Protesta delle organizzazioni che gestiscono gli interventi di aiuto. Tra gli aderenti, il CNCA Lazio
Pubblichiamo qui sotto la presa di posizione di diverse organizzazioni del terzo settore laziale, a cui ha aderito anche il CNCA Lazio.
La Regione Lazio trattiene i soldi destinati alle vittime di tratta!
Questi interventi, finanziati dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’80% e cofinanziati dalla Regione Lazio per il restante 20%, consentono alle vittime di svincolarsi dai circuiti della tratta e denunciare i criminali, offrendo loro accoglienza, assistenza legale e psicologica e sostegno per un percorso di inserimento sociale o per un rimpatrio assistito.
Il progetto, della durata di un anno, è terminato il 21 dicembre 2012, e fino a questa data sono stati pagati dalla Regione Lazio solo il 12% dei fondi assegnati, mentre la quota che il Dipartimento Pari Opportunità ha inviato alla Regione Lazio a dicembre è stata trattenuta nelle vuote casse regionali.
Questi fondi depositati nelle casse della Regione Lazio sono finalizzati agli interventi sulla tratta e non possono essere usati per pagare stipendi pubblici o per coprire i buchi della sanità.
La soluzione prospettata dall’amministrazione regionale, a causa ancora una volta di incompetenza ed approssimazione nella gestione dei capitoli di spesa del Bilancio, è quella di pagare le spettanze in dodicesimi.
I soldi delle vittime di tratta non devono trovare altra destinazione, se non quella stabilita.
I costi dell’inefficienza della Regione non possono ricadere sugli enti, costretti come sempre ad anticipare i finanziamenti concessi.