fbpx

E’ on line ComuNiCAre

La newslette del CNCA

logo_comunicare

Numero 38 / Maggio-giugno 2012 

In questo numero:

• Dal CNCA
• Dal Terzo settore
• Appuntamenti
Da Redattore sociale

DAL CNCA 

Nasce la campagna “Mettiamoci in gioco”, contro i rischi del gioco d’azzardo
In Italia crescono i fatturati del gioco d’azzardo, ma anche i costi sanitari, sociali, relazionali e legali della sua diffusione. Per questo 20 organizzazioni di vario genere hanno dato vita a “Mettiamoci in gioco”, campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo, presentata a Roma il 14 giugno scorso. La campagna è promossa da: ACLI, ADUSBEF, ALEA, ANCI, ANTEAS, ARCI, AUSER, Avviso Pubblico, CGIL, CISL, CNCA, CONAGGA, Federconsumatori, FeDerSerD, FICT, FITEL, Gruppo Abele, InterCear, Libera, Uisp. Obiettivo dell’iniziativa è quello di limitare la crescita forsennata del gioco d’azzardo, aumentare le tutele per la collettività e i giocatori, favorire gli interventi a favore dei giocatori “patologici”. Il 27 giugno la campagna ha organizzato, insieme alla Facoltà di Scienze politiche de La Sapienza Università di Roma, il seminario “Ti piace vincere facile? Gioco d’azzardo e pubblicità (ingannevole?)”, per riflettere sulle strategie di comunicazione con cui il gioco d’azzardo viene promosso, sul carattere illusorio di molti messaggi pubblicitari e sul rischio che corrono soprattutto le fasce più deboli. Relazioni di Matteo Iori, presidente del Conagga, Vanna Pizzi, vicepresidente di Federconsumatori e Michele Marangi, media educator.
Leggi il comunicato sulla nascita della campagna
Vedi sotto, nella sezione “Da Redattore sociale”, una sintesi dell’intervento di Matteo Iori

Salviamo lo stato sociale!
Il settimanale “Famiglia cristiana” ha lanciato un appello intitolato “Salviamo lo stato sociale”. Primi firmatari: don Vinicio Albanesi, don Luigi Ciotti, don Antonio Mazzi, don Armando Zappolini (tre di loro sono stati o sono presidenti del CNCA).
Leggi l’appello e aderisci

Futuri dai Sud: Assemblea nazionale del CNCA
A 30 anni dalla sua nascita, la Federazione si è data appuntamento a Napoli, il 21 e 22 giugno, per interrogarsi su alcuni principi e valori che hanno accompagnato e caratterizzato le storie collettive del CNCA. Partendo dalla riflessione da e su alcune esperienze significative (ma non esaustive), si sono rivisitati significati fondanti per la Federazione quali quelli della cultura dell’accoglienza e dell’appartenenza a un territorio, cercando di capire come tali culture e principi si siano sviluppati negli anni e nelle storie collettive. Il 21 giugno le diverse esperienze che si sono presentate – di varie parti d’Italia, da Milano a Catania, da Sesto San Giovanni a Foggia – hanno avuto come tratto unificante la legalità e l’illegalità intorno a temi determinati: beni confiscati/interventi di sviluppo; rifiuti, raccolta differenziata, energie rinnovabili; finanza/economia civile; aree degradate/lavoro di comunità. Il 22, invece, il tema è stato quello dell’appartenenza al Mediterraneo. Questo approccio centrato sul “raccontare storie” è stato molto apprezzato dai circa 80 partecipanti: l’idea è stata quella di esplorare cosa queste storie dicono di noi, ma anche dei nostri territori e degli attori con cui collaboriamo o di quelli con cui siamo agli antipodi. Grande successo hanno avuto anche i momenti ludici proposti a margine dell’assemblea, soprattutto le danze napoletane…

I 100 passi dei sindaci in ricordo di Peppino Impastato
100 passi per ricordare Peppino Impastato, ucciso dalla mafia 34 anni fa. È questa la distanza che separa quella che era a Cinisi la casa di Impastato – ora sede dell’associazione dedicata a lui e alla mamma – dalla casa di Badalamenti, il boss mafioso che ne decretò l’omicidio. 100 passi che sono stati percorsi, il 9 maggio scorso, anniversario della morte di Peppino, dai tanti sindaci e rappresentanti delle istituzioni che hanno voluto partecipare all’iniziativa promossa da Avviso Pubblico e dall’Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato. Alla manifestazione – che ha visto numerose attività nei giorni 8 e 9 maggio – hanno aderito anche diversi soggetti del terzo settore e del sindacato: Acli, Agesci, Arci, Cgil, Cnca, Emergency, Legambiente, Libera, Uisp. “La manifestazione di quest’anno, intitolata ‘I 100 passi dei Sindaci’,” ha spiegato Giovanni Impastato, presidente di Casa Memoria Impastato, “è stata un riconoscimento ai sindaci e agli esponenti delle istituzioni che – in risposta alla decisione del sindaco leghista di Ponteranica, nel 2009, di eliminare ogni riferimento a Peppino dalla biblioteca comunale del paese – hanno dedicato strade, piazze e siti alla sua memoria.”
Vai al sito di Casa Memoria Impastato

Terzo Libro Bianco sulla legge Fini Giovanardi
Il 25 giugno, alla vigilia della Giornata mondiale dell’Onu sull’abuso di sostanze stupefacenti, Antigone, CNCA, Forum Droghe e Società della Ragione, con l’adesione di Magistratura Democratica e Unione Camere Penali, hanno presentato il Terzo Libro Bianco sugli effetti della legge Fini-Giovanardi.
Vai sul sito di Fuoriluogo per scaricare il dossier e la sintesi.

Social Day: i bambini e i ragazzi agiscono la cittadinanza
Grande successo per il Social Day promosso quest’anno dal CNCA in varie parti d’Italia. L’idea che sta alla base dell’iniziativa è molto semplice: i ragazzi partecipanti cercano un lavoro che svolgono, tutti quanti, in un giorno prestabilito; la somma dei proventi ricevuti durante la giornata viene indirizzata a un progetto di cooperazione internazionale. La forza motrice del Social Day sta in ognuna delle tappe che portano alla giornata di lavoro. I ragazzi sono coinvolti, infatti, in un lungo percorso di formazione, di educazione alla cittadinanza solidale più che di semplice beneficenza. Queste le diverse tappe del Social Day: 21 aprile, in tre città della Lombardia (Milano, Garbagnate, Bollate), in diciassette città delle province di Vicenza (incluso il capoluogo) e di Treviso e in due città dell’Umbria (Perugia e Foligno); 4 maggio, in due città della Basilicata (Brienza e Potenza); 4 giugno in Sicilia, ad Acireale. I numeri parlano da soli: 4200 ragazzi e ragazze partecipanti nella sola provincia di Vicenza, 5500 ragazzi e ragazze partecipanti in tutta Italia; più di 1000 offerenti lavoro tra privati, imprenditori, amministrazioni locali, associazioni, patronati, organizzazioni cittadine; 30 istituti scolastici coinvolti, più di 50 scuole; più di 29.000 euro raccolti nella provincia di Vicenza e più di 30.000 euro in tutta Italia.

Video contest “La forma dei desideri”
Il Gruppo Giovani Politiche del CNCA promuove il video contest “La forma dei desideri”: la proposta, rivolta a giovani anche non collegati a organizzazioni del CNCA, è quella di realizzare un breve videoclip (massimo 120 secondi) in cui esplorare paura e desiderio nella nostra quotidianità, nell’ambito degli stili di vita, nella misura in cui agitano i nostri sogni, il nostro rapporto con il futuro, la società, le altre persone. Un contest (non un concorso) per condividere i video prodotti e discuterci un poco sopra, per presentarli agli eventi del CNCA (e non solo…) e utilizzarli come stimolo, provocazione, punto di partenza. Un contest per ribadire ancora una volta l’importanza e il valore di quello che i giovani esprimono, per ricordarci che forse, in questa stagione difficile in cui gli adulti non riescono più a desiderare, i giovani ci possono aiutare a riportare al centro il desiderio e allontanare la paura di non saper costruire un domani. Il contest rimarrà aperto fino al 31.10.2012. Tutti i materiali per partecipare sono reperibili sul blog laformadeidesideri.wordpress.com. Info: 348 9963171, videocontest@cnca.it.

Il ruolo delle minoranze oggi. Incontro con Goffredo Fofi
L’8 maggio il Gruppo Spiritualità della Federazione ha organizzato un incontro con Goffredo Fofi per ragionare sul ruolo delle minoranze. Fofi è stato tra l’altro autore, recentemente, del libro La vocazione minoritaria – Intervista sulle minoranze, a cura di Oreste Pivetta editore Laterza.
Leggi un resoconto dell’incontro

Giovani & lavoro. Information technology fattore abilitante
Il CNCA e Microsoft continuano la collaborazione nata negli anni scorsi con un nuovo progetto, intitolato “Giovani & lavoro. IT fattore abilitante”, grazie al quale si intende favorire l’alfabetizzazione informatica o il rafforzamento delle competenze già possedute di 3.000 giovani, in 11 regioni italiane. L’azione formativa verterà anche sulle abilità relazionali e la capacità di gestione del progetto di futuro e di lavoro. Per questo don Armando Zappolini, presidente del CNCA, ha partecipato a Milano, l’8 giugno, al Microsoft NGO Day 2012, l’evento organizzato ogni anno da Microsoft Italia su tecnologia informatica e azione solidale.

Seminario “Lotta alla droga. I danni collaterali”
Nel 2009 l’accusa agli organizzatori di “agevolazione all’uso di sostanze stupefacenti” costrinse di fatto all’esilio dall’Italia il Rototom Sunsplash, il più grande festival reggae d’Europa, che si teneva a Osoppo, in provincia di Udine. Ora, a distanza di tre anni, è stato rinviato a giudizio Filippo Giunta, fondatore e responsabile dell’evento, in base a un articolo della legge Fini Giovanardi sulle droghe. Per questo Forum Droghe, La Società della Ragione, Antigone, Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza, Unione Camere Penali e Magistratura Democratica hanno deciso di organizzare proprio a Udine, l’1 giugno, una giornata di studio di livello nazionale intitolata “Lotta alla droga. I danni collaterali”, con l’intenzione di mettere sul banco degli imputati la legge Giovanardi, per le conseguenze che provoca sul funzionamento della giustizia e sul sovraffollamento delle carceri, e per offrire una prospettiva ragionevole ed efficace sul terreno della riforma della legislazione sulle droghe.
Leggi tutto

Il vento che soffia dal Sud
Il CNCA e la Caritas di Adria e Rovigo hanno organizzato a Rovigo, il 23 maggio, l’assemblea laboratorio “Il vento che soffia dal Sud”. Gli eventi ai quali abbiamo assistito nel 2011 e nei primi mesi del 2012 in Medio Oriente e Nord Africa hanno colto tutti di sorpresa, forse anche gli stessi protagonisti. Le centinaia di migliaia di persone scese nelle piazze e nelle strade, in gran parte giovani perché giovani sono queste società, sono state mosse da sentimenti non così diversi da quelli che animano chi protesta e reclama giustizia e diritti in qualsiasi parte nel resto del mondo. L’assemblea laboratorio è partita proprio da questa spinta forte alla conquista dei diritti democratici fondamentali. La mattinata è stata dedicata a una serie di relazioni sul fenomeno migratorio, sul modo in cui l’Europa vi fa fronte, sul ruolo della Pubblica amministrazione nel governo dei flussi migratori e sull’accoglienza dei rifugiati. Il pomeriggio, invece, si sono tenuti dei laboratori aperti a operatori del CNCA, della Caritas e di altri servizi.
Leggi tutto

Dipendenze, i percorsi per l’integrazione di modelli e prassi
Il 15 maggio scorso si è svolto a Pontedera (PI), presso la Comunità terapeutica La Badia, il Seminario di lavoro: “Dipendenze. Integrazione tra modelli e prassi. Quali i percorsi possibili?”. Scopo dell’iniziativa era quello di coinvolgere operatori del pubblico e del privato sulla necessità di riscrivere parti dei nostri approcci alle dipendenze, nell’ottica di un’alta integrazione tra unità di offerta e modelli d’intervento diversi. L’esigenza e l’urgenza di un seminario di questo tipo è nata dalla constatazione che, attualmente, i fenomeni connessi alle tossicodipendenze rappresentano in Italia situazioni, domande, stili di vita e bisogni estremamente diversificati e complessi. Tali fenomeni, nella loro variabilità, ormai interrogano il sistema dei servizi d’intervento (pubblici e del privato sociale) con sfaccettature di bisogni, persone e contesti difficilmente semplificabili o leggibili con le classiche categorie interpretative del disagio individuale o della semplificazione dell’emarginazione sociale. Il seminario ha avuto un ottimo livello di partecipazione e il coinvolgimento attivo di qualificati Responsabili di dipartimenti delle dipendenze, di direttori ed operatori di strutture di accoglienza pubbliche e private e di servizi di riduzione del danno e a bassa soglia. Le prime conclusioni tratte dai lavori del seminario esprimono l’esigenza di una maggiore sperimentazione di approcci ispirati a una complementarietà orizzontale tra professioni e saperi diversi, tra mandati e risorse da ridefinire: connessione e integrazione continuativa tra offerte ambulatoriali e residenzialità, ma anche tra i servizi della riduzione del danno o della risposta sociale e tutto il resto del sistema di intervento e cura. È questa la sfida cui sono chiamati i servizi per le dipendenze: rimodellare, insieme, i sistemi di presa in carico, cura e riabilitazione, attraverso il confronto permanente e la valutazione tra tutti gli attori coinvolti.

Officine migranti: laboratorio di CNCA Toscana e Arci Toscana
CNCA Toscana e Arci Toscana, in collaborazione con Caritas Toscana, Associazione Trame e Associazione Casa Valdera, hanno promosso il laboratorio regionale “Officine migranti”, che si è tenuto il 13 giugno a Pontedera (Pi). L’iniziativa è nata dalla comune volontà dei soggetti promotori di fissare, a partire dai territori, un punto fermo delle migliori pratiche realizzate negli ultimi anni in riferimento all’evoluzione e al mutamento dei fenomeni migratori. Partendo dal presupposto che sia giunto il momento – a dispetto delle campagne mediatiche basate sulla “paura dell’invasione” – di restare ben saldi nel difendere tutta una serie di diritti acquisiti e di provare a tracciare, leggendo la realtà sociale, le nuove frontiere nel campo dell’immigrazione. Il laboratorio ha dato ampio spazio ai lavori di gruppo ed è stato chiuso da un intervento di Salvatore Allocca, assessore al Welfare e politiche per la casa della Regione Toscana.

Diritti dei minori e compatibilità economiche. Un convegno
Può la tutela del minore dipendere dalla disponibilità di risorse economiche? E’ questa la domanda da cui è nato il convegno “Diritto di tutela. dovere di cura. Bambini e ragazzi, bene comune tra responsabilità sociali e carenza di risorse”, promosso da Caritas Ambrosiana e CNCA Lombardia e tenutosi a Milano il 14 giugno. Hanno partecipato all’appuntamento diversi attori della società per individuare le premesse per sortire insieme da questa fase di crisi. Il presupposto degli organizzatori è che solo una ri-definizione collettiva delle priorità e delle garanzie essenziali permetta di offrire a ogni bambino e ragazzo il diritto a una buona crescita.

Il CNCA Toscana a Terra Futura
Il 25 maggio il presidente del CNCA Toscana, Fabrizio Mariani, è stato invitato a portare il proprio contributo a un incontro/dibattito organizzato dalla Conferenza permanente delle autonomie locali nell’ambito della manifestazione “Terra Futura”, svoltasi a Firenze. L’iniziativa, dal titolo “La differenza del fare: le persone nel futuro dell’economia”, è nata dall’urgenza di evidenziare il ruolo non solo sociale, ma anche politico ed economico, che le varie componenti del Terzo Settore possono svolgere verso un’economia civile di mercato che, alla luce della crisi in atto, può e deve essere ripensata e riformata. Mariani ha restituito ai presenti le riflessioni che, ormai da tempo, il CNCA sta portando avanti all’interno dei vari cartelli nazionali di cui fa parte (I Diritti alzano la voce, Cresce il Welfare cresce l’Italia), sostenendo che occorre dare segnali di forte discontinuità rispetto a come la politica ha considerato sino ad oggi il nostro sistema di welfare e ribadendo con forza che soltanto rimettendo al centro la persona e suoi i diritti universali e di cittadinanza si potrà trovare la strada giusta per una ripresa, anche economica, del nostro Paese. Per fare questo, ha proseguito Mariani, occorre uscire fuori dai recinti che nel tempo come Terzo Settore ci siamo costruiti intorno, riprendendo e rafforzando il dialogo con settori dell’attivismo civico che si occupano di beni comuni, ambiente, economie civili e partecipate. Solo così sarà possibile dare vita a nuove forme di partecipazione sociale e stili di vita inediti che possano influire concretamente anche sul futuro dell’economia.

Gioco d’azzardo: in Trentino nasce l’Alleanza nel contrasto e nella prevenzione del gioco d’azzardo patologico
Il CNCA Trentino Alto Adige ha partecipato all’organizzazione a Trento, il 2 e 3 maggio, dell’iniziativa “Gioco d’azzardo. Due giorni per sensibilizzare e informare”, promossa dall’Università degli studi di Trento, il Comune di Trento, l’associazione di auto mutuo aiuto Ama e l’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento. Il 2 maggio si è tenuto un momento formativo aperto a operatori e direttori di casse rurali, baristi, tabaccai, esercenti, giornalisti e amministratori comunali per essere informati sul fenomeno dilagante del gioco d’azzardo e poter essere sensibilizzati su quello che è possibile fare per la tutela dei cittadini. Il 3 maggio, invece, presso la Facoltà di Sociologia di Trento, si è tenuto un convegno sul tema. In tale occasione è stato sottoscritto un documento intitolato “Alleanza per la tutela e la responsabilità condivisa nel contrasto e nella prevenzione del gioco d’azzardo patologico” da parte di: Comune di Trento, l’associazione di auto mutuo aiuto Ama, Provincia autonoma di Trento, Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento, Comune di Rovereto, Casse Rurali Trentine, Consorzio Comuni Trentini, Confesercenti, Ordine dei Giornalisti, CNCA, Federazione Italiana Tabaccai, Consolida, Caritas.
Scarica il testo dell’accordo

Costituito il CNCA Basilicata
il giorno 16 aprile 2012 si è costituito ufficialmente il “Coordinamento Lucano Comunità di Accoglienza – Federazione Regionale” presso la sede sita in Viale del Basento 102 a Potenza. I soci fondatori sono: l’Associazione Insieme Onlus di Potenza, la Cooperativa Sociale ISKRA di Sala Consilina (Sa), l’Associazione AGAPE di Marconia di Pisticci (MT), CE.ST.RI.M. (Centro Studi e Ricerche sulla Realtà Meridionale) di Potenza, L’Aquilone Insieme Cooperativa Sociale Onlus di Potenza. Vincenzo Martinelli, de L’Aquilone Insieme, è stato eletto presidente. Vice presidente è stato nominato Nicola Russo dell’Associazione AGAPE e consigliere Francesco Manzolillo di ISKRA. Le deleghe assegnate sono le seguenti: Tossicodipendenza all’Associazione Insieme, Progettazione all’ISKRA, Minori ad AGAPE, Tratta al CE.ST.RI.M.

DAL TERZO SETTORE 

“Cresce il Welfare, cresce l’Italia” scrive a Monti: “Caro Governo, è l’ora del sociale”
“Cresce il Welfare, cresce l’Italia”, la rete promossa da circa 50 organizzazioni sociali e del sindacato, ha presentato il 26 maggio, a Terra Futura in un incontro assai affollato, la sua lettera rivolta al presidente del Consiglio Monti, con la partecipazione di Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, e Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia. «Si sta vivendo – vi si scrive tra l’altro – una situazione paradossale che non si era mai verificata: al pesante aumento delle tasse corrisponde una diminuzione dei servizi e delle tutele». Si chiedono dunque «atti concreti che definiscano i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali» e il rifinanziamento del Fondo Nazionale delle Politiche Sociali che «fino all’attuazione del federalismo fiscale resta l’unico strumento di finanziamento dei diritti soggettivi e delle politiche sociali nelle Regioni e nei Comuni»
Scarica il testo completo della lettera

Firma contro il ddl Di Paola che aumenta la spesa pubblica e la spesa militare!
Il ministro della Difesa Di Paola ha pensato bene, in tempi di duri tagli al bilancio pubblico, di aumentare la spesa militare. La Tavola della Pace lancia un appello al Parlamento perché venga fermato il ddl di revisione dello strumento militare messo a punto dal ministro. Il CNCA e tante altre organizzazioni sociali hanno già aderito.
Leggi l’appello e aderisci

12 giugno 2012, Roma
Assemblea nazionale della campagna StopOPG
Il 12 giugno si è tenuta a Roma l’Assemblea nazionale della campagna StopOPG, a cui aderisce anche il CNCA. Continua la mobilitazione per chiudere definitivamente, e senza trucchi, gli Ospedali psichiatrici giudiziari e per fermare gli attacchi contro la legge Basaglia. Saranno organizzate iniziative e livello nazionale e territoriale, intanto fino a marzo 2013, termine stabilito dalla recente legge per la chiusura degli OPG. A nove mesi dal termine previsto dalla legge per la chiusura degli OPG, infatti, il rischio è che tutto si riduca al trasferimento degli internati nelle nuove strutture previste, aprendo i cosiddetti “mini Opg” in tutte le regioni italiane. Lo conferma la bozza di Decreto proposta dal Governo ora in discussione con la Conferenza delle Regioni. E ciò mentre procede il dibattito alla Camera sul testo di controriforma della legge Basaglia (relatore on. Ciccioli) che, secondo StopOpg, “non è altro che il tentativo di ricostruire i manicomi riaprendo una stagione buia che consideravamo definitivamente archiviata”. Ecco perché StopOPG rivendica l’immediato riparto alle Regioni delle risorse ad hoc stanziate dalla legge 9/2012 sugli Ospedali Psichiatrici Giudiziari per offrire un’assistenza alternativa alle persone internate: 38 milioni di euro nel 2012 e 55 milioni di euro dall’anno 2013, che possono contribuire, se assegnate subito ai Dipartimenti di Salute Mentale, alla costruzione dei budget di salute fuori dagli OPG. Riprodurre invece con le nuove strutture pratiche di istituzionalizzazione, con il binomio “cura e custodia” tipico del manicomio, sarebbe un fallimento. La mobilitazione lancia anche un nuovo allarme per i continui tagli al finanziamento del Servizio sanitario e al welfare. Per questo proseguiranno le iniziative a sostegno del welfare locale, nel territorio, dove si gioca, con Regioni, ASL e Dipartimenti di Salute Mentale, gran parte delle possibilità di costruire l’alternativa al modello manicomiale, e quindi anche all’OPG. La presenza dei comitati StopOPG ormai in 18 regioni, intervenuti all’assemblea, è un segno positivo, che, a partire dal lavoro per la salute mentale, propone un “modello sociale” inclusivo e più giusto. È stata decisa anche una specifica attività per l’advocacy e il sostegno alla tutela legale delle persone internate. Infine, è stato confermato l’impegno, con l’avvio di uno specifico tavolo di lavoro, per la modifica degli articoli del codice penale e di procedura penale inerenti a imputabilità, pericolosità sociale e misure di sicurezza, all’origine del retrivo istituto giuridico dell’OPG.
Ascolta la registrazione integrale dell’Assemblea realizzata da Radio Fuori Onda

V rapporto di aggiornamento sulla Convenzione Onu sui diritti dei minorenni in Italia
Aumento della povertà, della dispersione scolastica, del lavoro minorile e dell’esclusione sociale. Sono i drammatici effetti della crisi e del progressivo calo di risorse destinate alle politiche per l’infanzia e l’adolescenza, che stanno soffocando i diritti di molti bambini d’Italia. Ma soprattutto mancano dati certi: persiste infatti la carenza di un sistema di raccolta dati, rappresentativi e uniformi tra le varie Regioni, per la misurazione di diversi fenomeni che riguardano i minori, come pedofilia e pornografia, condizioni di adottabilità, sulla violenza, sul maltrattamento dei bambini, sui minori con disabilità, inclusi quelli in età compresa tra 0 e 6 anni e sui minori fuori dalla famiglia. Queste alcune delle considerazioni contenute nel “5° Rapporto di aggiornamento sulla Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza”, curato dal Gruppo CRC (che riunisce 85 associazioni e organizzazioni del terzo settore), e presentato a Milano il 5 giugno alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero, e del Garante per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Vincenzo Spadafora. Il Rapporto fotografa ogni anno la condizione dei minori e degli adolescenti in ogni ambito della loro vita (famigliare, sociale, educativa, sanitaria, legale, ecc.), ne valuta le criticità ed esprime raccomandazioni alle istituzioni competenti al fine di garantire il rispetto dei loro diritti.
Leggi tutto e scarica il testo integrale del rapporto

Tavolo Nazionale Affido e Associazione magistrati per i minorenni si incontrano
Il 31 maggio, a Milano, si è svolto il primo incontro tra l’Associazione Italiana Magistrati per i minorenni e la famiglia (Aimmf) e il Tavolo Nazionale delle associazioni e reti di famiglie affidatarie. Al centro del confronto la situazione dell’affidamento familiare in Italia e le possibili piste di riflessione e azione comune per rilanciare la tutela del diritto dei bambini e dei ragazzi a crescere in famiglia.
Il Tavolo Affido, il 12 giugno, ha anche rivolto un invito a tutti i responsabili di reti e associazioni familiari italiane per collaborare insieme su alcuni punti specifici.
Leggi il comunicato stampa dell’incontro con l’Aimmf
Leggi la lettera del Tavolo Affido

Mobilitazione permanente degli operatori sociali contro la Regione Lazio e il Comune di Roma. Un operatore arrestato e processato per direttissima con un’accusa assurda
Continua a Roma e nel Lazio la mobilitazione degli operatori sociali contro la Regione, da una parte, e il Comune di Roma, dall’altra. Il 7 giugno è stato organizzato un presidio davanti al Palazzo della Regione, organizzato dal Social Pride per dire no alla legge Forte sul riordino dei servizi e degli interventi sociali regionali. All’iniziativa hanno partecipato la rete degli studenti e i genitori dei ragazzi disabili, psicologi, operatori e semplici cittadini, gli operatori del terzo settore, associazioni, cittadini e utenti. In base all’analisi fatta dal CNCA Lazio e da altre realtà di terzo settore, la 226/2011 rischia di frammentare l’assistenza a livello locale. Sotto accusa soprattutto l’istituzione di Oasi, l’organismo per le azioni integrate che produrrebbe una nuova dimensione burocratica, allontanando chi ha bisogno di aiuto dalle strutture specializzate. Il centro-destra ha rifiutato il confronto con una delegazione del Social Pride e di altre realtà di terzo settore. All’incontro finalmente ottenuto nella sala Di Carlo erano presenti solo alcune forze di opposizione.
In occasione degli Stati Generali del Sociale e della Famiglia organizzati dal Comune di Roma, in programma il 26 e il 27 giugno, invece, diversi soggetti del terzo settore romano e laziale – tra cui Social Pride, Municipi Social Club, Forum Terzo Settore Lazio, Città Visibile, CNCA, Assemblea permanente delle Donne per i consultori, Action, Coordinamento lavoratori cooperative sociali – hanno preparato un dossier sulla politica sociale del Comune intitolato “Alemanno. I DISSEstati Generali del Sociale”. Il 26 giugno alcuni operatori sono andati a distribuire il dossier davanti alla sede della manifestazione organizzata dal Comune. Stefano Regio, presidente della cooperativa sociale Il Cammino, e Cluadio Tosi, che tra l’altro lavora per il Cesv-Centro servizi volontariato del Lazio, sono stati fermati dalle forze dell’ordine ed è stato aperto un procedimento penale contro di loro. Tosi, il giorno successivo, si è recato presso la sede degli Stati Generali con un accredito stampa fornito da “Reti solidali”, rivista dei Csv del Lazio. Prima è stato fatto passare, poi è stato arrestato e processato per direttissima con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Un fatto che il CNCA ha duramente stigmatizzato. Tosi è stato assolto oggi con formula piena.
Leggi il resoconto completo dell’iniziativa del 7 giugno
Scarica il documento “Alemanno. I DISSEstati Generali del Sociale”
Leggi il comunicato stampa in cui il CNCA prende posizione sull’arresto di Claudio Tosi

In Campania invece c’è il “Welfare Day”
L’attivazione degli operatori continua anche in Campania. L’8 giugno è stato organizzato a Napoli il Welfare Day, una mobilitazione regionale promossa dal Collettivo Operatori Sociali e sostenuta dal Comitato Il Welfare non è un Lusso. L’iniziativa è stata indetta “per rivendicare la centralità delle politiche sociali e la dignità e professionalità degli operatori sociali manifestazione e sciopero degli operatori sociali”. La piattaforma della mobilitazione verteva sui seguenti punti: contro i tagli alla spesa sociale, per il ripristino del Fondo Sociale Nazionale, per i livelli minimi di assistenza, per lo stanziamento di fondi adeguati da parte della Regione, per il ripiano immediato del debito sociale e socio-sanitario da parte delle Pubbliche Amministrazioni, per un sollecito piano di rientro del debito accumulato dal Comune di Napoli, per l’utilizzo immediato dei fondi europei destinati al sociale, contro la precarietà del lavoro sociale. 

APPUNTAMENTI 

9 luglio 2012, Roma
Uscire dalla crisi con un’altra Europa
Importante giornata internazionale di incontri e dibattiti promossa dalla Green European Foundation in collaborazione con la campagna Sbilanciamoci!. Tre le sessioni previste: Il ruolo della società civile e dei movimenti; Politica, democrazia e diritti per un’altra Europa; Lavoro, giustizia e sostenibilità per un’economia diversa.
Leggi il programma

7-9 settembre 2012, Firenze
Summer school 2012 “Carcere e droghe in tempi di politiche securitarie. Tra retorica correzionale e buone pratiche di accoglienza”
L’appuntamento annuale organizzato da Forum Droghe, CNCA e Coordinamento Toscano Comunità di Accoglienza.
Leggi la presentazione dell’iniziativa e la bozza di programma

28-29 settembre 2012, Lampedusa
Esecutivo del CNCA “allargato” a dirigenti e operatori della Federazione
In un luogo simbolo dell’emigrazione verso l’Italia e l’Europa, il CNCA si interrogherà sui movimenti migratori e le politiche necessarie. Previsti una visita al campo di accoglienza e incontri con realtà istituzionali, associative, internazionali presenti nell’isola. Chi fosse interessato può mandare un’email a segreteria.generale@cnca.it, entro il 6 luglio.

Settembre-ottobre 2012
Percorso formativo Sottosopra
Proposto da CNCA Toscana e Forum Droghe con il finanziamento della Regione Toscana, il percorso consiste in una formazione – totalmente gratuita – per un nuovo modello operativo rivolto a giovani consumatori “invisibili” ai servizi “formali” di cura.
Scarica il programma e la scheda di iscrizione

10-13 novembre 2012, Milano
XI Congresso dell’Associazione mondiale per la riabilitazione psicosociale
Vai al sito della manifestazione

DA “REDATTORE SOCIALE”

Cominciamo in questo numero una collaborazione con l’agenzia di stampa “Redattore sociale”, da cui sono tratti gli articoli che troverete in questa sezione.


Gioco d’azzardo, in 11 anni in Italia spesa quintuplicata. E nel 2012 si potrebbe arrivare a 100 miliardi
Dai presentati oggi dalla campagna “Mettiamoci in gioco”. Iori (Conagga): “Dal 2009 al 2011 fatturato aumentato del 47%. Nel 2011 si sono spesi oltre 106 milioni di euro per pubblicizzare i giochi d’azzardo”

Roma, 27 giugno 2012 – La spesa per il gioco d’azzardo in Italia negli ultimi undici anni è più che quintuplicata, passando dai 14,3 miliardi di euro incassati nel 2000, ai 79,9 miliardi del 2011. E per il 2012 la tendenza non cambia. Nel primo trimestre sono stati spesi 22,756 miliardi di euro con un aumento del 26,7% rispetto al primo trimestre del 2011e una proiezione sull’anno fra i 90 e i 100 miliardi di euro. Un mercato che va a gonfie vele, nonostante la crisi, quello emerso dal primo seminario “Ti piace vincere facile? Gioco d’azzardo e pubblicità (ingannevole?)” tenutosi questa mattina presso l’università Sapienza di Roma e organizzato dalla Campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo, “Mettiamoci in gioco”. Una iniziativa promossa da una ventina di associazioni, tra cui le Acli, l’Anci, l’Auser, il Cnca, la Cgil, il Conagga, l’Arci, la Fict, Libera e altre ancora.
“Negli ultimi 15 anni si è passati dalla possibilità di fare tre giochi alla settimana in giorni prestabiliti, alla possibilità di farne alcune decine – ha spiegato Matteo Iori, pesidente del Conagga (Coordinamento nazionale gruppi per giocatori d’azzardo) e dell’associazione Centro sociale Papa Giovanni XXIII –. La maggior parte dei quali praticamente a tutte le ore della giornata”. Cresce anche il fatturato. “Dal 2009 al 2011 è aumentato del 47% – ha aggiunto Iori – e ritenendo che questo possa essere successo anche per la spesa in marketing, questo significa che nel 2011 si sono spesi oltre 106 milioni di euro per pubblicizzare i giochi d’azzardo”. Una proliferazione “voluta da specifiche scelte governative”, ha affermato Iori, a cui è seguita una crescita dei messaggi pubblicitari. “La spesa investita in questo settore dalle industrie del gioco è certamente di tutto rispetto: nel 2009 risultavano investiti oltre 72,3 milioni di euro, con la Lottomatica che primeggiava con i suoi 36 milioni, seguita a ruota dalla Sisal con altri 29,5 milioni”.
Tuttavia, mentre aumentano gli investimenti nella pubblicità, non sempre questa si rivela del tutto corretta. “Osservando i messaggi promozionali dei giochi d’azzardo notiamo un filo conduttore: tutti sono tesi a far credere ai giocatori che la vincita sia a portata di mano, che sia facile vincere”, ha spiegato Iori. Ma la realtà è diversa. “Le probabilità di vincere i grandi premi sono una su parecchi milioni a seconda dei giochi – ha specificato –, ma le persone sono comunque attratte dal canto delle sirene che rischia di farli naufragare”.
Secondo Iori, è difficile comprendere appieno i numeri delle basse probabilità di vincita. Come accade per esempio con il Miliardario, il gratta e vinci da 5 euro, dove le probabilità di vincere il primo premio sono una su sei milioni, cioè lo 0,000016%. “Per comprendere cosa significa, basta disporre i biglietti del Miliardario per terra – ha spiegato –, uno affianco all’altro. Per trovarne uno che vinca il premio massimo, occorre coprire una distanza che va da Milano a Potenza, per oltre 900 chilometri. In tutto questo spazio, di biglietto vincente il primo premio ce n’è solo uno”. Non si salvano neanche i biglietti ‘sfortunati’. Dietro ognuno di questi, ha aggiunto Iori, possono celarsi dei veri e propri trabocchetti. Da una ricerca condotta dall’associazione Centro sociale Papa Giovanni XXIII è emerso come “nel 40% dei casi i biglietti perdenti avevano un solo numero di differenza dal biglietto che avrebbe permesso al giocatore di vincere il premio massimo da mezzo milione di euro. Anche questo per la mente del giocatore diventa un rinforzo a riprovare e perseverare nel gioco”.
Nel mondo. A livello mondiale, ha spiegato Iori, il mercato regolamentato dei giochi ha registrato, nel 2009 una raccolta complessiva di circa 335 miliardi di dollari. Ma se l’Europa ha un terzo del mercato mondiale, l’Italia spicca su tutti i paesi confinanti. “Se analizziamo le nazioni a noi più vicine, scopriamo che l’Italia nel 2009 ha fatturato 54,4 miliardi di euro – ha aggiunto Iori –, mentre Spagna e Francia (che hanno anch’esse una lunga tradizione di gioco d’azzardo) hanno fatturato17 miliardi di euro e 19,3 miliardi”. Il primato dell’Italia è nel mondo delle lotterie istantanee. “I nostri Gratta e Vinci hanno raccolto 12,3 miliardi di dollari nel solo 2010, il 19% per mercato mondiale. Al secondo posto il mercato francese che vale appena 5,6 miliardi, mentre il terzo in classifica è il mercato cinese”. Per quanto riguarda il gioco online, invece, l’Italia ha il 23% del mercato mondiale, pur rappresentando solo l’1% della popolazione mondiale. “Gli italiani sono tra i più assidui frequentatori di poker room, siti di scommesse sportive e di casinò online e contribuiscono per quasi un quarto al mercato mondiale del gioco online”. Stilando una classifica nazionale, invece, si nota come le regioni sul podio per spesa pro capite siano il Lazio, la Campania e l’Abruzzo, seguite da Lombardia, Emilia Romagna e Trentino. Agli ultimi posti Sardegna, Sicilia, Basilicata e Calabria. A giocare, sono maggiormente le persone che hanno un lavoro precario o i cassintegrati. “Secondo il Censis – ha spiegato Iori –, se il 70,8% di chi ha un lavoro a tempo indeterminato dichiara di giocare d’azzardo, sono l’80,2% dei lavoratori saltuari o precari che dichiarano di giocare e l’86,7% dei cassintegrati”.

———-

“Subito la riforma dell’assistenza o sarà il declino”. Le proposte del Network non autosufficienza
Road map, Fondo per il futuro della non autosufficienza, indennità di accompagnamento, Isee: il Patto “dovrebbe contenere una visione strategica del settore nel medio periodo e alcune azioni per iniziare a tradurla in pratica”

ROMA, 27 giugno 2012 – Il sistema degli interventi a favore dei non autosufficienti in Italia comincia a scricchiolare. Rette di case di riposo sempre più alte, qualità dell’assistenza in pericolo, riduzione delle prestazioni a domicilio, un crescente numero di anziani escluso dal servizio pubblico ne sono alcuni tra i sintomi. Se non si interviene, dai primi sintomi si passerà alla crisi conclamata. Parte da questo assunto il Network Non Autosufficienza (NNA), nato da un’idea di Cristiano Gori, che ha elaborato un appello con idee, dati, e proposte perché il Governo costruisca un progetto per il futuro dell’assistenza agli anziani in Italia. L’appello viene presentato oggi a Roma dai componenti del Network: Anna Banchero, Enrico Brizioli, Cristiano Gori e Marco Trabucchi.
“Se vuole modificare la situazione il Governo nazionale può fare molto, senza costi aggiuntivi per il bilancio pubblico – si sottolinea -. Si tratta, però, di puntare sul settore e di costruire un progetto rivolto al futuro”. Il Patto per gli anziani non autosufficienti, secondo il network, dovrebbe essere sottoscritto entro l’autunno. Pena il declino. E l’auspicio è che l’Esecutivo agisca.
Pericolo declino. “Il sistema italiano di assistenza alle persone non autosufficienti (Anziani e adulti con disabilità) – si legge nell’appello – viene da un decennio di lento, ma costante, miglioramento. Gli interventi oggi disponibili, tuttavia, sono ancora lontani dal rispondere adeguatamente ai bisogni mentre il numero degli anziani continua ad aumentare. Si manifestano i primi segni di un declino che – se non contrastato – metterà a repentaglio l’ampiezza e la qualità degli interventi”.
Per far partire la riforma “ci vuole un Patto per gli anziani non autosufficienti, sottoscritto dallo Stato insieme a Regioni e Comuni – sottolinea il network non autosufficienza nell’appello -. Il Patto si può siglare in pochi mesi. Esiste infatti ampio consenso tra gli esperti su quali azioni dovrebbe realizzare lo Stato per riformare l’assistenza agli anziani”. E il suo avviamento “richiederebbe uno sforzo economico marginale al bilancio pubblico”.
Il patto. Il Governo ha quasi ultimato la riforma dell’Isee. “Si tratta di un risultato importante – afferma il Nna -, che ora va collocato in un progetto complessivo. La strada è un Patto per gli anziani non autosufficienti condiviso da Stato, Regioni e Comuni, al fine di avviare la riforma dell’assistenza. Lo comporrebbero quattro parti.
Una “road map” 2013-2017. Il cuore del Patto sarebbe la definizione di una visione strategica di rafforzamento del settore per il periodo 2013-2017. “Si supererebbe così l’anomalia che vede lo Stato italiano privo di una propria strategia d’azione su ‘cosa fare’ per il sempre più ampio numero di anziani non autosufficienti e di loro familiari”.
Il suggerimento è quello di seguire una prospettiva di gradualità. “Per cominciare, nel primo anno, bastano solo 400 milioni (necessari al Fondo per il futuro della non autosufficienza, le altre azioni previste sono a costo zero). Al rafforzamento del sistema saranno successivamente necessarie risorse ulteriori, la cui tempistica di reperimento potrà essere definita in base all’evoluzione del quadro economico. Occorre, nondimeno, considerare la diversa ampiezza dei servizi presenti nelle varie Regioni e pensare percorsi di rafforzamento ‘disegnati su misura’ per ciascuna di esse”.
Il punto di arrivo del percorso consiste nella definizione dei livelli essenziali di assistenza per gli anziani non autosufficienti, stabilendo standard adeguati di presenza di servizi per le Regioni. “Standard che riguardino i servizi a domicilio, le strutture residenziali e i centri diurni”. E bisognerebbe definire protocolli, linee guida e altri strumenti che promuovano la qualità dei servizi nei diversi territori”.
Il Fondo per il futuro della non autosufficienza. Quali le azioni da mettere in campo subito? “Nell’assistenza alle persone non autosufficienti i tagli degli ultimi anni si sono concentrati sui servizi alla persona (a domicilio, in strutture residenziali). Qui, pertanto, non è realistico pensare di avviare un percorso di rafforzamento senza un, pur limitato, stanziamento – si afferma –. L’idea è di reintrodurre subito un finanziamento nazionale di dimensioni contenute, dunque compatibile con le attuali ristrettezze di bilancio, ma che possa svolgere una funzione di volano. Sarebbe denominato “Fondo per il futuro della non autosufficienza”. Lo Stato potrebbe stanziare gli stessi 400 milioni del pure esile “Fondo nazionale per le non autosufficienze”, abolito nel 2011.
Rispetto alle regole previste da quest’ultimo, però, lo Stato richiederebbe alle Regioni indicazioni più precise circa l’utilizzo delle risorse stanziate. Il primo anno il nuovo Fondo avrebbe una funzione “tampone” rispetto ai recenti tagli.
Il modello europeo dell’indennità di accompagnamento. La nuova indennità europea dovrebbe basarsi sui seguenti capisaldi. Criterio di accesso: come oggi, esclusivamente il bisogno di assistenza (non le condizioni economiche. Il sostegno pubblico deve rivolgersi a tutti i cittadini non autosufficienti, non solo a quelli con meno possibilità economiche); importo: graduato secondo il bisogno di assistenza e le condizioni economiche (attualmente l’importo è uguale per tutti); offrire agli utenti dell’indennità e ai loro familiari la possibilità di ottenere informazioni, suggerimenti, counseling da operatori adeguatamente formati; ‘badanti’: prevedere un incentivo economico affinché quando l’indennità viene utilizzata nel pagamento delle badanti, sia per persone impiegate in modo regolare e adeguatamente formate.
Sempre secondo il principio della gradualità, per il Nna “bisognerebbe avviare una sperimentazione del modello europeo della durata di 12 mesi  in vari contesti locali, rappresentativi delle nostre diverse realtà territoriali. I risultati della sperimentazione offrirebbero le indicazioni necessarie per definire la successiva introduzione della nuova indennità in tutto il Paese”.
Il nuovo Isee. Il Governo sta lavorando – da tempo – al ridisegno dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee), in modo da rendere più equo l’accesso ai servizi per la non autosufficienza. “Le scelte compiute in merito sono, perlopiù, condivisibili e ci si augura che il nuovo Isee venga presto approvato, così da diventare un cruciale tassello del Patto”, si conclude.

Per non ricevere più questa newsletter clicca qui

Newsletter a cura di Mariano Bottaccio.

Editore: Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza
via di Santa Maria Maggiore 148 – 00184 Roma
Tel. 06 44230403-44230395 – Fax 06 44117455
Email:
info@cnca.it – Web: www.cnca.it

CNCA
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare. Inoltre, questo sito installa Google Analytics nella versione 4 (GA4) con trasmissione di dati anonimi tramite proxy. Prestando il consenso, l'invio dei dati sarà effettuato in maniera anonima, tutelando così la tua privacy.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy
X