Presa di posizione sulla Relazione annuale al Parlamento sulle droghe
COMUNICATO STAMPA
CNCA: “Droghe, dal Governo dati in-credibili”
De Facci: “Governo, Regioni e operatori si ritrovino in un tavolo ad hoc”
Roma, 28 giugno 2011
“Anche quest’anno l’on. Giovanardi e il Dipartimento per le Politiche Antidroga, presentando oggi la Relazione annuale al Parlamento sulle droghe, ci hanno comunicato una fotografia in-credibile, quella di un paese in cui si riducono drasticamente i consumi di sostanze: un milione di consumatori in meno in due anni è un dato quasi impossibile da credere”, dichiara Riccardo De Facci, Responsabile Dipendenze del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA). “Peccato che tutti gli altri dati in nostro possesso – da quelli Onu a quelli dell’Osservatorio Europeo di Lisbona – così come le valutazioni di tutti gli addetti ai lavori e, credo, di tutti i cittadini italiani, siano ben diversi. In verità, il consumo di sostanze appare stabile ormai da qualche anno.”
“Al di là di qualsiasi speculazione politica,” continua De Facci, “il numero dei tossicodipendenti in carcere resta insopportabile e abnorme, le misure alternative nel complesso sono crollate, il sistema di intervento – pubblico e del privato sociale – è al collasso e con risorse del tutto inadeguate: in cinque o sei regioni le comunità chiudono, i progetti territoriali e di prevenzione sono decurtati per il pesante taglio al Fondo nazionale per le politiche sociali, i progetti di reinserimento sono ormai un lontano ricordo. Queste sono evidenze incontrovertibili. Queste sono le vere emergenze da affrontare. La legge Fini Giovanardi sulle droghe non ha raggiunto nessuno degli obiettivi per cui è stata approvata.”
“Noi crediamo”, conclude De Facci, “che la Relazione al Parlamento debba essere un’occasione non tanto per uno sterile dibattito politico quanto piuttosto per un confronto serio tra addetti ai lavori. Chiediamo perciò al Governo, alle Regioni e a tutti gli attori del sistema di intervento, di incontrarci intorno a un tavolo per ridefinire un quadro di risposte adeguato ai problemi che abbiamo di fronte.”