Presa di posizione del CNCA sui quesiti posti dalla Corte di Cassazione alla Corte costituzionale
COMUNICATO STAMPA
Lo dicevamo da tempo, legge Fini Giovanardi incostituzionale
I quesiti sollevati dalla Corte di Cassazione sono un’occasione per la politica.
Urgente e necessaria una nuova normativa.
La delega sulle droghe vada a un ministero di area sociale
Roma, 12 giugno 2013
“La Corte di Cassazione, nel chiedere l’intervento della Corte Costituzionale in merito ad alcune criticità della legge Fini Giovanardi sulle droghe, mette in evidenza aspetti denunciati da anni dalla maggioranza degli addetti ai lavori”, dichiara Riccardo De Facci, responsabile Dipendenze del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA). “E’ assurdo e incostituzionale equiparare lo spaccio, e ancor più l’uso, di cannabis al consumo e allo spaccio di droghe pesanti, è assurdo approvare una normativa così delicata senza un vero dibattito parlamentare a pochi giorni dalle elezioni politiche. Per fare una legge ideologica da sbandierare in campagna elettorale abbiamo riempito le carceri italiane di persone che, nella gran parte dei casi, non sono criminali e avrebbero dovuto accedere a percorsi di tipo socio-sanitario.”
“A questo punto”, conclude De Facci, “il Governo e il Parlamento devono decidere se lasciare alla magistratura, ancora una volta, la soluzione di problemi che nascono dalla politica o assumere finalmente la responsabilità di una nuova normativa, urgente e necessaria, che si confronti con la questione droghe voltando pagina rispetto a oltre dieci anni di politiche sbagliate e controproducenti. Per avviare questo processo un primo, importante segnale nella giusta direzione sarebbe affidare la delega sulle droghe a un ministero di area sociale.”