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Parte il Gruppo tematico “Accoglienza migranti” del CNCA

A coordinarlo Stefano Trovato

È il sole romano del 26 gennaio scorso a salutare l’avvio del nuovo Gruppo tematico “Accoglienza migranti” del CNCA.

Una novità che parte con il piede giusto. All’ora di avvio sono praticamente presenti tutti coloro che avevano annunciato la partecipazione. Oltre che un nuovo gruppo, nasce anche un nuovo stile dentro il CNCA?

A salutare tutti c’è il presidente nazionale don Armando Zappolini e la vice presidente nazionale Marina Galati. Sono loro a presentare la necessità di avviare questo gruppo che andrà ad affiancare gli altri gruppi tematici nazionali.

Zappolini presenta subito ai partecipanti i compiti del gruppo. Nel suo solito dire concreto presenta un CNCA già fortemente impegnato in questo settore. Da una prima e approssimata ricognizione si contano già oltre duecento strutture di accoglienza tra Sprar, comunità per minori non accompagnati, accoglienze attraverso i bandi delle prefetture e comunità di accoglienza. Solo questo dato parziale fa emergere che il Gruppo “Accoglienza migranti”, che oggi inizia un lavoro specifico all’interno dell’organizzazione, è il settore che per dimensioni supera gli altri ambiti storici, come le dipendenze patologiche o il settore “Infanzia, adolescenza e famiglie”.

Non solo il fenomeno delle migrazioni sta mutando i profili sociali dei nostri territori, ma esso cambia anche il CNCA che si trova nella necessità di organizzarsi e confrontarsi al suo interno e all’esterno per dare le giuste risposte a un fenomeno che chiama in causa tutti, a partire proprio dal tema dell’accoglienza e delle sue nuove declinazioni operative, politiche, legislative e culturali.

Il presidente nazionale presenta Stefano Trovato, presidente della Federazione Marche del Cnca, come il coordinatore indicato dal Consiglio nazionale. Tale scelta raccoglie anche la necessità di dare un segnale al cambiamento, anche organizzativo, sul quale la federazione nazionale si sta impegnando.

Spetta a Marina Galati la presentazione del documento politico “Restare umani: per un’accoglienza diffusa, per la dignità delle persone migranti nelle comunità territoriali”. Questo documento definisce il posizionamento politico, ma anche gli obiettivi organizzativi del CNCA. Una “mappa” per il nuovo gruppo, frutto di un lavoro partecipato e approfondito.

Come ad ogni primo incontro e dopo una breve relazione del nuovo coordinatore sulle modalità di lavoro, che dovranno essere partecipate, orizzontali, e supportate dalle nuove opportunità tecnologiche, il gruppo si presenta. Le voci in circolo passano in modo irregolare da nord a sud dell’Italia. Esperienze diverse, territori diversi. Molti sono operatori coinvolti direttamente nell’accoglienza e nelle attività. Tutti sentono la necessità di un confronto, di un livello di riflessione e di azione nazionale. Si parla di progetti e di prassi. Il direttore del CNCA Riccardo Poli presenta una collaborazione con l’Università di Bologna che coinvolgerà la Federazione proprio sul tema dell’accoglienza ai migranti, Gigi Nardetto, coordinatore del Cantiere Internazionale-Migrazioni, presenta l’appuntamento formativo di fine febbraio.

La sensazione è di essere partiti con il piede giusto. Si torna a casa con i compiti: presentare nei territori il documento nazionale, lavorare al completamento della mappatura delle nostre esperienze, avviare una serie di incontri con organizzazioni nazionali e istituzioni.

Il gruppo si chiude nell’orario stabilito. C’è tempo per un caffè con chi aspetta il treno del ritorno.

Stefano Trovato

 

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