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Si conclude il progetto “Semi di cambiamento”

I risultati presentati al convegno di Napoli del 12 giugno

Comunicato stampa

Si conclude il progetto “Semi di Cambiamento”
I risultati presentati al Convegno di Napoli del 12 giugno

Roma, 25 giugno 2015 – “Volevamo capire meglio la tendenza delle organizzazioni del nostro coordinamento ad aprire frontiere di intervento inedite, a trovare nuove forme di collaborazione tra le proprie associazioni e cooperative, in grado di rispondere alle pressioni e ai bisogni provenienti dal territorio. Emergeva l’attenzione a integrare le proprie attività di intervento sociale con pratiche di economia solidale ed ecosostenibile in un’ottica di costruzione di nuovi micro modelli di sviluppo socialmente ed ecologicamente sostenibili.” Queste le parole di Carlo De Angelis, consigliere del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), a margine del convegno dal titolo “Agricoltura sociale e percorsi di inclusione. Esperienze e buone pratiche di welfare territoriale”, che si è svolto a Napoli il 12 giugno e ha concluso il progetto del CNCA “Semi di cambiamento”.

Un progetto che ha avuto come primo obiettivo quello di indagare la presenza di esperienze di agricoltura sociale tra gli associati e sviluppare le competenze per avviare e consolidare interventi di inclusione sociale attraverso pratiche di agricoltura sociale (AS). Oltre agli incontri di formazione che si sono svolti in tutta Italia, alla diffusione attraverso il sito delle esperienze formative e delle buone pratiche incontrate nel lavoro di ricerca, e delle videolezioni – una sorta di pillole di agricoltura sociale elaborate a partire da interviste ad esperti e persone che praticano l’AS – centrale è stata nel progetto la ricerca che ha permesso di conoscere meglio cosa accade all’interno delle organizzazioni associate. Nel convegno di Napoli tale ricerca è stata presentata a seguito di una elaborazione prodotta da uno studio sui questionari semi-strutturati elaborati dal gruppo di ricerca del CNCA in collaborazione con il Forum Nazionale dell’Agricoltura Sociale. “Questo studio, afferma Carlo De Angelis, ci ha mostrato le molte facce del nostro impegno in Agricoltura Sociale e ci permette di iniziare un percorso di indagine che proseguirà negli anni per meglio capire l’evoluzione di un settore d’intervento in costante crescita.”

La lettura dei dati della ricerca apre numerose considerazioni e appare utile, a conclusione del progetto, soffermarsi su alcuni aspetti in particolare:
• Dalle risposte al questionario e dalle interviste è possibile cogliere un momento di transizione; molte organizzazioni stanno producendo interventi specifici di AS trasformando o aggiungendo al proprio tipico intervento questa nuova attività.
• La gemmazione prevede in generale la costituzione di cooperative di tipo B, orientate fortemente alla produzione e al rapporto con il mercato esterno, spostando di fatto l’intervento sul terreno delle politiche di inserimento sociolavorativo.
• È prevedibile un aumento dei prodotti ecosolidali del circuito di AS delle organizzazioni del CNCA. A partire da questa ipotetica crescita è forse possibile ragionare sulla costituzione di una rete commerciale interna al CNCA, su prodotti specifici, per poi verificare la possibilità di allargare il circuito e il bacino di riferimento.
• Vista la presenza capillare e distribuita su più regioni degli associati CNCA, sarebbe utile convogliare le nostre forze per esercitare una pressione per la produzione di politiche pubbliche a livello regionale, attraverso un maggiore attivismo della Federazione nel Forum Nazionale dell’Agricoltura Sociale.
• Senza cedere a tentazioni e a mania di grandezza, a dimensionamenti fuori dalla nostra portata e cultura, appare però evidente dalla ricerca che sia il fatturato specifico, che la quantità di terre utilizzata, sono di dimensione modeste e insufficienti e appare quindi necessario che il CNCA si impegni in una battaglia sulle terre pubbliche da destinare all’AS.

 

CNCA
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