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”Big Wednesday. Un mercoledì da neuroni”. Ciclo di incontri di Parsec Consortium (Roma, novembre 2009-aprile 2010)

Parsec Consortium

“BIG WEDNESDAY.

UN MERCOLEDI’ DA NEURONI”

(Film, regia di John Milius, 1978)

CICLO DI INCONTRI

da Novembre 2009 ad Aprile 2010

dalle ore 17.00 alle ore 19.00

presso la libreria Arion

“Ready bookstore”, Via Cavour, 255

Roma

1. Premessa

L’attuale crisi economica fa emergere sempre di più la distruzione progressiva sia del sistema di welfare che del sistema di convivenza civile, rafforzando comportamenti, come l’intolleranza razziale, sconosciuti nelle nostre città fino a qualche anno fa.

Le voci diverse e di contrasto all’imperante approccio per il quale: “ognuno fa da sé”, sono sempre più flebili ed inascoltate. Ciò dipende da diversi fattori, non ultimo il liquefarsi delle organizzazioni partitiche che, in qualche modo, avevano la funzione di cerniera fra le diverse esigenze sociali e uno sviluppo economico che non dimenticasse le persone più deboli e bisognose.

All’interno di questo scenario, non solo occorre rilanciare la discussione sulle politiche sociali, ma è indispensabile ragionare sul quadro complessivo in cui viviamo, sui mutamenti sociali profondi che si sono verificati e su quelli che si verificheranno prossimamente, evitando, possibilmente, di rimanere vincolati a singoli temi, soprattutto di tipo settoriale.

Si propone, quindi, una riflessione a tutto tondo che consenta agli operatori socio-economici e a tutte le persone che hanno a cuore la qualità della vita del proprio contesto, di ragionare sul proprio ruolo e di ricostruire un luogo di discussione nel quale affrontare i nodi centrali del vivere sociale.

Incontriamoci da novembre 2009 ad aprile 2010

una volta al mese partecipando ai seminari

“Big Wednesday. Un mercoledì da neuroni”

per discutere i temi importanti della vita sociale e ipotizzare risvolti operativi
che possano incidere sulle problematiche relative alla discussione.

I contenuti proposti nel calendario degli incontri che riguardano, in modo trasversale, tematiche sociali di rilevante interesse, saranno declinati di volta in volta sulla base dell’attualità, di un dato o fatto rilevante e potranno anche agganciarsi a ricerche o pubblicazioni che possano offrire un contributo alla riflessione.

Alla fine di ogni incontro verrà proposta una degustazione di prodotti locali e internazionali eno-gastronomici.

2. Il programma

Per far comprendere meglio l’idea si propongono le seguenti ipotesi di incontro che possono essere ampiamente modificate e trasformate.

“Tutta mia la città” (Canzone. Equipe 84, 1969) – 18 Novembre 2009

Nelle nostre città, gli spazi pubblici si riducono costantemente in favore di spazi privati destinati ad un pubblico di consumatori. E con la restrizione degli spazi pubblici, sembrano restringersi, in misura eguale, anche lo spazio dei diritti sociali e di cittadinanza. Mai, come oggi, gli uomini vivono nelle metropoli. Circa il 50% della popolazione mondiale abita in città, in Europa circa l’80% della popolazione si concentra in centri urbani. La città, vera nicchia ecologica delle specie umana, è oggi il luogo dove si rappresenta il mondo, i suoi conflitti, le sue speranze. La classe sociale urbana per definizione, la borghesia, sembra aver rinunciato definitivamente al suo ruolo propulsivo, scegliendo, ad esempio nelle megalopoli sudamericane, di rinchiudersi in gate community, esclusive ed escludenti.

Coordina Claudio Cippitelli

“Gli anni in tasca” (film di François Truffaut, 1976) – 16 dicembre 2009

L’Italia si sta rapidamente avvicinando alla media europea di cittadini stranieri residenti. Il Governo e le Amministrazioni locali affrontano il tema dell’immigrazione come un problema di ordine pubblico e non promuovono politiche attive di cittadinanza. Tutto ciò ci distanzia dalla realtà: in Italia sono cresciuti i figli dell’immigrazione. Saranno cittadini italiani, saranno diversi dai figli degli italiani e saranno diversi dai loro genitori. Noi italiani sapremo leggere queste novità? Siamo preparati al confronto?

Cominciamo ora. Un dibattito tra chi da sempre ha studiato l’immigrazione e chi dall’immigrazione proviene.

Coordina Federica Dolente

“Troppo difficile” (Canzone. Paolo Conte, 1987) – 13 Gennaio 2010

L’impoverimento economico frutto della crisi produce conseguenze (e quali) nell’accesso alle risorse culturali, alle opportunità di comunicazione?

Nonostante il miglioramento del livello scolastico e culturale medio, non migliorano i dati relativi alla vendita di libri e giornali; sembra un ricordo il periodo (non molti anni fa) in cui ogni mostra, di qualunque tipo era un “evento” culturale e come tale veniva propagandato e fruito.

La scuola, da luogo di crescita, sperimentazione e apprendimento, sembra destinata ad essere semplicemente un’agenzia di valutazione e selezione. La comunicazione sembra esplodere solo nei social network (facebook, twitter…) o tramite l’onnipresente telefono cellulare.

Come si comportano di fronte a questi fenomeni giovani e adulti, donne e uomini? Ce la faremo a metabolizzare il cambiamento, superando l’ansia e lo smarrimento, il senso di insicurezza dilagante (individuale e collettivo)? O è tutto troppo difficile…

Quali culture, quali antropologie abiteranno il nostro Paese?

Coordina Anna Picciolini

“Vengo anch’io, no tu no!”(Canzone. Enzo Jannacci, 1969) – 17 Febbraio 2009

Si può governare con la partecipazione reale dei cittadini?

Dopo il periodo dei Sindaci rappresentati come reali portatori dei bisogni dei cittadini e la crisi di questa visione politica, simbolicamente incarnata dalle vicende di alcuni di loro, ci troviamo di fronte alla piena applicazione del nuovo Titolo V della Costituzione e del federalismo fiscale; nonostante ciò si acuisce la distanza fra Ente locale e cittadinanza, come dimostra il moltiplicarsi di comitati e raggruppamenti spesso coinvolti su problemi “molecolari” ma importanti per chi li vive, che oltre ad essere un sintomo della crisi dei partiti, rappresenta l’interruzione e/o la necessità di rivisitazione dei meccanismi di partecipazione.

Coordina Pier Paolo Inserra

“Ma cos’è questa crisi?” (Canzone, Rodolfo De Angelis, 1933) – 17 Marzo 2010

Dalla crisi si può rinascere?

La crisi dell’economia che attualmente crea condizioni di vita difficili per un’ampia fascia di popolazione è palese. Ma una crisi meno visibile sembra travolgere la qualità della vita e riguardare gli stili di convivenza, lo sguardo che poniamo sull’altro, il modo in cui concepiamo le differenze di genere. Maschio o femmina, italiano o straniero, noi e loro, chi si pone in modo differente da noi ci impone l’utilizzo di capacità specifiche di decodifica di codici altri. Ma queste capacità sono individuali o dipendono dal contesto? Quali sono gli attori sociali che possono svolgere un ruolo su questo piano? E quali le azioni che possono incidere sullo sviluppo di queste facoltà a fronte di divisioni sociali che sembrano generare soltanto diffidenza, paura e violenza? Il lavoro sociale professionale e il volontariato sono ancora in grado di offrire strumenti per la convivenza o sono stati trascinati dalla crisi della politica?

Coordina Eleonora di Maggio

“Bang bang” (Canzone, Dalida, 1966) – 14 Aprile 2010

Insicuri si nasce o si diventa?

Negli ultimi anni all’incremento dell’insicurezza è corrisposto un altrettanto significativo proliferare di leggi, norme e disposizioni nazionali e locali tesi alla repressione dei fenomeni criminali e criminogeni. Il risultato è noto: più controllo meno sicurezza percepita; di contro, i dati sui reati non hanno subito grandi variazioni qualitative e quantitative mentre si sono sicuramente ristretti alcuni diritti dei cittadini (ad iniziare dalla privacy grazie al proliferare della videosorveglianza) e le risorse a disposizione delle Forze dell’ordine per il controllo del territorio.

Coordina Antonio D’Alessandro

Interverranno tra gli altri Guido Caldiron, Francesco Carchedi, Renzo Carli, Marco Cremaschi, Giovanni Devastato, Carlo Donolo, Maurizio Fiasco, Oriano Giovannelli, Roberto Natale, Enrico Pugliese, Paola Vivanco.

Info
Laura Giacomello
06 44.63.421
329 85.73.768
laura_giaco@hotmail.com

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