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A Roma, cancellati 5 centri diurni e 2 centri notturni. La protesta di CNCA Lazio e Social Pride

Mobilitazione il 23 gennaio davanti alla Stazione Tiburtina

Roma, 16 gennaio 2013

COMUNICATO STAMPA

 L’Agenzia Comunale sulle Tossicodipendenze
INVIA SOTTO I PONTI
i cittadini più fragili

Il 31 dicembre 2012, l’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze (ACT) ha deciso la chiusura di 2 servizi diurni e 1 notturno a bassa soglia che accoglievano, da più di dieci anni, persone tossicodipendenti senza fissa dimora. In meno di un anno, con il nuovo Piano Cittadino, l’ACT  e la Giunta Alemanno hanno cancellato diritti ed opportunità per i nostri cittadini più fragili. La città di Roma, dopo la “Cura Alemanno” passa da 6 Centri Diurni a bassa soglia e 3 Centri Notturni disseminati sul territorio della capitale ad 1 solo Centro Diurno  ed 1 solo Notturno.

Il Centro Diurno Scalo San Lorenzo, gestito dalla Parsec Cooperativa, e il Centro Diurno e Notturno Aldea, gestito dall’Associazione La Tenda e dalla Cooperativa Il Cammino, dal 1 gennaio 2013 hanno dovuto cessare le loro attività.

I Centri diurni e notturni cancellati erano stati concepiti come servizi di facile accesso all’interno di una logica di cura, accudimento e prossimità, anche verso quelle persone che con più difficoltà si rivolgono alla rete istituzionale e che hanno maggiori resistenze ad intraprendere i classici percorsi terapeutici. Persone senza fissa dimora, a volte straniere, carenti di relazioni familiari e affettive, con patologie anche molto gravi, spesso poliassuntori e quasi sempre alcolisti. Nei servizi cancellati le persone potevano trovare un pasto caldo, un letto, una doccia, un luogo di riposo e di ristoro in cui avere una primo ascolto; se utile, essere orientate verso i presidi sociosanitari del territorio, ricevere informazioni sanitarie, fare screening e visite di controllo  specialistiche, iniziare percorsi di cura e affrancamento dalle sostanze. Ciò ha consentito un intervento preventivo, utile a scongiurare la progressione delle problematiche sanitarie dell’utenza verso esiti sempre più gravi, la prevenzione e il contrasto alla diffusione di malattie correlate all’estrema marginalità.

I professionisti impegnati in questi Centri hanno, in pochi giorni, perso il lavoro. Un preavviso di soli 10 giorni per la chiusura da parte della committenza non ha permesso alle cooperative e associazioni interessate di inserire tali lavoratori in eventuali posizioni alternative.

Per dire basta a politiche sociali scellerate e sempre più distanti dai cittadini, appuntamento

mercoledì 23 gennaio 2013 alle ore 10.00

in Largo Mazzoni (di fronte alla Stazione Tiburtina)

Scarica il volantino

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Per Info:

Daniela Cerri, e-mail info@cooperativaparsec.it , tel. 349-2513507

Video su Youtube “La chiusura del Centro diurno Scalo San Lorenzo”:  (http://www.youtube.com/watch?v=BhKBKFab5Ik )

CNCA
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