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Fermare il business dei migranti? Magari!

Don Zappolini: “E’ dai tempi dell’Emergenza Nord Africa che chiediamo alle istituzioni di mettere fine a un sistema di accoglienza in perenne emergenza, che favorisce le speculazioni”

COMUNICATO STAMPA

Fermare il business dei migranti?
Magari!
Don Zappolini: “E’ dai tempi dell’Emergenza Nord Africa che chiediamo alle istituzioni
di mettere fine a un sistema di accoglienza che non tutela i diritti delle persone straniere
e favorisce le speculazioni”

Roma, 6 giugno 2018

“Fermare il business dei migranti? Magari”, dichiara don Armando Zappolini, presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA). “È dai tempi dell’Emergenza Nord Africa che denunciamo la situazione intollerabile in cui versa l’accoglienza dei migranti nel nostro paese. Uno scandalo che ha una causa precisa: aver lasciato il sistema di accoglienza in condizione di perenne ’emergenza’. A pagare per questo errore sono state prima di tutto proprio le persone migranti, gettate in sistemazioni indegne. Ma anche i cittadini che vivono nelle vicinanze di mega strutture gestite, senza coscienza e senza progetto, da speculatori improvvisatisi operatori accoglienti. Sono proprio costoro che hanno fatto la ‘pacchia’ in questi anni, come un ministro dell’Interno dovrebbe sapere.”

“Se davvero il governo vuole porre fine alle speculazioni – e rispettare i diritti delle persone migranti – c’è una sola strada da seguire: favorire le strutture di piccole dimensioni (con 10-15 ospiti al massimo), integrate con il territorio, in cui realmente vengano predisposti progetti personalizzati per ogni singolo ospite in cui siano previsti non solo vitto e alloggio, ma anche azioni di inserimento sociale e lavorativo. Stabilire un set di criteri adeguati, esigenti e vincolanti per le strutture di accoglienza allontanerebbe automaticamente gli speculatori perché i margini di guadagno sarebbero praticamente nulli, viste le rette molto basse previste per le strutture che ospitano persone migranti. A queste condizioni, solo organizzazioni sociali serie e motivate parteciperebbero ai bandi.”

“Attendiamo, dunque, dal presidente del Consiglio Conte e dall’intero governo”, conclude don Zappolini, “di veder finalmente realizzato questo piano per l’accoglienza dei migranti che tutti i principali soggetti sociali impegnati in quest’ambito chiedono da anni.”

 

CNCA
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