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Droghe, l’Unione contro lo stralcio Giovanardi

Viva preoccupazione per l’istituzione da parte del Governo di un “Fondo nazionale per le comunità giovanili”. Droghe, l’Unione contro lo stralcio Giovanardi. I Gruppi parlamentari del centrosinistra promettono una dura opposizione e si appellano al Presidente del Senato

 

ROMA – I Gruppi parlamentari dell’Unione si impegnano pubblicamente a organizzare un duro ostruzionismo in Parlamento nei confronti dello stralcio Giovanardi sulle droghe qualora il Governo cerchi di approvare tale provvedimento con un colpo di mano. I senatori Giuseppe Ayala (DS), Mario Cavallaro (Margherita), Leopoldo Di Girolamo (DS) e Giampaolo Zancan (Verdi) hanno espresso tale ferma volontà di opposizione del centrosinistra questa mattina, in una conferenza stampa al Senato organizzata dal Cartello “Non incarcerate il nostro crescere” – che riunisce oltre quaranta organizzazioni nazionali dei servizi pubblici e del privato sociale, dei sindacati, dell’associazionismo, degli operatori della giustizia –. Aderiscono all’azione di contrasto anche i Gruppi parlamentari di Rifondazione comunista e dei Comunisti italiani.

All’incontro hanno partecipato, in rappresentanza del Cartello, Lucio Babolin (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), Giuseppe Bortone (CGIL), Claudio Cippitelli (Coordinamento Nazionale Nuove Droghe), Maurizio Coletti (Itaca Europa), Franco Corleone (Forum Droghe), Francesco Piobbichi (ConFiniZero), Silvia Stefanovichj (CISL), Giuseppe Vaccari (Itaca Italia).

I senatori presenti e i rappresentanti del Cartello si appellano al presidente del Senato, Marcello Pera, affinché giudichi inammissibile l’emendamento che il Governo potrebbe presentare al decreto legge sulle Olimpiadi invernali. Sia i parlamentari sia il Cartello giudicano del tutto inesistenti, in tal caso, i requisiti di necessità e urgenza per il provvedimento sulle droghe e ritengono che sarebbe anche del tutto non pertinente l’inserimento dei 18 articoli dello stralcio in un decreto che riguarda i Giochi olimpici. Ammettere l’emendamento del Governo, quindi, costituirebbe un grave vulnus alla Costituzione e al Regolamento parlamentare.

I rappresentanti di “Non incarcerate il nostro crescere” hanno, inoltre, ricordato le ragioni della loro opposizione al ddl Fini e agli stralci successivi, l’assenza di un vero dialogo con i rappresentanti dell’esecutivo, il fallimento del Governo che – pur avendo presentato nel 2003 una prima proposta di legge – non è stato in grado fino a oggi di portare un testo in aula.

Sul tema delle risorse al sistema dei servizi, il Cartello ha sottolineato che – a fronte del blocco, da ben tre anni, degli stanziamenti previsti nella quota nazionale del Fondo nazionale lotta alla droga – si registra nella Finanziaria 2006 una singolare “innovazione”. Al comma 556 del testo della Finanziaria, infatti, si prevede l’istituzione di un sedicente Fondo nazionale “per le comunità giovanili” – espressione non nota agli addetti ai lavori – “per favorire le attività dei giovani in materia di sensibilizzazione e prevenzione del fenomeno delle tossicodipendenze”. La dotazione finanziaria del Fondo per il 2006 è fissata in 5 milioni di euro, per il 95% da destinare alle “comunità giovanili individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri”. Ad accrescere i timori c’è il fatto che tale decreto sarà “di natura non regolamentare”, cioè non soggetto al controllo della Corte dei Conti.

Il Cartello esprime la propria viva preoccupazione per il fatto che il Governo abbia drasticamente ridotto i finanziamenti al sistema dei servizi e, nel contempo, stanzi una cifra ingente per dare soldi a non si sa bene chi e perché, in assenza oltretutto di controlli adeguati.

Di fronte all’ennesima prova di forza messa in atto da un Governo sordo e incompetente, il Cartello “Non incarcerate il nostro crescere” ha ricordato le azioni di mobilitazione già previste: la raccolta di firme per l’Appello “Fermiamo lo stralcio Giovanardi!”; il presidio e la conferenza stampa che si terranno dinanzi al Senato a partire dalle ore 12.00 di martedì 24 gennaio 2006 (ai quali ha aderito anche ConFiniZero); il digiuno contro lo stralcio che partirà proprio martedì prossimo.

Roma, 19 gennaio 2006

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