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Ciao don Gallo

Il CNCA esprime le sue condoglianze alla famiglia e alla comunità di San Benedetto al Porto

Si è spento oggi don Andrea Gallo, fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto di Genova ma anche della nostra Federazione. In questi decenni di passione e impegno, è stato un punto di riferimento forte e autorevole per tutte le organizzazioni del CNCA. Un uomo che parlava sempre chiaro, senza troppe mediazioni. Un sacerdote che osava interpellare la Chiesa cattolica, incitandola alla coerenza con le parole del Vangelo.

La Federazione esprime le sue condoglianze alla famiglia e alla comunità.

Di seguito il ricordo di don Andrea Gallo, che è stato uno dei fondatori del CNCA, da parte di don Armando Zappolini, presidente della Federazione.

Saluto a don Andrea Gallo

L’ultimo incontro di don Andrea con il CNCA è stato a Firenze nel dicembre passato, in occasione dell’Assemblea del Trentennale. È stato un incontro caldo, e un abbraccio vero quello che ha ricevuto da parte di tutti i presenti, esploso in un grande applauso quando ha detto “il mio CNCA, che è parte della mia vita”. Ci ha aperto il suo cuore e ci ha fatto sentire tutto il suo affetto.

Questo camminarci accanto lo abbiamo sempre percepito e si è manifestato spesso anche con richiami forti a non perdere lo slancio, a non diventare troppo “normali”, a non lasciare o dimenticare la strada.

Appena eletto presidente del CNCA mi è arrivato un suo libro, con un incoraggiamento e un abbraccio, e il richiamo a riscoprire le radici. Guardando le radici ha sempre saputo essere proiettato in avanti, con una grande aspirazione di libertà.

Di questo ha parlato in un altro passaggio del suo intervento dal palco a Firenze: “siamo piccoli, ma apparteniamo al CNCA, un popolo in cammino che cerca libertà, libertà di essere al servizio totale”. Vederlo fra noi in quei giorni così importanti per la nostra Federazione è stato davvero bello, è stato un segno di continuità fra coloro che hanno cominciato questa storia e chi oggi ha la responsabilità di portarla avanti.

Ha voluto salutarci dalla sua comunità di San Benedetto al Porto, fra la sua gente e i suoi libri, nella sua Genova, nella quale durante il G8 del 2001 ci accolse con tutte le nostre speranze e la nostra rabbia.

Lo vogliamo ricordare così: sognatore, anarchico, appassionato, tenero, piantato con i piedi per terra e con il cuore sempre in cielo, figlio e padre. Lo vogliamo ricordare come vorremmo essere tutti noi!

Al CNCA di oggi lascia una grande eredità e un forte impegno: continuare ad essere, a stare accanto alla gente, sempre coinvolti, ma mai assorbiti soltanto dal fare. Don Andrea ci chiede di continuare a prendere la parola e a gridare i nostri sogni e la nostra rabbia, magari cantando come lui quel “bella ciao” che parla di libertà e di democrazia.

Rivolgo un grande saluto a don Andrea Gallo, compagno di strada e maestro di tutti coloro che accolgono e lottano per un mondo migliore. Mi rimane la gioia di averlo conosciuto, l’orgoglio di essere stato suo amico, la voglia di continuare il suo impegno.

Don Armando Zappolini
Presidente del CNCA


Guarda un momento dell’intervento di don Andrea all’ultima Assemblea nazionale del CNCA, quella del Trentennale, che si è tenuta a Firenze nel dicembre scorso
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