fbpx

Il rapporto della rete “Crescere al sud” denuncia la povertà del Mezzogiorno

Nel Mezzogiorno la spesa sociale dei comuni più bassa d’Italia: 25euro in Calabria, contro i 282 dell’Emilia. Un adolescente su cinque lascia la scuola.

ROMA – Più della metà degli under 18 in povertà assoluta in Italia vivono nel Mezzogiorno (417 mila su 720 mila), dove tra 2010 e 2011 le famiglie con minori povere sono aumentate del 2 per cento. Lo rivela il nuovo rapporto “Fare comunità educante: la sfida da vincere” di Crescere al Sud, la rete di associazioni e organizzazioni attive nel Mezzogiorno promossa da Save the Children e Fondazione con Il Sud. Il rapporto è stato presentato oggi a Napoli, in un confronto sul futuro dell’infanzia nel Mezzogiorno.

Al Sud la spesa sociale dei comuni più bassa d’Italia. Una media di 61 euro nelle principali regioni meridionali, che scendono a 25 in Calabria, contro i 282 dell’Emilia Romagna o i 262 del Veneto. Povertà e disagio colpiscono in particolare le mamme con meno di 20 anni, le “madri bambine”, che sono soprattutto al sud (3,38 per cento a Napoli contro lo 0,97 per cento di Milano) , “dove il matrimonio precoce può essere visto come l’unica possibilità di emancipazione dal proprio nucleo familiare d’origine”.

Asili nido ai minimi nazionali. In Sicilia, Calabria, Campania e Puglia sono in media 5 su 100 i minori 0-2 anni presi in carico negli asili nido pubblici o nei servizi integrati, contro i 27 di Valle d’Aosta e Umbria o i 29 dell’Emilia Romagna . Il tempo pieno supera di poco il 7 per cento in Sicilia e Campania contro la media nazionale del 29 per cento, mentre l’abbandono scolastico precoce nelle stesse regioni riguarda almeno 1 adolescente su 5, come succede anche in Sardegna, e “non è completamente sconnesso dallo sfruttamento precoce del mercato del lavoro”.

Oltre 681 mila minori nei comuni sciolti per mafia. Fuori dalla scuola “i veleni della criminalità organizzata”, che convive regolarmente con i 681.942 minori residenti nei comuni sciolti per mafia al sud, o quelli delle aree contaminate da impianti siderurgici, chimici, petrolchimici, attività portuali, discariche urbane e industriali fuori controllo che soffocano quasi un milione di bambini e adolescenti, più di 840 mila nelle sole Campania e Puglia

(Fonte: Redattore sociale)

CNCA
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare. Inoltre, questo sito installa Google Analytics nella versione 4 (GA4) con trasmissione di dati anonimi tramite proxy. Prestando il consenso, l'invio dei dati sarà effettuato in maniera anonima, tutelando così la tua privacy.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy
X