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Dal 2002 impegnati in favore degli sfruttati nel mondo del lavoro

Le proposte della Federazione per migliorare l’azione di contrasto allo sfruttamento. Bene ha fatto Cofferati a favorire il rilascio del permesso di soggiorno per 12 moldavi che hanno denunciato i loro sfruttatori, ma in Italia ce ne sono già altri 200

 

Roma – Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) plaude all’iniziativa di Sergio Cofferati di favorire il rilascio del permesso di soggiorno “per motivi di protezione sociale” a 12 cittadini moldavi che hanno denunciato i loro sfruttatori, ma ricorda che nel nostro Paese sono ormai 200 le persone che si trovano nelle medesime condizioni. E che diversi gruppi del terzo settore ed enti locali sono impegnati, da alcuni anni, su questo fronte.

Il 25 settembre scorso il sindaco di Bologna, alla presenza del questore, di un pubblico ministero e della stampa ha dato visibilità pubblica alla firma del permesso di soggiorno rilasciato “per motivi di protezione sociale” – secondo quanto disposto dall’art. 18 del T.U. sull’immigrazione – a 12 cittadini moldavi che avevano denunciato tre imprenditori edili che li sfruttavano come piastrellisti con la promessa di una futura regolarizzazione. In quell’occasione è stato affermato che “qui a Bologna, per la prima volta in Italia, (l’art. 18) viene usato in un caso di sfruttamento di lavoro clandestino” e non per lo sfruttamento per ragioni sessuali.

In realtà, le persone che nel nostro Paese hanno potuto beneficiare, a oggi, di un permesso di soggiorno per protezione sociale in conseguenza di una situazione di sfruttamento lavorativo sono, come detto, parecchie decine. Dal 2002 diversi gruppi del terzo settore – alcuni dei quali aderenti alla nostra Federazione – ed enti locali sono impegnati in favore di persone oggetto di sfruttamento nel lavoro e oggi sono attive esperienze di frontiera in Lombardia, Puglia, Toscana, Marche, Umbria.

Per rendere più efficace il lavoro di chi opera in questo campo, il CNCA avanza le seguenti proposte:

· va proseguito il lavoro del tavolo di confronto sullo sfruttamento lavorativo promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità. Il governo dovrebbe impegnarsi in una forte azione di sensibilizzazione rivolta a procure e forze di polizia affinché rilascino permessi di soggiorno per protezione sociale connessi anche allo sfruttamento lavorativo. Per questo la circolare emessa dal ministero dell’Interno il 24 agosto scorso, in cui appunto si rivolgeva questo stesso invito alle questure, ci sembra una decisione giusta e opportuna.

· occorre rilanciare il lavoro della Commissione interministeriale per l’applicazione dell’articolo 18 affinché si riesca finalmente a coordinare l’azione dei diversi ministeri competenti, che rischiano di procedere in modo scollegato.

· è necessario coinvolgere in modo molto più significativo e strutturale le forze sindacali, che per prime, sui territori, vengono a conoscenza di casi di sfruttamento.

Il CNCA, vista l’esperienza maturata da diversi suoi gruppi, è pronto ad aprire un confronto su questi temi con le amministrazioni nazionali e locali, i sindacati, i magistrati e le forze di polizia.

Roma, 28 settembre 2007

 

CNCA
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