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E’ on line il numero di marzo di ”ComuNiCAre”

La newsletter della Federazione

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Numero 25 / marzo 2009

In questo numero:

• Dal CNCA
• Dal Terzo settore
• Appuntamenti
• News economiche e giuridiche

DAL CNCA

Conferenza sulle droghe di Trieste: molte questioni irrisolte
La V Conferenza Nazionale sulle Droghe, che si è tenuta a Trieste dal 12 al 14 marzo, ha lasciato parecchi punti in sospeso: non è stata fatta alcuna valutazione dell’efficacia e dei reali risultati della legge Fini-Giovanardi, come pure questo appuntamento – per legge – avrebbe dovuto fare; si è tentato di eliminare qualsiasi riferimento alla Riduzione del danno, che la nostra Federazione ha tuttavia richiamato in più interventi, difendendo la validità di tale approccio di intervento; continuano a persistere difficoltà rilevanti tra Governo e Regioni, compromettendo così la possibilità di rivedere e implementare appieno un sistema di intervento in grave difficoltà e di entità e qualità molte diverse a seconda delle aree del Paese.
Vai alla pagina web dedicata alla Conferenza di Trieste

La mossa del cavallo
Più di 60 operatori si sono ritrovati vicino Bologna, in occasione del seminario “La mossa del cavallo: ritrovare senso all’agire educativo nelle politiche giovanili”, per interrogarsi e interrogare il proprio modo di essere operatori sociali. La mattinata si è aperta con due interventi/sollecitazioni che hanno permesso di inquadrare i cambiamenti in atto e definire i concetti chiave attorno a cui confrontarsi. I quattro gruppi di lavoro hanno quindi preso le mosse dalle seguenti definizioni: “Autonomia”, “Partecipazione e Cittadinanza”, “Opportunità”, “Competenze”, provando a declinare questi concetti nell’agire quotidiano, mettendo in discussione sia il proprio essere operatori sia i servizi a cui si appartiene. Nel pomeriggio si è provato a fare sintesi e a connettere le riflessioni di ciascun gruppo. Il seminario ha centrato il suo primo obiettivo: stimolare un cammino di riflessione e confronto comune. Al Gruppo nazionale Politiche giovanili spetta ora il difficile compito di indicare le prossime tappe di questo percorso e fare tesoro della disponibilità messa in gioco dagli operatori.
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Ad aprile il Corso base di formazione per addetti stampa nel settore non profit
Il CNCA organizza un’iniziativa di formazione sul profilo di addetto stampa rivolta agli operatori delle organizzazioni attive nel non profit. Il corso avrà luogo il 17 e il 18 aprile prossimi a Roma. L’idea nasce dall’esigenza più volte manifestata dagli stessi gruppi aderenti alla Federazione di momenti e luoghi di confronto e acquisizione di competenze sul rapporto con i media. Una relazione considerata ormai cruciale da tutti gli operatori sociali che si battono per i diritti delle persone più marginali e per la promozione di benessere sociale. Il corso è pensato proprio per quegli operatori che, nelle proprie strutture, si ritrovano a svolgere la funzione di ufficio stampa senza aver avuto alcuna formazione specifica precedente.
È ancora possibile iscriversi!
Vai alla pagina web del corso

Il CNCA Calabria contesta lo sgombero dell’Istituto Papa Giovanni XXIII
Il 17 marzo è stato sgomberato dalle forze dell’ordine, dopo una vicenda lunga e complessa, l’Istituto Papa Giovanni XXIII, in cui erano alloggiati più di 300 pazienti, tutti affetti da grave disabilità mentale. La struttura si trova a Serra d’Aiello, in provincia di Cosenza. Diverse organizzazioni sociali del territorio – tra cui il Forum Salute Mentale, lUNASAM e la FISH – hanno duramente contestato le modalità dello sgombero, avvenuto davanti agli operatori, ai familiari e agli amministratori di sostegno costernati e impotenti. Anche don Giacomo Panizza, presidente del CNCA Calabria, ha lamentato il fatto che agli amministratori di sostegno, figure che dovrebbero sostenere e accompagnare gli ospiti dell’istituto, nel giorno dello sgombero è stato vietato l’ingresso all’interno della struttura. Un divieto esteso anche ai parenti dei degenti che, dunque, hanno dovuto affrontare da soli una situazione assai critica. CNCA Calabria, Forum Salute Mentale, UNASAM, FISH e altre organizzazioni hanno anche promosso una conferenza stampa a Lamezia Terme, il 30 marzo, per spiegare all’opinione pubblica le proprie critiche all’operazione e chiarire che altre soluzioni erano possibili.

Veneto, il Cantiere Sociale Regionale raccoglie firme per la “definizione dei diritti di assistenza sociale”
Il 9 marzo scorso, con una conferenza stampa che si è tenuta presso il palazzo del Comune di Padova, il “Cantiere Sociale Regionale per la definizione dei Livelli e diritti di Assitenza Sociale in Regione Veneto” – di cui sono promotori e coordinatori il CNCA Veneto e la Fondazione Zancan – ha presentato all’opinione pubblica l’iniziativa di raccolta firme, già avviata, in favore della “definizione dei diritti di assistenza sociale”. Al Cantiere aderisce un vasto raggruppamento di attori sociali: Anci Veneto, Acli Veneto, FAP-Acli Veneto, CNCA Veneto, Fondazione Emanuela Zancan, Comune di Padova, Conferenza dei Sindaci dell’ULSS 1, Conferenza dei Sindaci dell’ULSS 13, Provincia di Venezia, Sindacati CGIL, CISL, UIL, SPI-CGIL, FNP-CISL, UILP-UIL. Il Cantiere ha anche predisposto un “Documento sui Diritti di Assistenza Sociale”.
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L’Ufficio nazionale del CNCA trasloca
Da lunedì 6 aprile 2009 il nuovo recapito dell’Ufficio nazionale è: Via del Forte Tiburtino 98, Ed. 16, Sc. C – 00159 Roma. I numeri di telefono e il numero di fax restano invariati. Tuttavia, a partire proprio da lunedì 6 aprile e per 20 giorni circa (in contemporanea con il trasloco e la sistemazione della nuova sede), non sarà possibile comunicare con l’ufficio tramite il telefono fisso, il fax e la posta elettronica. Per comunicare con i componenti dell’ufficio, in tale periodo, si potrà usare il solo numero di cellulare: 348 8017100. Naturalmente, Riccardo Poli, Segretario della Federazione, e Mariano Bottaccio, Responsabile Ufficio stampa, potranno essere contattati anche tramite il proprio numero di cellulare personale. Appena le linee telefoniche saranno di nuovo attive, ne daremo tempestiva comunicazione sul sito.

DAL TERZO SETTORE

Parte la campagna “Non aver paura”, contro il razzismo e l’intolleranza. Raccogliamo le firme!
E’ stata presentata alla stampa e all’opinione pubblica il 18 marzo, a Roma, la campagna contro il razzismo, l’indifferenza e la paura dell’altro “Non aver paura, apriti agli altri, apri ai diritti”. L’iniziativa è promossa da un vastissimo fronte di organizzazioni: Acli, Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati, Amnesty, Antigone, Arci, Asgi, Cantieri sociali, Caritas italiana, Centro Astalli, Cgil, Cir, Cisl, Cnca, Comunità di Sant’Egidio, Csvnet, Emmaus Italia, Federazione Chiese evangeliche in Italia, Federazione Rom e Sinti, FioPsd, Gruppo Abele, Libera, Rete G2, Save the Children, Sei-Ugl, Tavola della Pace, Terra del Fuoco, Uil. Simbolo della campagna un fantasmino giallo che rappresenta “lo spauracchio”: le paure che nutriamo nei confronti degli altri, specie di quelli che sembrano più diversi da noi. Alla presentazione, che si è tenuta presso il Teatro Ambra Jovinelli, hanno partecipato regista e attori dello spot televisivo e radiofonico voluto dalla campagna che verrà trasmesso da emittenti nazionali e locali, pubbliche e private. Sarà ora importante raccogliere un alto numero di firme di adesione al manifesto della campagna e organizzare iniziative di sensibilizzazione in tutta Italia. Il CNCA si sta mobilitando con le sue Federazioni regionali in tutta Italia. Firmate, firmate, firmate.
Vai al sito della campagna

Un’inchiesta sulle condizioni di lavoro nel terzo settore
E’ stata presentata alla stampa il 10 marzo, a Roma, l’inchiesta sociale “Voci e volti del welfare invisibile”, un’indagine nazionale sul lavoro sociale promossa da diversi esponenti del terzo settore e delle istituzioni impegnati da anni nell’ambito delle politiche sociali. Il Comitato promotore dell’iniziativa, infatti, è formato da Lucio Babolin, Pietro Barbieri, Simone Casadei, Silvana Cesani, Tonio Dell’Olio, Salvatore Esposito, Antonio Ferraro, Sergio Giovagnoli, Roberto Latella, Vittorio Mantelli, Giulio Marcon, Andrea Morniroli, Giacomo Smarrazzo, Damiano Stufara. L’inchiesta mira a far uscire dall’invisibilità, partendo dal basso e con modalità partecipative, non solo le condizioni contrattuali, spesso precarie, ma anche i valori, i saperi, i timori, le difficoltà e le grandi potenzialità del lavoro sociale. L’indagine è rivolta a tutti gli operatori e le operatrici dei servizi e degli interventi socioeducativi, socioassistenziali, sociosanitari sia del pubblico che del privato sociale (asl, comuni, terzo settore, ecc.).
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150mila persone marciano a Napoli contro le mafie
È stato un grande successo la XIV edizione della “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, organizzata da Libera a Napoli. Al corteo, che è terminato in piazza Plebiscito, hanno partecipato 150mila persone, tra cui oltre 500 familiari di vittime delle mafie: magistrati, imprenditori, sacerdoti, appartenenti alle forze dell’ordine, giornalisti, esponenti politici, sindacalisti, giovani e donne uccisi dalle organizzazioni criminali. A pronunciare i nomi delle oltre 900 vittime delle mafie ha contribuito anche lo scrittore Roberto Saviano, presente sul palco. Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, ha affermato: “Alla mafia, alla camorra, al crimine dico: fermatevi, ma che vita è la vostra? Ne vale la pena? Vi aspettano carcere, clandestinità, tanti morti, se avete beni ve li confischeremo tutti, e vi porteremo via tutto quello che avete”. “Fermatevi, alla fine cosa vi resta? Come giustificate il male che fate agli altri? La vostra è una condanna a vita – ha concluso -, non può essere questa la vita. Non basta pentirsi ogni tanto, bisogna convertirsi”. Due giorni prima, a Casal di Principe, in provincia di Caserta, Libera ha promosso un’altra importante iniziativa: una manifestazione in occasione del quindicesimo anniversario dell’assassinio di don Peppe Diana.
Vai al sito di Libera

Hiv Summit 2009: il 60% dei sieropositivi scopre la propria condizione al momento della diagnosi di Aids
Se negli anni Novanta solo una persona su 5 (20%) veniva a conoscenza del proprio stato di sieropositività al momento della diagnosi di Aids, oggi questo avviene in più di un caso su due, dunque in quasi il 60% dei casi. Si stima che siano ben 120mila gli italiani sieropositivi che ignorano di esserlo e arrivano troppo tardi al test, quando ormai la loro malattia è allo stato conclamato. È questo uno dei dati più importanti emersi nel corso dell’Hiv Summit 2009, che si è tenuto a Roma il 19 marzo. Chi vive nel Sud Italia ha maggiori probabilità di fare tardi il test rispetto a chi vive al Nord. Gli stranieri sono il gruppo che corre il maggior rischio di ritardo. E va sottolineato anche il fatto che soprattutto i maschi non tossicodipendenti hanno una percezione veramente minima del rischio infenzione, anche quando hanno rapporti sessuali non protetti con persone di cui non conoscono lo stato di salute. Negli ultimi tre anni l’infezione da Hiv ha ripreso a crescere.
Vai al sito del summit

“La salute dei detenuti non può attendere”
Con questo slogan il Forum nazionale per il diritto della salute in carcere ha voluto lanciare l’allarme sulla condizione sanitaria dei detenuti in Italia in una conferenza stampa che si è tenuta a Roma il 10 marzo. E lo ha fatto fa puntando il dito sulle promesse mancate della riforma che ha sancito, a partire dallo scorso 1 ottobre, il passaggio della competenza sulla salute penitenziaria dal ministero della Giustizia al Servizio sanitario nazionale. “Ci auguriamo che la riforma stabilita con atto del 1 aprile 2008 possa andare in porto garantendo il pieno diritto alla salute dei detenuti – ha dichiarato Leda Colombini, presidente del Forum nazionale, aprendo la conferenza. “La situazione è molto critica, per non dire grave” ha proseguito Colombini, sottolineando come le carenze che si sono verificate nel corso di questo passaggio di competenze alle Regioni mettano in forse lo stesso cammino della riforma. Solo 37 detenuti su cento godono di buona salute.
Leggi tutto l’articolo apparso sul sito Superabile.it

Sicurezza e cittadinanza attiva. Un convegno del Comune di Genova e di FONDACA
Cittadini organizzati al di là delle ronde: è questo il tema al centro del convegno su “Politiche della sicurezza e cittadinanza attiva” che il Comune di Genova ha organizzato lo scorso 11 marzo con il supporto scientifico di FONDACA. Contro l’assegnazione alle organizzazioni civiche di un ruolo di forze di ordine pubblico, ma anche contro l’approccio riduttivo della “sorveglianza passiva” degli spazi pubblici, il convegno ha consentito di disegnare una mappa articolata delle possibilità e delle esperienze in corso. Al convegno, organizzato dal Settore Città Sicura del Comune di Genova, sono intervenuti esperti come Jane Mowat del National Community Safety Network britannico, Gian Guido Nobili del Forum italiano della sicurezza urbana e Maurizio Fiasco, esperto di sicurezza partecipata. Giovanni Moro di FONDACA ha presentato i risultati di una ricognizione effettuata in preparazione del convegno e in particolare una mappa delle “risorse civiche” per la sicurezza urbana. Sono state quindi illustrate e discusse esperienze realizzate in Italia per iniziativa di comuni (Arezzo, Paderno Dugnano, Ravenna) e di organizzazioni di cittadini (le cooperative Lotta contro l’emarginazione a Varese, Parsec a Roma, La Rupe a Bologna, Ciarapanì a Lamezia Terme). Le politiche della sicurezza urbana sono emerse come un sistema “a doppia chiave”, in cui amministrazioni e organizzazioni civiche devono necessariamente interagire.
Vai alla pagina del sito di FONDACA dedicata al convegno

La Rupe, la comunità per minori in situazione di disagio ha festeggiato i dieci anni di vita
Ha compiuto dieci anni la comunità per pre-adolescenti e adolescenti con disagio “Casone della Barca” a Marzabotto in provincia di Bologna, gestita dalla cooperativa Centro Accoglienza La Rupe. Nella struttura sono passati 42 ragazzi allontanati dalla famiglia d’origine e in situazione di disagio: 22 di loro sono rimasti per più di un anno e 18 di questi oggi vivono un soddisfacente inserimento sociale e lavorativo. Numeri piccoli. Ma “piccolo è bello – afferma Caterina Pozzi, presidente della cooperativa che ha dato vita alla comunità – perché l’esperienza ci insegna che nelle piccole dimensioni sono possibili progetti educativi individuali, su misura, quindi più efficaci”. Per il decimo compleanno della comunità, il Centro Accoglienza La Rupe ha organizzato un convegno a Bologna – intitolato “Pugni chiusi e timidi sorrisi” – sulla sfida educativa che l’accoglienza dei minori comporta. “Non un momento celebrativo – continua Pozzi – ma una riflessione su come andare avanti, con le realtà del privato sociale come noi e il CNCA e gli studiosi e ricercatori delle Università”. Hanno partecipato Clara Cicognani della Regione Emilia Romagna, Servizio Politiche Familiari, Infanzia e adolescenza, Liviana Marelli, referente nazionale Gruppo Minori del CNCA, e docenti universitari quali Chiara Berti, Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti-Pescara, Laura Palareti, Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna e Paola Bastianoni, Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Ferrara. Oggi la comunità del Casone ospita 7 adolescenti, seguiti da 8 operatori.

APPUNTAMENTI

22 maggio 2009, Firenze
Assemblea nazionale dei delegati del CNCA
L’appuntamento è dedicato, in particolare, al posizionamento della Federazione nella attuale fase politica, economica e culturale del Paese e all’analisi del bilancio consuntivo 2008 e del previsionale 2009.
Scarica la lettera di convocazione

9-10 maggio 2009, Assisi
Meeting nazionale della Tavola della Pace
A un mese dalle elezioni europee, la Tavola della Pace propone una Marcia per un’Europa di pace (il 9 maggio è la Festa dell’Europa), ma anche una riflessione sulla prossima Marcia Perugia-Assisi e sul ruolo che la società civile responsabile dovrebbe giocare nella situazione di grave crisi in cui versa il Paese.
Vai alla pagina web dedicata all’evento

29-31 maggio 2009, Firenze
Terra Futura
Edizione 2009 della mostra-convegno internazionale sulle buone pratiche di vita, di governo e d’impresa verso un futuro equo e sostenibile.
Vai al sito della manifestazione

21 aprile 2009, Napoli
Seminario
“L’affidamento familiare: buone prassi nella tutela del diritto dei minori alla famiglia”
Iniziativa della Fondazione Affido Onlus e della Provincia di Napoli.
Scarica il programma e la scheda di iscrizione

22-23 aprile, Roma
Primo Congresso nazionale delle comunità rom e sinte
L’appuntamento è organizzato dalla Federazione Rom e Sinti e si terrà a via Palestro 68, alla Sala Convegni dell’Unicef.
Vai a una presentazione dell’iniziativa

28 aprile 2009, Torino
Seminario “Raves, goa parties, feste: gli ultimi 10 anni del loisir tra il legale e l’illegale”
Un’iniziativa del Gruppo Abele-Università della strada per fare il punto sugli interventi nei contesti del loisir a dieci anni dalle prime sperimentazioni.
Scarica il programma e la scheda di iscrizione

NEWS ECONOMICHE E GIURIDICHE
A cura dell’Associazione Legale nel Sociale

Obbligo di riservatezza sul test HIV
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 2468 del 2009 ha affermato che gli ospedali e le strutture sanitarie in genere devono garantire al paziente sottoposto al test dell’Hiv la massima tutela della riservatezza. In mancanza scatta il risarcimento del danno. La Corte ha sostenuto, infatti, che l’ art. 5, comma 3 della L. 5 giugno 1990, n. 135, secondo cui nessuno può essere sottoposto al test anti HIV senza il suo consenso, se non per motivi di necessità clinica nel suo interesse, deve essere interpretato alla luce dell’art. 32 Cost., comma 2, nel senso che, anche nei casi di necessità clinica, il paziente deve essere informato del trattamento a cui lo si vuole sottoporre, ed ha il diritto di dare o di negare il suo consenso, in tutti i casi in cui sia in grado di decidere liberamente e consapevolmente. Dal consenso si potrebbe prescindere solo nei casi di obiettiva e indifferibile urgenza del trattamento sanitario, o per specifiche esigenze di interesse pubblico (rischi di contagio per i terzi, o altro). La Corte ha aggiunto che comunque, in tutti i casi, ” è onere del personale sanitario, ai sensi dell’art. 5, comma 1, della legge citata, qualora il test sia stato effettuato, dimostrare di avere adottato tutte le misure occorrenti allo scopo di garantire il diritto del paziente alla riservatezza e di evitare che i dati relativi all’esito del test e alle condizioni di salute della persona possano pervenire a conoscenza di terzi”.

Ricongiungimento coppie omosessuali
La Corte di Cassazione – Sezione I civile – con sentenza 17 marzo 2009 n. 6441 ha affermato che le coppie omosessuali formate da un italiano e un cittadino extracomunitario non hanno alcun diritto al ricongiungimento familiare nemmeno in presenza di un’attestazione di coppia di fatto rilasciata dal Paese di provenienza del partner straniero. La Corte ha precisato che la legge sull’immigrazione consente il ricongiungimento solo per il coniuge i figli e i genitori a carico esclusi dunque i conviventi di sesso uguale o diverso anche in presenza di un certificato di convivenza.

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Newsletter a cura di Mariano Bottaccio.

Editore: Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza
via G. Baglivi, 8 – 00161 Roma
Tel. 06 44230403-44230395 – Fax 06 44117455
Email:
info@cnca.it – Web: www.cnca.it

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