprie esperienze positive al servizio di un ripensamento globale delle regole che sappia ridare fiducia e stabilità al nostro paese e orientare lo sviluppo verso la sostenibilità economica e sociale. Principi guida: rilanciare la dimensione sociale del credito riconoscendo le buone prassi della Finanza etica; definire una normativa più stringente per i fondi pensione e gli investitori istituzionali affinché investano in soggetti socialmente responsabili; pieno riconoscimento del ruolo delle organizzazioni della società civile; sostegno alla microfinanza come efficace strumento di inclusione finanziaria; rilancio di un welfare mutualistico che valorizzi al massimo il contributo della cooperazione sociale.
INFO

Verità per Aldo Bianzino
Venerdì scorso, 5 dicembre, la Casa del Popolo di Casa del Diavolo, a Perugia, ha ospitato l’ultimo degli eventi che il Comitato per la Verità e la Giustizia sul caso di Aldo Bianzino (44 anni) ha organizzato per mantenere alta l’attenzione su uno di quei casi che fanno venire i brividi anche agli animi più lontani dalle questioni sociali. Oltre duemila persone hanno assistito al concerto degli Assalti Frontali, portando così la propria testimonianza e solidarietà ai figli, alla moglie e a tutti i suoi amici. Il caso di Aldo riguarda un po’ tutti per tanti motivi, e innanzitutto per il luogo dove è avvenuto: nel super carcere di Capanne (Pg), dove il potere dello Stato dovrebbe essere totale e la custodia dei propri ospiti dovrebbe essere assoluta. Invece, il corpo entrato sano in quel carcere fu poi ritrovato privo di vita il giorno seguente, in circostanze ancora tutte da chiarire. Il PM Giuseppe Petrazzini, dopo aver firmato l’ordinanza di arresto immediato del falegname umbro per il possesso di alcune piante di canapa e ordinato la sua conduzione nel carcere di Capanne, insieme alla moglie Roberta Radici, riteneva successivamente insussistenti le ipotesi di omicidio e chiedeva quindi l’archiviazione del caso; tutto ciò in presenza di un’istruttoria a dir poco lacunosa e fortemente omissiva, caratterizzata da diverse reticenze sia dei testimoni che degli addetti al servizio interno, che non ha consentito di far luce sulla vicenda. A questa richiesta si sono fermamente opposti i familiari della vittima, tramite il loro avvocato Massimo Zaganelli, che, avvalendosi di una consulenza di parte redatta dal perito Giuseppe Fortuni, hanno ottenuto dal Gip Massimo Ricciarelli che tale archiviazione venisse negata, viste le numerose evidenze dei traumi presenti sul corpo di Aldo. L’augurio di tutti coloro che hanno a cuore la vicenda è che la giustizia istituzionale possa, una volta tanto, dar prova che in essa si può ancora credere.
INFO

APPUNTAMENTI

18-19 dicembre 2008, Grottaferrata (Rm)
Assemblea nazionale del CNCA
“Centomila punture di spillo possono bastare?”
INFO

18 dicembre 2008, Roma (e principali città italiane)
Fermiamo il Ddl della vergogna
Il Tavolo delle associazioni impegnate nel settore immigrazione – a cui aderisce anche il CNCA – promuove un sit in a piazza Colonna Antonina, a Roma, dalle ore 10.00 alle ore 14.00, e davanti alle Prefetture delle principali città italiane per protestare contro i contenuti del Ddl n° 733 sulla sicurezza.
INFO

NEWS ECONOMICHE E GIURIDICHE
A cura dell’Associazione Legale nel Sociale

Gli insulti razziali sono procedibili d’ufficio
La Corte di Cassazione, Sezione V Penale, con la sentenza del 3 novembre 2008 n. 41011 ha chiarito che l’ingiuria caratterizzata da insulti di matrice razzista è un reato per il quale i magistrati possono procedere anche se la parte offesa non presenta querela. Si tratta, infatti,di un’aggravante del reato di ingiuria che rende possibile procedere anche senza querela.

L’Ordine dei medici si dichiara contrario alla segnalazione dei pazienti irregolari
Amedeo Bianco, presidente della federazionenazionale dei medici, afferma il suo no a qualsiasi segnalazione di pazienti immigrati clandestini da parte dei medici. «Un simileprovvedimento infatti è dannoso e pericoloso». Bianco esprime formalmente tale dissenso al termine del comitato centrale della Fnomriunito a Roma in merito all’emendamento al Ddl sicurezzaripresentato in Aula e che prevede per i medici l’obbligo disegnalare l’eventuale presenza di pazienti stranieri irregolari. «Quali medici – dice Bianco – riconfermiamo il nostro appello affinché il Parlamento non compia un passo che rischia di concretizzare un elemento di squilibrio sociale, favorendo forme di discriminazione e selezione diretta o indiretta tra individui e minando alla base quel rapporto di fiducia che develegare tutti i soggetti sociali che sono parte dell’interacomunità. È necessario invece impostare una seria politica diregolarizzazione del fenomeno delle migrazioni – ha concluso Bianco – che non può prescindere dai principi universali diequità, solidarietà e giustizia». «Avevamo già sottolineato, al pari di numerose altre componenti associative professionali e civili – ha ribadito Bianco – il rischio che simili provvedimenti verrebbero a determinare situazioni di clandestinità sanitaria, aggravando patologie e favorendo lo sviluppo e la diffusione di malattie infettive (tubercolosi, malattie a trasmissione sessuale)». «Il pericolo, infatti, è di rendere ulteriormente invisibile una popolazione che per paura di essere denunciata non utilizzerebbe il servizio sanitario pubblico, diffondendo così eventuali malattie trasmissibili o creando dei percorsi sanitari clandestini».

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Newsletter a cura di Mariano Bottaccio.

Editore: Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza
via G. Baglivi, 8 – 00161 Roma
Tel. 06 44230403-44230395 – Fax 06 44117455
Email:
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