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Articolo di “Repubblica” sulle comunità per minori, il CNCA scrive al direttore

Ancora una volta accuse generiche e infamanti rivolte alle cooperative sociali

Di seguito la lettera che don Armando Zappolini, presidente del CNCA, ha inviato al direttore di “Repubblica” Mario Calabresi in merito all’articolo “Minori a rischio, gli sprechi delle coop”, apparso su questo quotidiano il 7 ottobre scorso, a firma di Giuliano Foschini.

Egregio Direttore,

condividiamo lo stupore e lo sconcerto già a Lei manifestati dall’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia (AIMMF) per il tono e i contenuti dell’articolo “Minori a rischio, gli sprechi delle coop”, apparso su “la Repubblica” il 7 ottobre scorso, a firma di Giuliano Foschini.

“Un business grande quanto, se non più, quello dell’immigrazione”, dichiara l’autore del testo senza esitazioni. Già questo ci pare infamante: paragonare il lavoro realizzato con professionalità e dedizione da tantissime organizzazioni del terzo settore, a volte da più di 30 anni, con la situazione intollerabile, più volte denunciata anche dalla nostra Federazione, che si è creata in Italia nell’accoglienza delle persone migranti – con persone stipate in alberghi, palestre e quant’altro, solo per accrescere numeri e profitti – denota una scarsa conoscenza del settore.

In verità di business, nell’accoglienza dei minori, ce n’è ben poco. Le rette – che sono generalmente, in tutta Italia, inferiori ai 130 euro al giorno per persona (non ce n’è una sola che ne prenda 500) – spesso non riescono a coprire nemmeno i costi per le attività ritenute qualificanti dagli addetti ai lavori. Inoltre, a causa dei noti problemi finanziari in cui versano Comuni e Regioni, i pagamenti arrivano generalmente in ritardo, in alcune regioni anche dopo 24 mesi, costringendo le organizzazioni di terzo settore a indebitarsi per far fronte alle spese da sostenere. Fa, insieme, sorridere e arrabbiare che siano accusate di fare business persone – come la quasi totalità degli operatori impegnati nelle comunità – che guadagnano cifre davvero modeste. Abbiamo l’impressione che la vicenda di Salvatore Buzzi – non casualmente citato nell’articolo – abbia indotto, non solo nell’autore dell’articolo citato, una rappresentazione del tutto sbagliata della realtà del nostro mondo.

Per quanto riguarda, poi, la questione dei giudici onorari, ci pare che la lettera dell’AIMMF abbia ben chiarito le cose. Forse, se il giornalista avesse sentito qualche organizzazione attiva in quest’ambito o la stessa AIMMF l’articolo ne avrebbe guadagnato in completezza ed esattezza.

Per parte nostra, insieme ad altre organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti dei minorenni, abbiamo promosso qualche tempo fa l’iniziativa “#5buoneragioni per accogliere i bambini e i ragazzi che vanno protetti”, che si rivolgeva proprio ai mass media e all’opinione pubblica per spiegare loro la situazione in cui si trovano i minorenni allontanati dal proprio nucleo familiare, le comunità per minori e, più in generale, l’intero sistema che si fa carico di questi bambini e ragazzi.

A questo indirizzo web https://www.cnca.it/comunicazioni/comunicati-stampa/2154-lanciato-anche-a-trento-il-manifesto-5buoneragioni trova una presentazione della nostra iniziativa, che ha toccato varie città italiane, e soprattutto, in fondo al testo, diverse slide scaricabili che forniscono i dati corretti del fenomeno. Mi permetto di segnalarLe, in particolare, le slide sulle comunità, nelle quali è affrontata – in modo molto dettagliato, cifre alla mano – la questione dei costi e delle rette delle strutture di accoglienza per minori.

Proprio per aiutare i lettori del Suo quotidiano – una testata che abbiamo sempre apprezzato per l’impegno civile che la anima, oltre che per l’elevato livello giornalistico che la contraddistingue – a comprendere davvero la realtà dei minorenni “fuori famiglia”, Le saremmo grati se potessimo far sentire la nostra voce in un altro servizio dedicato al tema.

In attesa di un Suo gentile riscontro, La salutiamo cordialmente

Don Armando Zappolini
Presidente Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA)

 

CNCA
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