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Pluto, una comunità residenziale per giocatori patologici

Un’iniziativa dell’associazione Centro Sociale Papa Giovanni XXIII di Reggio Emilia

La struttura residenziale “Pluto” (dal nome del mitologico Dio del denaro) è stata ideata e gestita dall’associazione Onlus “Centro Sociale Papa Giovanni XXIII” di Reggio Emilia in collaborazione con la Regione Emilia Romagna. La struttura residenziale per giocatori d’azzardo patologici è stata aperta grazie ad un primo progetto sperimentale nel 2011; dal 2013 è aperta 365 giorni all’anno e accoglie esclusivamente giocatori patologici di entrambi i sessi, con diagnosi GAP e inviati dai servizi per le dipendenze (Ser.T. o Ser.D.) delle unità sanitarie locali di tutto il territorio nazionale e da altre comunità. Il numero di posti è pari a sei, disponibilità volutamente ristretta per attuare interventi specifici mirati.

I percorsi durano da un minimo di due settimane fino ai tre mesi, con possibili proroghe per un massimo di sei mesi. La settimana è strutturata con diversi tipi di attività terapeutiche come i gruppi psico-educativi (ogni pomeriggio), i colloqui individuali con la psicoterapeuta, l’arte-terapia, la teatro-terapia, le attività sportive e quelle atelierististiche.

La nostra equipe è formata da diverse figure professionali che svolgono un lavoro multidisciplinare, tra le quali: un responsabile del progetto con funzione di supervisione, un responsabile di struttura, due educatori con competenze psicoeducative, una psicoterapeuta, tre professionisti per attività atelieristiche con scopi terapeutici, due docenti esterni per giornate di approfondimento e un consulente su tematiche finanziare.

Durante il percorso non è possibile uscire in autonomia e gestire autonomamente il denaro, introdurre computer personali e/o giochi elettronici ed è invece consentito l’uso del proprio cellulare.

In questi anni sono state accolte 88 persone, di cui 76 maschi e 12 femmine, 49 provenienti dalla regione Emilia Romagna e 39 da altre regioni (i seguenti dati si riferiscono al periodo che va dal 1 luglio 2013 al 29 febbraio 2016).

Gli utenti accolti sono in prevalenza maschi, hanno una età compresa tra i 35 e i 55 anni, mantengono ancora una attività lavorativa e hanno relazioni familiari notevolmente compromesse e difficoltà economiche. Inoltre sono stati accolti ragazzi tra i 19 e i 24 anni che non hanno né un’attività lavorativa né un’attività di studio, vivono ancora nella famiglia d’origine e hanno una bassa compliance al trattamento. È stato accolto anche un ridotto numero di persone over 60, pensionati e anch’essi con relazioni familiari problematiche.

Per maggiori informazioni, i recapiti telefonici della struttura sono 0522886068 – 3299281985, oppure l’indirizzo email pluto@libera-mente.org.

(articolo di Marina Abrate) 

 

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