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Droghe, come cambiano le comunità e i volti delle tossicodipendenze

Conferenza stampa a Roma il 21 giugno. Droghe, come cambiano le comunità e i volti della tossicodipendenza. Il CNCA presenta i risultati di tre ricerche nazionali

 

ROMA – Il 40-50% delle persone tossicodipendenti accolte nelle comunità residenziali del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) presenta disturbi psichiatrici; l’84% ha un diploma inferiore o uguale alla licenza media, l’83% è disoccupato, il 35,5% è sieropositivo. Questi sono solo alcuni dei dati che il CNCA presenterà nella conferenza stampa che si terrà il 21 giugno 2005, alle ore 11,30, presso la sede nazionale del CNCA a Roma, in via G. Baglivi 8 (fermata metro B “Policlinico”).

I dati provengono dai risultati di tre ricerche nazionali della Federazione relative a come cambiano le comunità di recupero e i volti della tossicodipendenza e del consumo di sostanze psicoattive.

Saranno presenti all’incontro Lucio Babolin, presidente nazionale del CNCA, e Riccardo De Facci, responsabile Tossicodipendenze della Federazione.

La prima ricerca permette di avere informazioni relative ai pazienti e agli interventi di 150 comunità residenziali per il recupero di persone tossicodipendenti. La seconda ricerca analizza il lavoro svolto da circa 40 Gruppi attivi in Italia sul fronte delle situazioni più dure, della marginalità estrema. La terza ricerca, infine, esamina le condizioni in cui si trovano le madri (ex) tossicodipendenti con figli alloggiate in 6 comunità specificamente rivolte a tali situazioni di disagio.

I dati che saranno presentati mettono in evidenza il cambiamento di utenza delle comunità (in particolare, cresce notevolmente il numero delle persone con problemi psichiatrici), l’uso dei farmaci – metadone compreso – in tali strutture residenziali, la situazione di veri e propri “paria sociali” che uniscono alla dipendenza da alcol e/o droghe una condizione di completa marginalità, la difficoltà del sistema dei servizi di far fronte ai cambiamenti nel mondo dei consumi di droghe, la necessità di creare nuovi tipi di servizi.

L’evento sarà anche l’occasione per presentare la posizione della Federazione rispetto all’avvicendamento che si è avuto al vertice del Dipartimento Nazionale Politiche Antidroga, con le dimissioni di Nicola Carlesi, e all’allarme sociale favorito dal modo in cui sono stati “trattati”, in questi giorni, i dati relativi alla diffusione dell’uso delle sostanze psicoattive tra adolescenti e giovani.

Il Coordinamento, inoltre, organizza per domenica 26 giugno – Giornata mondiale di lotta all’abuso di droghe – una manifestazione nazionale a Parma a cui saranno presenti 250 giovani delle comunità CNCA dell’Emilia Romagna con i loro educatori.

Roma, 16 giugno 2005

CNCA
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